Popolari addio? Un modello da difendere
()
Info su questo ebook
Correlato a Popolari addio? Un modello da difendere
Ebook correlati
Popolari addio? Le banche non sono popolari Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBuon governo un mito? Le Regioni rosse. Da giovani promesse a baluardo della conservazione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBuon governo un mito? Le Regioni rosse. Perché la riforma dello Stato ne ha bisogno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’economia non è più una cosa seria… ma per comprendere il mondo bisogna capire l’economia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa cooperazione: impresa e movimento sociale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEuropa Duale Euro e Moneta complementare Crescita e Bioeconomia Centro e Periferia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni1981: il divorzio fra Tesoro e Banca d'Italia: Come nacque la dittatura dei mercati finanziari Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Cinquanta pensieri in Azione: Diritti, libertà, autonomia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBanche d’azzardo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMoneta e Società: Le conseguenze sociali delle politiche monetarie - Il caso italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUccidere il dio dell'Austerità: Introduzione alla Moderna Teoria della Moneta (Me-MMT) Valutazione: 4 su 5 stelle4/5L’occupazione e i nuovi soldi: La flat tax, il denaro complementare, e gli equilibri macroeconomici regionali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRoma: non si piange su una città coloniale. Note sulla politica romana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEppure si può: Elezioni Promesse e Moneta che non c'è Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRievoluzione: Dalla Sardegna al Mondo. Manuale Banale di viraggio esistenziale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMonete, denaro e sistemi di compensazione: Per l'autofinanziamento di parte dello sviluppo sostenibile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBanche & Vanghe Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Buona moneta: Come azzerare il debito pubblico e vivere felici (o solo un po' meglio) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVisione Coraggio Concretezza. Quello che la Politica non ha Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa via fluida e il federalismo dei bisogni: Stimoli per la transizione dal cittadino elettore a cittadino consumatore di servizi pubblici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFare reti d’impresa nel locale per vincere il globale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuarta generazione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa caduta del Leviatano: Collasso del capitalismo e destino dell'umanità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa tenaglia magistrati-economisti sui cittadini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEpidemie e controllo sociale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBattiti: L'armonia del cambiamento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI segreti del debito pubblico: I veri motivi della crisi economica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniE io non pago!: Perché l'Italia deve dire no al ricatto del debito pubblico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEconomia. La lingua oscura: Indagine sulla comunicazione economica e finanziaria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Repubblica di Machiavelli. Da Monti a Renzi. L’ultimo scorcio della Seconda Repubblica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Banche e attività bancarie per voi
Teoria della Moneta Moderna: Un manuale di macroeconomia per sistemi monetari sovrani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTrading Online per Principianti: 2 libri in 1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBanche: conoscerle per difendersi: Guida rapida per orientarsi all'interno del mondo finanziario Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFinanzia criminale: Le tecnologie segrete e il sapere occulto dell'élite che domina il mondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI banchieri di Dio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLavorare da casa con internet Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI perché di una crisi. la demolizione controllata della classe media è appena iniziata: verso la vittoria finale dei criptocrati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn'economia più umana: Cambiare i nostri valori per migliorare le nostre vite Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGesuiti: L’Ordine militare dietro alla Chiesa, alle Banche, ai servizi segreti e alla governance mondiale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniInvestire in maniera semplice Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Pensare ed investire come Warren Buffett: Il manuale che ti svela la forma mentis e le strategie di pensiero del più grande investitore di tutti i tempi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL' Industria della vaccinazione: Storia e contro-storia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Popolari addio? Un modello da difendere
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Popolari addio? Un modello da difendere - Gianfranco Fabi
contrapposte.
© 2015 goWare
Via R. Giuliani, 88 – 50141 Firenze
http://www.goware-apps.com
e-mail: info@goware-apps.it
© 2015 Edizioni Angelo Guerini e Associati SpA
via Comelico, 3 – 20135 Milano
http://www.guerini.it
e-mail: info@guerini.it
Prima edizione digitale: giugno 2015
ISBN 978-88-6797-382-8
Copertina: Giovanna Gammarota e Lorenzo Puliti
Sviluppo ePub: Elisa Baglioni
Fateci avere i vostri commenti a: info@goware-apps.it
Blogger e giornalisti possono richiedere una copia saggio a Maria Ranieri: mari@goware-apps.com
Seguici su
newsletter
blog
Presentazione
Le banche popolari sono un luogo oscuro o un modello da difendere? Il decreto Renzi di riforma delle grandi banche popolari accende il dibattito fra sostenitori e critici delle banche popolari. Tra i sostenitori c’è Gianfranco Fabi, già direttore di Radio 24.
Fabi vede la riforma che abolisce le banche popolari come un giallo: «C’è la vittima: le grandi banche popolari. C’è il colpevole: il Governo. C’è l’arma del delitto: il decreto legge del 20 gennaio. Ci sono i complici: il Parlamento. C’è il mandante: la Banca d’Italia e, in secondo piano, la Banca centrale europea».
Il saggio è introdotto da una conversazione tra Giulio Sapelli e Lodovico Festa. Per Sapelli il problema non è contrastare l’innovazione ma salvaguardare il rapporto fra banca e territorio. Lodovico Festa, invece, ritiene che bisognerebbe evitare l’ennesimo intervento sulle banche senza visione sistemica.
Un dibattito apertissimo e molto nervoso.
* * *
Gianfranco Fabi, giornalista indipendente, nei suoi primi quarant’anni di professione è stato vicedirettore del settimanale Mondo Economico
, vicedirettore vicario del Sole 24Ore
, direttoredi Radio 24, docente di economia al Master di comunicazione dell’Università Cattolica.
Introduzione
di Lodovico Festa e Giulio Sapelli
Lodovico Festa – Le tue posizioni sulle banche popolari sono ben note. Senza invadere il campo dei «veri» discussori di questo libretto, val la pena riprendere qualche elemento.
Giulio Sapelli – Un brillante intellettuale, alfiere del pensiero liberista, come Franco Debenedetti, metterà, senza dubbio, alla prova le tesi di chi, come me, è tenacemente convinto della necessità di costruire rapporti articolati tra società e mercato; un grande difensore dell’esperienza del credito cooperativo come Gianfranco Fabi, invece, sa prà ricordare meglio di me non solo i problemi di metodo suscitati dall’utilizzo di un decreto legge per trasformare la forma proprietaria delle grandi banche popolari, ma anche le ragioni di merito. Senza invadere il terreno di discussione delle due qualificate personalità da noi interpellate, quindi, ecco qualche elemento di contesto. A parte la ovvia perplessità sulla forma del «decreto» che, per sua natura, irrigidisce il confronto parlamentare, rispetto al contenuto il provvedimento pare «tagliare con l’accetta» il nodo Popolari, anche se si interviene su diritti di proprietà consolidati in decine di anni e che, di conseguenza, richiederebbero cautela e articolazione. Il problema non è contrastare l’innovazione, ma avere consapevolezza di come, in tutto il mondo, il problema del rapporto tra banca e territorio sia fondamentale. Accanto, e forse prima di un intervento, vi sarebbe bisogno piuttosto di alcune scelte deontologiche utili per la credibilità di una proprietà cooperativa, che le banche stesse dovrebbero assumere di spontanea iniziativa: i manager di questo genere di istituti di credito, per esempio, non dovrebbero avere caratteristiche, in materia di stipendi e formazione, uguali a quelli del settore privato. Le attività delle Popolari, inoltre, dovrebbero limitarsi anche sotto un altro aspetto: comprendo la necessità di usare i derivati per coprire i rischi dell’attività bancaria. Tuttavia, un istituto cooperativo non può pensare di «fare» i bilanci grazie ad attività di puro investimento finanziario, per così dire, speculativo: non è il suo mestiere.
L.F. – Insomma, la tua è una difesa del cuore del sistema delle Popolari: non influiscono su di te gli argomenti legati alle esigenze di modernizzare forme di proprietà ritenute, ormai,