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E-book131 pagine2 ore

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Info su questo ebook

Lucas Ferris non è come gli altri soci d’affari di mio fratello. È il sesso fatto persona. Un metro e novanta, capelli nero inchiostro. Mi guarda con ardore. Il mio fratellastro ha fatto un patto, e lui viene a riscuotere. Mio fratello mi sottovaluta. E Mr. Ferris, beh, mi fa cose che non avrei mai pensato di volere, ma che desidero da morire.

LinguaItaliano
Data di uscita27 mar 2020
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    Anteprima del libro

    Implorami - Jessa James

    morire.

    1

    Perché siamo qui, Aiden? È la baita di famiglia, dove abbiamo condiviso ricordi con mamma e papà, non un posto per fare affari chiese lei, restando sulla soglia e preparandosi ad uscire e andare a fare una nuotata.

    Il suo fratellastro le rivolse uno sguardo di rimprovero, mentre le passava accanto ed entrava nell’ingresso della baita multimilionaria. Non farmelo ripetere di nuovo Reagan. Sai benissimo perché siamo qui. Questo è l’affare più importante di tutta la mia vita, anzi, la nostra vita, e io devo concluderlo. Tu farai la tua parte… senza fare domande! Hai capito?

    Lei rivolse gli occhi al pavimento ed evitò il contatto visivo con lo sguardo arrabbiato del fratellastro. Odiava essere una pedina in tutti i suoi affari. Essere usata come un bene di scambio, ma alla fine lo accontentava sempre. Entrò nel soggiorno, lì c’erano delle meravigliose finestre che prendevano tutta la parete, e guardò fuori verso il bellissimo lago sottostante.

    Reagan Kade in genere non si lasciava sedurre dai soci in affari di suo fratello maggiore. Anzi, per suo fratello, era lei a doverli sedurre, così lui poteva manovrarli fino a fargli firmare i suoi contratti. La collaborazione tra i due era iniziata solo un anno prima.

    Regola numero uno, usa sempre al meglio ciò che possiedi, Reagan, le aveva detto suo fratello. ‘Le sue qualità’ era un eufemismo per il suo bell’aspetto e il suo corpo. Di certo non le mancavano. Vantava delle curve voluttuose e un seno ampio, che attirava sempre l’attenzione di uomini e donne. Avrebbero potuto tranquillamente scambiarla per una modella da sfilata grazie al suo aspetto incredibile. Quando i soci in affari del fratello erano impegnati a fissare le sue tette sode, perdevano sempre la concentrazione sull’affare in corso. All’inizio, non era stato così. Aiden le aveva sempre chiesto di essere presente, mentre faceva affari, ma quando lei si stancò dei suo metodi, Reagan gli disse che non sarebbe più stata un suo giocattolo, fu così almeno fino alla notte in cui lui la convocò e le dette un ultimatum. Poteva essere una loro distrazione, oppure, sarebbe stata estromessa dagli affari di famiglia, che ora erano tutti nelle mani del fratello. Era una decisione facile alla fine e non faceva del male a nulla o a nessuno, sempre che non ci fosse contatto fisico. Purtroppo, non aveva scelta.

    Quel finesettimana, però, era diverso. Di solito restavano nella villa di famiglia a La Jolla, in California, ma quando Aiden le aveva detto che sarebbero andati sul Lago Tahoe per soggiornare nella baita di famiglia, lei si insospettì. La baita non era il luogo ideale per fare affari, era un luogo per creare ricordi di famiglia. Ma Lucas Ferris era venuto a stare con loro per il fine settimana e a fare affari, quindi Reagan accettò di fare la padrona di casa. Suo fratello Aiden aveva anche avuto da ridire sul suo guardaroba e aveva scelto determinati vestiti che avrebbe dovuto indossare per il finesettimana, il che era completamente fuori dall’ordinario.

    Tuttavia, non si mise a litigare. Quando sua madre, Carey, si era risposata, Reagan aveva solo dieci anni e amava la sua nuova famiglia, soprattutto il suo fratellone, che aveva dodici anni più di lei. Aiden e il suo nuovo patrigno, Sean, l’avevano sempre trattata come una di famiglia fin dai primi tempi, ma quando entrambi i genitori erano rimasti uccisi in un incidente d’auto diciotto mesi prima, Reagan era rimasta terrorizzata e avvilita. Aveva già perso il suo padre biologico quando era una bambina, e ora le restava solo il fratellastro più grande a prendersi cura di lei, il che non sarebbe stato un problema economico visto che Aiden aveva ereditato l’azienda multimilionaria di sviluppo territoriale del padre. La più grande paura di Reagan era di restare da sola, senza una famiglia, e giurò solennemente che ciò non sarebbe successo.

    Quello stesso giorno aveva osservato Mr. Ferris e aveva notato che non era come gli altri uomini d’affari che suo fratello invitava di solito. I suoi soci in affari in genere erano più vecchi, avevano la pancetta e sembravano pronti a dire addio al mondo, o almeno avevano già un piede nella tomba, ma Ferris non sembrava avere più di trent’anni. Beh, forse trentacinque. Lo aveva incontrato un paio di volte prima di allora, nella sua casa in California. Aveva un fisico in forma ed era muscoloso, i suoi capelli erano incredibilmente neri e lunghi abbastanza da farci scorrere le mani attraverso. Era alto almeno un metro e novanta e il suo aspetto suggeriva che fosse un dio del sesso. Dire che era affascinante non gli rendeva giustizia, aveva la pelle abbronzata e i suoi profondi occhi incandescenti erano due gemme di un blu intenso.

    Pensò che fosse strano, non sembrava essere qui per fare affari e chi cavolo porta con sé una guardia del corpo? Il tipo sembrava un enorme gorilla e se ne stava in piedi fuori di casa a fare la guardia. Lo aveva osservato fin da quando erano arrivati e né lui né il fratello avevano parlato di affari o guardato un singolo documento. Decise di non pensarci e ignorò la cosa.

    La bellissima giornata era quasi volta al termine, quella notte, quando notò che Mr. Ferris sembrava ricambiare i suoi sguardi. A volte sembrava che lui la stesse divorando con gli occhi e lei non riuscì a trattenersi. Quando si girò per controllare, notò che lui stava facendo del suo meglio per nascondere gli sguardi che le stava rivolgendo. Stava osservando ogni centimetro del suo corpo. Un sorriso malizioso gli si dipingeva sul volto e le rivolgeva un leggero cenno della testa. Reagan si sentiva apprezzata, eppure allo stesso tempo era turbata e le sembrava un po’ strano.

    Dopo una cena che si protrasse fino a tardi, si spostarono nel salotto e suo fratello e Mr. Ferris si sedettero a chiacchierare, mentre Reagan gli preparava un altro giro di drink dietro l’angolo bar. Spesso osservava i sue uomini di nascosto, facendo finta di essere su di morale, ma era infinitamente esausta e voleva solo andare a dormire. Porse i drink ai due uomini e tornò a sedersi allo sgabello del bar, ammirando il fisico di Mr. Ferris mentre lui si alzava e si stiracchiava. Gli occhi di lei si soffermarono sulle spalle ampie dell’uomo per poi proseguire ad ammirare il suo collo muscoloso. Quando guardò il viso dell’uomo restò sconvolta nel vedere l’intensità degli occhi che ricambiavano il suo sguardo. Sembrava un animale pronto ad attaccare la preda e poi un secondo dopo quell’espressione scomparve come se non ci fosse mai stata, e fu sostituita da un sorriso genuino. Il cuore di Reagan iniziò a battere velocemente e all’improvviso si sentì molto a disagio.

    Reagan girò lo sgabello per evitare il contatto visivo. Che diavolo c’era di sbagliato in lei? Era abituata a essere fissata dagli uomini, ma quello sguardo, lo sguardo di Lucas, era diverso. Era quasi predatorio e l’aveva terrorizzata. Era ancora vergine e aveva appena compiuto diciannove anni la settimana precedente. Non aveva molta familiarità con il sesso; certo, era uscita con diversi ragazzi dell’università, ma sapeva che volevano stare con lei per i suoi soldi oppure per il suo corpo, e di certo lei non avrebbe ceduto la sua verginità a un tipo qualsiasi che non aveva idea di cosa stesse facendo. No! Lei stava aspettando l’uomo giusto. Un uomo che la desiderasse per ciò che era e niente di più. Voleva che la sua prima volta fosse magica, che fosse una notte da ricordare per il resto della vita. Non credeva fosse una richiesta esagerata.

    Passò qualche minuto e mentre si voltava verso il fratello e il suo ospite le sfuggì uno sbadiglio, non poté fare a meno di scusarsi mentre entrambi la osservavano.

    Aiden le sorrise e disse: È stata una giornata lunga, sorellina. Perché non vai al letto, ci vediamo domani mattina.

    Sei sicuro? Chiese alzando un sopracciglio incerta e scendendo dallo sgabello. Guardò Lucas che si alzava. Aiden ha ragione. Vai a dormire mentre noi restiamo qui a discutere delle nostre cose noiose. Domani è un altro giorno, disse facendole l’occhiolino.

    Lei si girò e iniziò a salire la grande scalinata in legno di cedro, poi si fermò e si voltò verso di loro, sorridendo. Buonanotte. Ci vediamo domattina per colazione. Mentre riprese a camminare, sentì Mr. Ferris dire: Dormi bene.

    Quando raggiunse il ballatoio si incamminò lungo il corridoio fino alla sua stanza. Chiuse la porta, si liberò dei vestiti e infilò solo una maglietta sopra le mutandine. Dopo aver trascorso la maggior parte della giornata a nuotare e al sole, era esausta. Aveva ancora due giorni davanti e sé e poi tutto questo sarebbe finito, pensò tra sé. Si infilò nel letto e si coprì tirando il lenzuolo fino alla vita, scivolando in un sonno profondo.

    2

    Lucas risalì le scale alle due e trenta del mattino e si diresse lungo il corridoio, aveva un piccolo borsone appeso alla spalla sinistra. Quando raggiunse la stanza di Reagan si girò verso la guardia del corpo che lo seguiva da vicino e sussurrò. Non deve entrare nessuno.

    Sì, signore, disse Frankie e annuì al suo capo.

    Lucas aprì silenziosamente la porta della stanza di Reagan e si infilò dentro chiudendosi lentamente la porta alle spalle. I suoi occhi osservarono l’ambiente, inondato dalla luce

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