Visione Coraggio Concretezza. Quello che la Politica non ha
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Un approccio umile e rispettoso che al contempo vuole evidenziare gli errori della male gestione del Paese e allo stesso tempo provare a dare soluzioni pratiche e concrete per il bene collettivo.
Giuseppe Rinaldi nasce 70 anni fa, in un piccolo Comune della provincia di Roma, Licenza, dove ha vissuto per pochi mesi. Oggi vive e risiede a Roma. Nel 1971 ha conseguito la Maturità Scientifica, ha poi frequentato per alcuni anni il corso di studi Universitari alla Facoltà di Medicina, che ha poi interrotto, e dopo il servizio Militare ha iniziato a lavorare nel Settore Informatico, prima in una piccola Azienda del settore e poi alla BNL, sempre come Informatico, dove ha prestato servizio fino al 2012; da allora è in Pensione.
Nel 1995, con l’avvio dell’iniziativa politica relativa alla nascita del movimento dell’Ulivo, propiziata dai partiti del centro sinistra, ha aderito ai Comitati nati per mobilitare i cittadini ad appoggiare la coalizione dell’Ulivo per la competizione elettorale del 1996. In tale occasione è stato coordinatore di diversi “Comitati per L’Italia che Vogliamo” e ha collaborato con il Coordinamento romano alla vittoriosa campagna elettorale del 1996. Dopo questa esperienza, nel 2006, è stato eletto Sindaco del Comune di Licenza, un piccolo comune di mille abitanti della Provincia di Roma, esercitando il ruolo per due Legislature fino al 2016.
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Anteprima del libro
Visione Coraggio Concretezza. Quello che la Politica non ha - Giuseppe Rinaldi
Giuseppe Rinaldi
Visione
Coraggio
Concretezza
quello che la Politica non ha
© 2022 Europa Edizioni s.r.l. | Roma
www.europaedizioni.it - info@europaedizioni.it
ISBN 979-12-201-2709-7
I edizione agosto 2022
Finito di stampare nel mese di agosto 2022
presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)
Distributore per le librerie Messaggerie Libri S.p.A.
Visione Coraggio Concretezza
quello che la Politica non ha
IL PUNTO DI VISTA DI UN CITTADINO COMUNE
Premessa
Il titolo è un po’ tranchant, ma vuole indicare quello che pensa, in maniera nuda e cruda, un cittadino comune come me, in ragione di quello che osserva.
Sono un cittadino comune, in quanto non addetto ai lavori, ovvero non sono un professionista della politica, né del mondo collegato ad essa (opinionisti, intellettuali, giornalisti, etc..), benché abbia dei trascorsi di partecipazione all’attività politica minore
, ad iniziare dal 1996 come collaboratore del Comitato romano dell’Ulivo in quanto coordinatore di alcuni Comitati Prodi, e successivamente dal 2006 al 2016 come Sindaco di un piccolo Comune di mille abitanti della provincia di Roma (Licenza), ma più che altro sono un attento osservatore di tutto ciò che si materializza nel dibattito politico, sui giornali, nei numerosissimi talk-TV, nei reportage di inchiesta su specifiche tematiche di attualità politica e negli altrettanto numerosi libri che gli specialisti sopra citati, con in testa i Leader dei principali partiti del Paese sfornano in continuazione.
Tutti parlano di tutto, tutti si accalorano a fornire dati e analisi di ciò che non funziona in Italia, e gli argomenti certamente non mancano, molti affrontano specifici problemi fornendo anche proposte fattive, ma nessuno fornisce una visione organica e concreta di ciò che serve fare per affrontare e risolvere i vitali problemi, conosciuti da tutti, che affliggono questo nostro Paese, compresi i fumosi Programmi che i partiti propongono ad ogni competizione elettorale che normalmente elencano una serie di cose da fare ma senza mai dire come farle e soprattutto con quali risorse farle, e sì, perché anche le più brillanti
idee hanno poi bisogno di coperture economiche che un Paese indebitato come il nostro non ha, soprattutto, tutti, eludono, o fanno solo finta di affrontarle, le questioni più scabrose
, quelle che toccano la pelle viva dei cittadini, i numerosissimi interessi stratificati nel Paese, perché ne temono la penalizzazione nei consensi.
Sia chiaro, non voglio insegnare niente a nessuno, né sono tra quelli che pensano che uno vale uno, tutt’altro, perché le competenze sono condizione necessaria anche solo per esprimere in maniera autorevole il proprio pensiero, sia in ambito Professionale che Politico, anche se spesso, tali competenze, non sono sufficienti a determinarne la capacità ad applicarle correttamente, e non mancano certo gli esempi di Politici e Professionisti competenti ma incapaci.
Non solo, soprattutto in Politica, è molto comune asservire e piegare le competenze, quando pure si hanno, a interessi di parte e personali, come fanno quei politici che operano sui territori che si limitano a raccogliere consensi personali, che sono poi quelli che gli permettono di occupare i posti di potere, attraverso la cura degli interessi specifici e particolari del territorio e dei cittadini che vi risiedono, che per carità è utile, legittimo ed addirittura vitale, a meno che non si tratti di voto di scambio, che purtroppo non è infrequente.
Ma si fermano lì, non toccano
i temi che vanno oltre le proprie utilità e convenienze, e la stessa cosa fa la Politica Nazionale, che sente
i diversi interessi e umori dei corpi sociali presenti nel Paese e li cavalca a fini di consenso elettorale, con approccio ideologico, lanciando parole d’ordine e piantando bandierine, ma anche no, tanto che poi succede che pezzi di classe operaia votano la Lega e pezzi di alta Borghesia votano PD.
Ma così viene a mancare la VISIONE generale e complessiva dei problemi del Paese, e con essa la capacità di progettare e realizzare un modello di società, che risponda all’interesse collettivo della Nazione e che prescinda dagli interessi particolari dei diversi corpi sociali in essa presenti.
Non solo, una siffatta politica genera anche sacche di privilegio che nessuno ha poi il CORAGGIO di toccare, come pure fa perdere di CONCRETEZZA, le numerose promesse che tutti, nelle competizioni elettorali sparano
facendo credere ai cittadini che sì, questa volta si cambia, e gli annosi problemi del Paese verranno risolti.
Ecco, chi scrive, per competenze, non ha titoli a esprimere opinioni autorevoli su tali argomenti, ma ciò non toglie che possa dire la sua con l’obiettivo di