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101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro (senza dover baciare tutti i rospi)
101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro (senza dover baciare tutti i rospi)
101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro (senza dover baciare tutti i rospi)
E-book379 pagine3 ore

101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro (senza dover baciare tutti i rospi)

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101 consigli dall'autrice più amata dalle italiane

Il “principe azzurro” è decisamente fuori moda nel terzo millennio: un tizio su un cavallo bianco, con la calzamaglia e la piuma sul cappello davanti a una metropolitana non è il massimo dell’erotismo… Eppure tra le mille insidie di tutti i rospi del mondo si nascondono ancora degli uomini che possono fare di una semplice donna una principessa, ma per trovarli bisogna imparare a scartare tutti gli altri. Ecco allora 101 preziosissimi consigli per capire come riconoscere un principe azzurro e scappare a gambe levate davanti agli inaffidabili, ai mammoni, agli sposati, agli egoisti, ai prepotenti e ai pazzi. Questo “manuale di sopravvivenza” nasce dalla volontà di Federica Bosco di condividere con le lettrici la sua esperienza, quella delle sue amiche e delle tante ragazze che le hanno scritto in questi anni per raccontare i fallimenti e le frustrazioni di chi si ostina a voler per forza cavare sangue da una rapa. Un libro ironico e divertente, ma anche un potente “salva-vita”, affinché nessuno vi dica più: «Ma li trovi tutti tu quelli strani?».


Federica Bosco
scrittrice e sceneggiatrice, vive a Roma. Con la Newton Compton ha pubblicato Mi piaci da morire, L’amore non fa per me, L’amore mi perseguita (la trilogia delle avventure sentimentali di Monica), Cercasi amore disperatamente e S.O.S. amore: tutti hanno avuto un grande successo di pubblico e di critica, in Italia e all’estero. È anche autrice di due “manuali di sopravvivenza” per giovani donne: 101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro (senza dover baciare tutti i rospi) e 101 modi per dimenticare il tuo ex e trovarne subito un altro. Potete leggere di lei nel suo seguitissimo blog all’indirizzo www.federicabosco.com.
LinguaItaliano
Data di uscita16 dic 2013
ISBN9788854125414
101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro (senza dover baciare tutti i rospi)

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    101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro (senza dover baciare tutti i rospi) - Federica Bosco

    1. Se guarda le altre

    È uno stronzo, punto.

    Tutti noi guardiamo, solo i ciechi non possono farlo, guardiamo gli uomini, le donne (io personalmente guardo quasi più le donne che gli uomini!) ed è perfettamente sano e normale che sia così, ma c’è modo e modo.

    Un conto è guardare la tele e fare un commento sulla Canalis (o su una delle centinaia di bonazze che vivono in perizoma) e un conto è essere per strada con lui, magari mano nella mano, e vederlo con la coda dell’occhio che si gira, neanche tanto discretamente, al passaggio di ogni gonna, pantalone a vita bassa, tacco 12 e vestito premaman! Be’, non si fa e basta, non c’è altro da dire. Voi non lo fareste, giusto? Non sto dicendo che in gita al lago di Como, incrociando George Clooney vi girereste dall’altra parte (sareste folli), ma insieme al vostro lui non vi mettereste a guardare, ammiccare o flirtare con qualcun altro, quindi perché lo dovrebbe fare lui? Forse perché in fondo non è così importante? Sì che lo è! È una mancanza di rispetto e finché lui è con voi dovrebbe sapere che è di pessimo gusto.

    Con gli amici è un’altra cosa: insieme gli uomini fanno branco, sono goliardi, caciaroni, si danno colpi sulle palle anche a 50 anni (e se non lo fanno dopo è solo perché soffrono di prostata) e guai se non fanno un commento su questa o quell’altra tizia.

    Lo facciamo anche noi, nonostante ci sia molto meno materiale in giro,e sapete una cosa? Loro si divertono di più se sanno di trovare in noi una donna sportiva che sta al gioco e non è gelosa perché sa che gli uomini, il più delle volte, fanno commenti tanto per farli e per affermare la loro mascolinità.

    Non c’è niente di peggio che mettere il muso davanti ai suoi amici perché lui ha detto che «Rihanna è tanta roba» (Rihanna è davvero tanta roba dovete ammetterlo, ma lui ama voi e solo voi perciò tranquille, su).

    Però questa è l’unica situazione in cui questo è accettabile: in uno scambio di battute con gli amici o con voi, pour parler, non deve, in nessun caso, permettersi di farvi sentire un oggetto e avvilirvi.

    A me è successo (e questa temo sarà la frase portante di questo libro…): uscivamo e lui si girava a guardarle TUTTE, io facevo finta di non farci caso e questa cosa mi umiliava da morire, mi faceva sentire insicura e non attraente e non capivo se era normale o no, ero diventata complice di un gioco perverso che non mi piaceva affatto.

    Se lo faceva quando era con me… chissà quando non c’ero.

    E se glielo facevo notare, poi, diventavo automaticamente visionaria e gelosa; ma no, non lo ero, stavo semplicemente insieme a un imbecille e, credetemi, me lo sono fatto andar bene anche per troppo tempo! Questa è una delle avvisaglie tipiche di un falso Principe Azzurro, è un po’ come dire: sto con te, ma non voglio farmi scappare niente di quello che ha da offrirmi il mercato.

    Bene, che se ne vada al mercato allora, voi non avete bisogno di lui.

    Per le Principesse: 

    Se il tuo Principe fa una battuta cretina, fagli notare che ti dà fastidio, se lui è intelligente capirà.

    Per i Principi: 

    Va bene ogni tanto fare una battuta su una bella donna, ma non dimenticare che la donna più bella è quella che sta al tuo fianco.

    2. Se visita continuamente siti porno

    In principio era «Playboy» poi «Penthouse» e «Le ore», insomma, gli uomini per natura hanno un bisogno fisiologico di ehm… svuotarsi. Si sa.

    In una puntata di Sex and the City, Charlotte ritagliava la foto della sua faccia e l’appiccicava su quelle delle pornostar delle riviste del marito.

    E funzionò, per una puntata.

    Questo però accadeva un tempo, quando un ragazzo doveva andare in edicola e subire l’umiliazione dello sguardo del giornalaio (di un altro quartiere ovviamente), scegliere rapidamente e pagare a testa bassa una rivista che avrebbe dovuto nascondere sotto il materasso.

    Oggi invece, con internet, anche un gatto con un’intelligenza media può avere accesso a qualunque tipo di video porno, dal più casalingo al più professionale, passando obbligatoriamente per Paris Hilton (che, in tutta onestà, non è niente di che!).

    È meglio che vi mettiate l’animo in pace, perchè tutti gli uomini hanno bisogno, e ripeto volontariamente la parola bisogno, di eccitarsi visivamente, di vedere tette e culi e di viaggiare con la fantasia.

    Lo so anch’io che sarebbe bellissimo che l’unica loro fantasia fossimo noi, ma non è così e non lo sarà mai, quindi tanto vale mettersi l’animo in pace e far finta di non sapere che ogni tanto si scambia un file con i suoi amici in ufficio.

    Ogni tanto.

    Capita anche che quando si è in coppia da un po’ di tempo, se tutti e due si ha voglia di un po’ di trasgressione, si guarda insieme un dvd un po’ hot.

    Se si ha voglia tutti e due, ribadisco.

    Ed eccoci a noi.

    Non va bene quando lui non fa altro che scaricare materiale porno.

    Allora, Houston, abbiamo un problema e neanche da poco.

    Se lui al secondo appuntamento vi chiede esplicitamente di guardarvi un pornazzo e non vi siete conosciuti alla Fiera del sesso di Torino dove voi lavoravate, c’è da pensare che il ragazzo abbia qualche problema ad eccitarsi normalmente (intendo a due) senza qualcosa di parecchio pesante che lo stimoli.

    Ripeto, se a voi va bene così, passate tranquillamente oltre, ma se sentite alla bocca dello stomaco quel fastidio che cozza con l’idea che voi avete del sesso e dell’amore in generale e soprattutto di come dovrebbe essere per voi in particolare, non lasciatevi convincere che siete delle bacchettone o delle moraliste, sono delle scuse che vi porteranno fuori dalla vostra strada e vi faranno sentire sporche.

    A me è successo e garantisco che è stato davvero umiliante, perciò non auguro a nessuno di subire la stessa cosa.

    Era uno con cui stavo da un po’ di tempo e vi giuro che era totalmente insospettabile, invece aveva una perfetta doppia vita: una in cui sembrava un Amish che professava la fedeltà assoluta, giurava sulla propria madre di non aver mai tradito in vita sua e augurava la morte a chiunque lo avesse fatto an- che solo col pensiero, e un’altra, che ho scoperto solo dopo, in cui non c’era porcata che non avesse provato. Il 3 era il suo numero fortunato, soprattutto praticato con le migliori amiche delle fidanzate precedenti, e infine, per pigrizia, era approdato al comodo computer.

    Me ne accorsi casualmente un giorno in cui stavo guardando la mia posta elettronica, previo consenso, sul suo computer e, cliccando sulla freccina dei siti visitati recentemente, venne giù l’ira di Dio.

    Vi giuro che fu una delle più grandi docce fredde della mia vita.

    Rimasi impietrita a guardare quell’elenco infinito di siti porno, fingendo che non fosse vero e che non stesse succedendo a me.

    Non sapevo cosa fare: glielo dovevo dire? Dovevo far finta di niente? Sicuramente era un problema, almeno lo era per me, ma non sapendo come poterlo affrontare pensai di non dire niente e continuai a cliccare sulla freccina tutti i giorni, per capire se era una cosa fatta una volta ogni tanto o se era una vera e propria mania.

    Non ci volle molto tempo perché mi accorgessi che stavo con un invasato.

    Così un giorno decisi di affrontarlo e fu l’Apocalisse.

    Essendo un problema che si rifiutava di riconoscere e che la sua parte Amish negava, non poté fare altro che difendersi attaccandomi, quindi mi accusò di aver curiosato fra le sue cose, urlò che non era vero e come osavo e che bla bla bla avevo tradito la sua fiducia e un sacco di altra stronzate finché… IO MI SCUSAI! Vi ho già detto che sono passata da un sacco di situazioni umilianti prima di capire il male che mi stavo facendo, no? Più sincera di così… Non l’ho lasciato subito perché, come dicevo, fu abilissimo a farmi sentire in colpa negando l’evidenza, finché un giorno mi fece capire che avrebbe gradito una o più mie amiche nel nostro letto e a quel punto presi la porta.

    Se tornassi indietro sarei molto più diretta e drastica, è inutile pensare a come affrontare una persona per non ferirla,quando TI HA GIÀ PESANTEMENTE FERITO, ma quando ti senti fragile, hai paura di stare sola e ti accontenti, è facile trovarsi ad accettare un gioco che ti porta nell’abisso dell’umiliazione e questo non è un comportamento da Principi Azzurri.

    Perciò, se lui ha bisogno di stimoli continui oltre a te, tu non hai bisogno di lui.

    Le nostre mamme ci hanno dato un’educazione all’antica e perciò a volte abbiamo delle reazioni da suora di clausura di fronte a un film porno. Fateci capire che non ci volete tradire, e che non pretendete da noi prestazioni fetish e sadomaso, così non ci saranno malintesi.

    Per le Principesse: 

    Se gli hanno mandato un video o se se l’è scaricato, una volta tanto non è la fine del mondo, guardatevelo insieme e divertitevi.

    Per i Principi: 

    Per molte di noi, giovani donne ancora piacenti degli anni Settanta, tutto quello che è hard è ancora, a volte, abbastanza imbarazzante. Le nostre mamme ci hanno dato un’educazione all’antica e perciò a volte abbiamo delle reazioni da suora di clausura di fronte a un film porno. Fateci capire che non ci volete tradire, e che non pretendete da noi prestazioni fetish e sadomaso, così non ci saranno malintesi.

    3. Se è sposato

    C’era una volta una bellissima fanciulla di nome Cenerentola, si faceva un mazzo così per lavorare da mattina a sera per una matrigna alcolizzata e due sorellastre racchie, che le davano a malapena vitto e alloggio e neanche un giorno libero a settimana, ma lei era così buona, gentile e generosa che non riusciva nemmeno a odiarle.

    Un giorno mentre dava di ramazza col sorriso sulle labbra, rassegnata per non poter andare al ballo con le sorelle, le apparve una buffa fatina.

    Questa si rese conto di quanto fosse sfigata la povera ragazza e in men che non si dica trasformò una zucca e un paio di topi in carrozza e cavalli, le fece cucire un bel vestito dagli uccellini e la munì di scarpette di cristallo con cui andare al ballo al castello del Principe.

    Ma a mezzanotte (quando in genere si comincia a divertirsi) a casa! Ora, voi e io sappiamo che, se ci apparisse una fatina, prima di chiederle un ballo al castello del Principe, probabilmente le chiederemmo un aiuto per pagare il mutuo della casa, ma quelli erano altri tempi, dunque la nostra Cenerentola, elettrizzata, si recò al castello.

    La carrozza attraversò il ponte levatoio ed entrò nell’immenso parco di alberi secolari, per fermarsi davanti all’ingresso del palazzo da cui provenivano le note di un brioso valzer, dove un maggiordomo in livrea aiutò Cenerentola a scendere dal cocchio.

    La fanciulla rimase a lungo col naso in su ad ammirare quel luogo incantato, sognando un giorno di poterci andare a vivere .

    Fin qui avete capito la situazione.

    Una volta entrata, si accorse di essere l’unica ospite single, così si rifugiò sulla terrazza per poter osservare indisturbata le coppie ballare nel salone delle feste, un po’ triste ma grata di aver avuto l’opportunità di essere lì.

    Mentre fantasticava sulla sua irrealizzabile vita da principessa, le si avvicinò uno splendido giovane, facciamo Brad Pitt (anche se io ho un debole per il Dottor Karev di Grey’s Anatomy) vestito da Principe, che le sorrise porgendole una coppa di champagne. Cenerentola, che non beveva, dopo 5 minuti era già brilla e innamorata come una pera.

    Il Principe la corteggiò tutta la sera facendola ridere, riempiendola di attenzioni e complimenti, pronunciando frasi che nessuno le aveva mai detto prima (anche perché aveva sempre vissuto in una soffitta con i topi e senza la televisione).

    A un certo punto il Principe le si avvicinò pericolosamente, le prese il viso tra le mani e le disse: «Sento che tu sei la donna della mia vita, la donna che ho sempre cercato e desiderato, il sogno che diventa finalmente realtà, ti prego resta con me… mia moglie è una strega, lei non mi capisce, sto per chiedere il divorzio, è questione di poco…».

    In quel momento partirono i 12 fatidici rintocchi… Finale A Cenerentola, lusingata per essere la prescelta, si rifiutò di ascoltare l’ultima parte della frase e si disse che, se lui l’amava, lei aveva il dovere di aiutarlo e sostenerlo e perciò avrebbe aspettato finché non avesse ottenuto il divorzio.

    Correndo via perse una scarpetta, ma non se ne curò, immaginando la quantità di scarpette di Jimmy Choo che un giorno avrebbe posseduto.

    Aspettò un messaggio per giorni e giorni, sempre più depressa, facendo le pulizie.

    Finalmente dopo quindici giorni le fu recapitata una lettera in cui il Principe si scusava per non essersi fatto vivo prima, ma il lavoro di Principe era così impegnativo e poi la moglie lo stressava con tutte quelle responsabilità che solo lei poteva capire, così la invitò ad incontrarla di nascosto in fondo al bosco dove non li avrebbero visti.

    Cenerentola, pazza di gioia, accettò immediatamente l’invito, dicendosi che presto avrebbero potuto vivere il loro amore alla luce del sole.

    Si recò al bosco e aspettò aspettò e aspettò, ma lui non venne.

    Tre giorni dopo, un nuovo messaggio di scuse disperate da parte del Principe, la informava di un lutto improvviso di una zia e, data la sua posizione non poteva certo mancare.

    Perciò, certo della sua comprensione, la invitava l’indomani in una radura oltre il confine del Regno vicino.

    Cenerentola, incurante dei 159 chilometri che la separavano dal luogo dell’appuntamento, se la fece tutta a piedi, camminando sotto la pioggia per una notte intera, ma per amore questo ed altro si ripeteva strada facendo per farsi coraggio.

    Finalmente due giorni dopo, sporca e sudata, incontrò il suo Principe che le parlò della moglie, di quanto gli facesse girare le palle, di quanti soldi spendesse, e di come invece lei fosse così carina, semplice e comprensiva e che presto sarebbero stati insieme.

    Cenerentola commossa da una tale dimostrazione d’affetto, si convinse sempre di più che era la scelta giusta e aspettò serenamente per lunghi anni.

    Nel frattempo le due sorelle racchie e la matrigna si erano sposate e grazie ai prodigi degli incantesimi moderni di chirurgia estetica erano diventate tre belle gnocche.

    Cenerentola invece era anoressica, beveva e perdeva capelli a mazzi, ma sapeva che prima o poi il suo Principe l’avrebbe sposata… E non vissero felici e contenti! Finale B Cenerentola si riprese immediatamente dall’ubriacatura e corse giù per le scale dove perse una scarpetta.

    Il Principe la raccolse e le gridò: «Cenerentola… la scarpetta!».

    E Cenerentola senza neanche voltarsi rispose: «La scarpetta la fai fare a quella zoccola di tua sorella!».

    E lei visse felice e contenta! Non c’è proprio storia: se lui è sposato, è sposato e basta e questo è un campanello d’allarme bello grosso. Una sirena direi.

    Tutte noi abbiamo un’amica o due che hanno saputo aspettare e che hanno coronato il loro sogno d’amore, ma questa è l’eccezione e non la regola, e poi ogni situazione è diversa.

    Non impelagatevi mai in questi vicoli ciechi, non fatevi del male gratuitamente, non ne vale proprio la pena.

    Si farà del male un sacco di gente, ci sarà molto dolore, ci saranno lacrime, sensi di colpa e frustrazione, Natali passati al telefono, weekend con il cellulare spento, tensione, gelosia e tanta, tanta tristezza.

    Se poi ci sono dei bambini la situazione si complicherà ulteriormente, anche se all’inizio farete finta di nulla, perché lui ve li ha fatti conoscere e loro (come tata) vi adorano.

    Non sono i vostri figli, e saranno sempre al primo posto per lui. Qui non si tratta di un uomo divorziato con figli, è un uomo che ha una vita parallela in cui voi non entrerete mai.

    A me questo (miracolosamente) non è mai capitato, ma ho delle amiche che lo mettono al primo posto nella lista dei loro errori.

    Questo è quanto mi ha scritto una cara amica che, come voi e me, per un periodo della sua vita si è fatta del male: «Per amore, o presunto tale, non farei più di aspettare qualcuno che ti dice che va in Grecia con la moglie in vacanza per chiarire la situazione, non farei più di non chiamarlo al telefono se sai che lui è sempre con la solita moglie che altrimenti si arrabbia, non farei più di non mettergli le mani addosso quando ti confessa che ti ha tradito ma è stata solo una scappatella perché tu sei la donna della mia vita!. Non farei più di aspettare che lui sia pronto ad amarti, perché se vogliono sono pronti subito, esattamente quando lo sei tu, e se non vogliono non lo saranno mai. Non farei più di umiliarmi chiedendo perché non sono io quella giusta?, o meglio continuo a chiedermelo ma nel silenzio della mia casa. Non farei più di andare a cena con amici suoi stupidi e idioti, perché gli amici sono un riflesso della persona con cui hai a che fare. La lista potrebbe continuare, ma una cosa non farei più su tutte le altre: di aspettare qualcuno che non c’è, e di passare sopra a cose assurde. In quei casi ho promesso a me stessa che è meglio scomparire dalla sua vita, in questo modo anche se è dura, si riparte più velocemente»

    Per le Principesse: 

    Se una vostra amica avesse una relazione con un uomo sposato cosa le consigliereste? E chi più di voi stesse è la vostra migliore amica?

    Per i Principi: 

    Non tenete i piedi in due… scarpette.

    4. Se non ti chiama

    Le ragioni possibili sono soltanto tre:

    1) È partito con Medici Senza Frontiere ed è scoppiata una guerra civile (ma in quel caso ci penserebbe la Farnesina).

    2) È in coma farmacologico (e allora credo che la vostra storia sarà comunque un po’ a senso unico).

    3) È un ricercato (e anche in questo caso è possibile che abbiate già dei problemi).

    Vi ricordate quando non c’erano i

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