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Boicu
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E-book43 pagine36 minuti

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Info su questo ebook

Le disavventure di un povero contadino, alle prese con lestofanti e condizioni climatiche sfavorevoli, con capi dagli interessi egoistici e condizioni di vita non ottimali, con la crisi economica imperante e aziende che non cercano nemmeno in minima parte di creare condizioni vivibili per i dipendenti, ma la sfortuna sembra abbandonarlo quando finalmente incontra la sua donna, ma la mala sorte è di nuovo in agguato, lo salverà un suo amico particolarissimo, l’unico che gli resta. Ambientato in Sardegna, Emilia e Friuli.
LinguaItaliano
Data di uscita20 dic 2012
ISBN9788891100948
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    Anteprima del libro

    Boicu - Mariano Abis

    B o i c u

    racconto

    di Mariano Abis

    Youcanprint Self-Publishing

    Copyright © 2012

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    Tel. 0832.1836509

    Fax. 0832.1836533

    info@youcanprint.it

    www.youcanprint.it

    Titolo | Boicu

    Autore | Mariano Abis

    Copertina a cura dell’autore

    ISBN | 9788891100948

    Prima edizione digitale 2012

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941

    CAPITOLO I

    La siccità, quell’anno è stata terribile, mesi e mesi senza vedere cadere dal cielo una goccia d’acqua, persino i fichi d’india, che notoriamente non hanno bisogno di troppa umidità, cominciano a soffrire, figurarsi gli altri tipi di piante, e la vegetazione, che altri anni, all’inizio dell’estate, aveva ancora un bel colore verde, era gialla.

    Gli eucalipti erano quasi spogli, e si notavano in lontananza le poche aree irrigate, immerse in un giallo imperante.

    Il mio paese è stato edificato anticamente presso la confluenza tra due fiumi, e lo stemma municipale mette in risalto questo aspetto, il fiume meno importante è da mesi completamente secco, mentre l’altro, di cui né io, né i nostri avi hanno mai visto il greto, presenta qua e la qualche rara pozzanghera, fabbrica di zanzare.

    Qualche mese fa i pochi appassionati di pesca della mia zona, hanno potuto dare libero sfogo al loro istinto, e fare incetta di trote e anguille, imprigionate tra gli spazi umidi e quelli secchi dei due fiumi.

    Anch’io, avendo un amico appassionato di pesca, ho goduto di quel ben di Dio, e i pesci che pescava ogni giorno erano in quantità così rilevante, che non poteva certo consumarla tutta.

    Ci trovavamo ad affrontare una situazione problematica, che sarebbe potuta diventare irrisolvibile se anche quell’anno i soliti criminali piromani avessero deciso di entrare in azione.

    Ma il mio pensiero, allora, andava alla mia vigna, avevo aspettato anche troppo, convinto che le irrigazioni nuocciano alla qualità dell’uva, per alleviare la sofferenza delle viti, che ormai non potevano più aspettare la pioggia.

    E così, un giorno, mi vide sul trattore, di buon’ora, trasportare il drago, un grande motopompa a due cilindri e doppia girante, capace di sollevare grandi quantità d’acqua, con tanti controlli elettronici per agevolare il mio lavoro, una vera centrale tecnologica, che mi era costata quasi un anno di lavoro, e che ancora non era stata pagata del tutto.

    Arrivai in vigna, controllai che l’impianto di irrigazione fosse in ordine, e rabbrividii, nonostante il gran caldo, alla vista dello scempio che mi si presentava di fronte: tutti gli irrigatori erano distrutti, non sapevo ancora da che cosa, ispezionai tutta la linea, e mi accorsi che il criminale aveva fatto un lavoro sistematico, tutti gli irrigatori erano inutilizzabili, controllai la seconda linea, poi la terza, stesso risultato, cercai di capire che sistema avesse adottato, e mi

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