Tra Due Miliardari

Di Sky Corgan

Sarah Palmer vive nella sua bolla personale. Lavora in una caffetteria, trascorre le giornate chattando con gli amici e cercando di seguire i valori imparati alla scuola Cattolica.

La sorellastra Ethel è il completo opposto.

Quando Ethel la convince a imbucarsi a una festa fingendo di essere delle spogliarelliste, il mondo di Sarah viene sconvolto. 

Sarà qui che conoscerò l'affascinante e misterioso Tristan Locke. Troppo perfetto per essere vero?

Tra Due Miliardari è la prima parte di una trilogia.

• Lingua: Italiano
• Editore: BadPress
• Data di uscita: 11 dic 2017
• ISBN: 9781386349075

Anteprima del libro

CAPITOLO UNO

«Eureka! L’ho trovato!» Ethel entra sfondando la porta della mia stanza. Ha un enorme sorriso stampato in faccia.

Mi lamento, girando la sedia su cui sono seduta verso di lei. «Non ti hanno insegnato a bussare?»

A quanto pare, no. Ha il vizio di entrare in camera mia senza preavviso. Sembra quasi che quel posto le appartenga. Ma non è così. È dei nostri genitori. Tuttavia, se devo essere sincera, è arrivata prima lei. Mia madre ed io ci siamo trasferite qualche anno fa, quando i nostri genitori decisero finalmente di sposarsi.

«Allora.» Ethel si mette comoda sul mio letto. «Un tipo ricco sta organizzando una festa questo fine-settimana.» Mi fissa con impazienza, come se potessi leggere nel pensiero.

«E?» non riesco a nascondere quanto la sua irruzione mi abbia infastidito. Stavo solamente chattando con degli amici, ma non può continuare a comportarsi così. Avrei potuto essere nuda!

«Sarà lì che troverò un marito ricco.» Risponde come se fosse la cosa più ovvia al mondo.

Scoppio a ridere. «Certo.»

«Sì, e tu mi accompagnerai.»

«Oh?» è una novità per me. Non sono interessata, ma so di non avere altra scelta. Devo ascoltare il suo diabolico piano.

«Sì. Tu e Lisa. Magari troveremo tutte un riccone,» esclama vedendoci già tra le braccia del nostro Principe Azzurro. A volte mi chiedo come faccia a vivere in una costante fiaba. La sua vita è fatta di fantasie e delusioni. Forse, se trovasse un lavoro, non dovrebbe preoccuparsi di trovare un marito ricco che la mantenga.

«Sei tu che cerchi un marito ricco.» Sogghigno.

«Tutte le ragazze lo desiderano,» sospira con aria sognante.

«Se lo dici tu.» È inutile discutere con lei. Non potrei sopportare di sentire i motivi per cui trovare un marito sia la cosa migliore. Desidero un lavoro e una vita tutta mia, non mi interessa un marito che mi mantenga.

«Comunque, ci stai, giusto?» mi fissa intensamente.

«Non sono particolarmente interessata,» rispondo un po’ esitante.

«Tesoro, non hai ancora sentito il mio piano.» Fa un gesto esagerato con le mani. La solita diva.

«Illuminami, allora.» Incrocio le braccia al petto, aspettandomi qualcosa di assurdo.

«A quanto pare, questo tipo organizza una festa ogni tanto. La sicurezza non è delle migliori.»

«Non sembra per niente il modo in cui un uomo ricco si comporterebbe. Sicura non si tratti di una festa in un quartiere malfamato?» la prendo in giro.

«Zitta e ascoltami per un minuto.» Incomincia a infastidirsi.

So bene che la cosa migliore sia chiudere il becco e fingere interesse. Così mi limito a sorridere. Esiste una linea sottile tra lo scherzare e litigare con Ethel. L’ho imparato i primi giorni nella nuova casa. Un periodo difficile, ma adesso so come gestirla.

«Come stavo dicendo,» alza gli occhi al cielo e sospira. «Ho pensato che se fingessimo di essere delle spogliarelliste, potremmo entrare senza problemi.»

Aggrotto la fronte. «Io. Fingere di essere una spogliarellista.» Divertente. Prima che i nostri genitori si sposassero, avevo sempre frequentato scuole cattoliche. Era stato il padre di Ethel a convincere mia madre che dovessi imparare come sopravvivere nel mondo vero, così aveva deciso di iscrivermi alla scuola pubblica. Tuttavia, ho sempre portato con me i valori cattolici, forse per questo mi sento un pesce fuor d’acqua. Ormai non posso più farci niente. Ho baciato un solo ragazzo in tutta la mia vita, e non ho mai sognato di fare sesso fuori dal matrimonio. L’idea di vestirmi come una spogliarellista per entrare in una