L'arcobaleno

Di LUIGI NACLERIO

Nel variopinto arcobaleno la pace ritrovata tra cielo e terra; la serenità ti accarezza e dolcemente ti avvolge con delicati e soffici colori.

Ti lasci cullare da sogni felici, ti rallegri per vittorie di guerre mai fatte, ti perdi in un universo policromo, riacquisti lo stupore della meraviglia.

Come dolcemente appare, così fievolmente se ne va.

Ritornano i pensieri di sempre centrifugati però nella luce dell’iride.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 9 ott 2013
• ISBN: 9788891122599

Anteprima del libro

memoria.

PRIMA PARTE

TERRA D’ORIGINE

LA NEVE

San Michele con i coni imbiancati

ricorda anni purtroppo andati,

meraviglia di gioventù sognante

felicità solo oltre il monte.

Fiocchi di neve, come moscerini,

abbondanti cadono peregrini

accolti nel grembo della vallata,

dipinta di bianco dalla folata.

Seppelliscono sogni e voci

e pensieri perduti sotto le croci.

Agerola, 15.01.2012

MIO PADRE

Fede, patria e famiglia,

nel silenzio operoso,

le servivi virtuoso

con onestà e allegria.

Eri di poche parole,

sordo al rumore del mondo,

vittima del finimondo

di guerra, cannoni e pistole.

Cupo della vita il rombo

non fermava la tua corsa,

lesto sfuggivi la morsa

e forte evitavi il piombo.

Ora che riposi, dopo

il tanto lungo affanno,

guardami dall’altrui danno,

sorreggimi nell’inciampo.

S. Eufemia della Fonte, 19.03.2012

Festa del papà

MAREGGIATA

Urla furioso, sui flutti, il vento.

Le onde adirate si levano

quasi a volerne fermare la rabbia,

invano s’infrangono sugli scogli

liberando l’inutile forza

spumeggiante di sdegno, brontolando

ritornano nel grembo di partenza.

La lotta continua ripetitiva

fino a quando la luna,

maternamente, pone pace

alla furia degli elementi.

Brescia, 25.03.2012

Ricordo di Amalfi

EMIGRAZIONE

E vanno, vanno senza sosta

sulla strada di basalto,

popoli senza numero,

senza nome e senza fine.

Hanno lasciato sulla pietra

le orme dei loro piedi scalzi,

piedi di ogni forma e di ogni età.

Un’umanità in movimento

che lascia la povertà certa

per il miraggio di una ricchezza incerta.

Molti non arrivano alla fine,

altri approdano a situazioni peggiori

di quelle lasciate, pochissimi

realizzano il sogno ambito.

Eppure vanno sull’irta strada

di pietra, scivolosa di sangue,

di lacrime e di sudore.

E’ la diaspora di un’umanità

inquieta, alla continua ricerca

di