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Antologia Premio Città di Latina 2022
Antologia Premio Città di Latina 2022
Antologia Premio Città di Latina 2022
E-book102 pagine41 minuti

Antologia Premio Città di Latina 2022

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Info su questo ebook

Antologia delle opere finaliste e vincitrici del Premio Letterario internazionale Città di Latina, 8^ edizione 2022.
A cura di ANAGTIA A.P.S. e del Gruppo Editoriale EDU | Edizioni DrawUp.
LinguaItaliano
Data di uscita10 gen 2023
ISBN9788893693547
Antologia Premio Città di Latina 2022

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    Anteprima del libro

    Antologia Premio Città di Latina 2022 - AA.VV.

    Sezione A

    Poesia inedita in lingua italiana

    Primo classificato

    Roberto Pulcini

    Vetro colorato

    Un vetro colorato,

    levigato dal mare,

    lasceremo su questa lunga lingua

    di sabbia e sale

    come dono inaspettato

    ad un curioso bambino

    che non potrà fare a meno

    di frapporlo tra sé e il sole

    per cercare una luce di meraviglia,

    una luce di ingenuo stupore

    sulla quale costruire sicuro

    i suoi sconfinati sogni,

    le sue imprevedibili visioni:

    dal nostro naufragio, dunque,

    risaliremo il tempo

    dentro le tasche

    di una nuova umanità

    che tornerà a puntare decisa

    la sua luccicante prua

    verso l’eterno.

    Seconda classificata

    Assuntina Marzotta

    Tra polvere di lucciole e memoria

    Ricordo il cigolare della porta infranta

    sotto i porticati di settembre

    dove son sbiaditi gli angoli affrescati

    dentro i nostri sguardi timorosi

    fissati negli specchi frantumati.

    E il fascino riemerge dai contorni

    per il ritrovarsi e poi lasciarsi andare

    al canto primordiale che nella notte inonda

    pieghe di silenzio sospinte dal libeccio.

    S’accende fioco il lume dei ricordi

    in quest’alba chiara di settembre

    a intingere le piume nel cobalto

    di quest’acqua azzurra scintillante

    e porre allo scoperto solo il cuore.

    Non abbandonarmi all’incubo nel sogno

    del veleggiare stanco dentro la tempesta,

    onda profonda che viene dal passato

    spenta ogni luce, spento il focolare

    e poi dileguarsi dove il sole muore.

    Abbiamo respirato l’aroma di zagare

    profumo che mi resta cucito sulla pelle:

    io conosco il giallo delle spighe al vento,

    retaggio di un’estate che non ha più eguale.

    Dentro una clessidra si dipana il tempo,

    tra polvere di lucciole e memoria

    e nel respiro leggero del silenzio

    distruggo questo letto di rimpianto.

    Terzo classificato

    Stefano Baldinu

    Un clochard

    È una penisola di jeans distesa

    sul confine incerto della notte

    il ragazzo avvolto in un sudario di cartone,

    quasi un segnalibro dimenticato

    fra due pagine gualcite di foglie.

    Ed è quasi la geografia rilassata

    di un acrobata scolpito nel vuoto luminoso delle ombre

    a dare un nome alla pronuncia sottile del silenzio

    per me che l’osservo al di qua

    delle mie pupille genuflesse come

    le tempie del cielo sui polpastrelli dell’aria

    farsi liturgia segreta dell’assenza,

    sostanza intatta di un Dio rinnegato.

    Ma per quanto rimarrà così:

    un’ala d’ape sul precipizio del sonno,

    gomitolo di sogni sporcato

    dal ritornello sghembo dei cani

    mentre allontano un poco le spalle

    dallo screzio artificiale della sveglia sulla parete di casa.

    Ma ecco la luce che ritorna perfetta

    piega sul tessuto consunto dell’asfalto

    e lui è una congiuntiva che si cerca

    dietro le palpebre, un sorriso macchiato

    come se tutto l’universo schiudesse le labbra

    e quel sospiro accennato che entra senza rumore

    nello slargo dei respiri come un fiore contro la bufera.

    Premio Speciale della Giuria

    Maria Vittoria Badulato

    Notturno

    Nel silenzio assoluto della notte

    è assordante il frastuono dei pensieri

    dei malinconici ricordi

    e dei soffocanti rimpianti di ieri.

    Immagini sfocate affollano la mente

    amati volti perduti nel tempo

    voci lontane disperse dal vento.

    E poi parole non dette

    risate solo accennate

    emozioni trattenute

    echeggiano assillanti

    nello spazio di ciò che mai è stato.

    Premio Speciale della Giuria

    Lucia Lo Bianco

    Sono occhi scomparsi dentro il buio

    (Per tutte le donne afghane)

    Sono polvere gialla di deserto,

    brucia la gola al vento.

    Sono bocca arsa dal sole

    e miele nel buio della notte.

    Sono parole magiche di canto,

    dolce suono al chiarore della luna.

    Sono mamma che culla e che consola

    e scaccio incubi di sonni tormentati.

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