Buon governo un mito? Le Regioni rosse. Perché la riforma dello Stato ne ha bisogno
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Anteprima del libro
Buon governo un mito? Le Regioni rosse. Perché la riforma dello Stato ne ha bisogno - Vannino Chiti
Collana diretta da Lodovico Festa e Giulio Sapelli
Coordinamento editoriale di Paolo Nessi
«sì sì no no» propone ai lettori punti di vista nettamente distinti e tendenzialmente contrapposti su alcuni tra i principali argomenti di attualità; una scelta editoriale nata dalla convinzione che oggi alla società italiana serva una vera discussione pubblica fatta non solo di tweet, slogan o insulti, e che sia indispensabile non tanto avere un’opinione alla moda, quanto un punto di vista fondato sulle analisi. Lo sforzo di Lodovico Festa e Giulio Sapelli, curatori della collana, sarà dunque quello di cercare interlocutori che, nel difendere le proprie posizioni, sappiano rispettare le ragioni di chi discute con loro, nella consapevolezza che la verità nasce non solo dalla individuazione di ciò che è giusto e di ciò che è errato, ma anche – senza scadere in atteggiamenti relativistici o nichilistici – dal confronto tra ragioni diverse in scenari complessi che talvolta trovano una soluzione solo nel superamento di entrambe le tesi presentate come contrapposte.
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© 2015 Edizioni Angelo Guerini e Associati SpA
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Prima edizione digitale: giugno 2015
ISBN 978-88-6797-368-2
ISBN ed. cartacea: 978-88-6250-583-3
Copertina: Giovanna Gammarota e Lorenzo Puliti
Sviluppo ePub: Elisa Baglioni
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Presentazione
Vannino Chiti replica a Raffaella Della Bianca sulla valutazione del fiore all’occhiello della sinistra: le amministrazioni dell’Emilia, della Toscana, della neonata Liguria.
Se per Della Bianca le Regioni rosse non sono la soluzione dei problemi italiani, per Chiti sono un modello da estendere a tutto il territorio nazionale, un fattore di rinnovamento e un’istituzione indispensabile per la riforma dello Stato.
Senza un ruolo forte, responsabile, autonomo di comuni e regioni, non possono esserci né programmazione e né sussidiarietà. È anche l’unica possibilità per non disperdere quello che è stato non un mito, ma un grande patrimonio di idee e di realizzazioni legato all’esperienza delle Regioni rosse.
Il testo di Chiti è preceduto da una conversazione tra Lodovico Festa e Giulio Sapelli sul ruolo delle Regioni rosse nella storia italiana.
Idee di parte per farsi un’idea.
* * *
Vannino Chiti, senatore del PD e presidente della XIV Commissione permanente (Politiche dell’Unione Europea), è stato presidente della Regione Toscana, ministro per i Rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali e vicepresidente del Senato. È autore di numerosi saggi.
Introduzione
di Lodovico Festa e Giulio Sapelli
Lodovico Festa – I due discussori da noi scelti sul tema «quanto siano attuali, in positivo o in negativo, esperienze e realtà delle cosiddette Regioni rosse» divergono – come previsto e in qualche modo auspicato – sul punto centrale: Raffaella Della Bianca, pur riconoscendo risultati sociali ed economici a grandi regioni come Emilia Romagna o Toscana, ritiene che il loro modello sia stato caratterizzato da una logica, alla fine, di chiusura che ha contribuito al fallimento – in generale – della stessa istituzione regionale; ciò è avvenuto anche perché tale «logica» è stata esportata (e peggiorata) in altre parti d’Italia – e la Della Bianca si concentra sul caso Liguria – completando la crisi di una forma di articolazione dello Stato comunque segnata da contraddizioni emerse nel tempo. Adesso, dunque, sarebbe il momento di un ripensamento radicale. Chiti, dal canto suo, pur riflettendo sui limiti dell’azione di governi – anche di sinistra – nei confronti delle Regioni (come la