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La pubblicità nel marketing mix
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E-book90 pagine59 minuti

La pubblicità nel marketing mix

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Le strategie pubblicitarie non costituiscono un ambito isolato rispetto alle altre aree decisionali; ciò impone un intenso sforzo di armonizzazione con tutte i piani aziendali, in modo da realizzare un’unica strategia integrata di comunicazione. La pubblicità costituisce infatti solo una delle leve del communication mix e del marketing mix; pertanto, le decisioni relative agli obiettivi, al messaggio, alle somme da investire non possono prescindere dal programma di marketing e, quindi, dagli obiettivi di mercato, dal posizionamento e dall’intera composizione delle leve disponibili.
L’obiettivo del lavoro è quello di analizzare gli obiettivi e le strategie pubblicitarie. Viene in particolare evidenziato il delicato ruolo che svolge la pubblicità nel distinguere la marca in epoca di globalizzazione e proliferazione dei prodotti e della sua capacità di accrescere l’interesse dei consumatori. L’importanza che, attualmente, riveste la pubblicità è da attribuire, in parte, anche alla sua capacità di innovarsi , di adeguarsi ai mutevoli contesti culturali e di accrescere l’interesse dei consumatori. Infatti, con un consumatore maturo e consapevole di ciò che è la comunicazione, la pubblicità non può limitarsi ad informare, a posizionare la marca o a rafforzare l’immagine, ma deve anche stupire e divertire se vuole richiamare l’attenzione dei consumatori e persuaderli.

L'autore

Francesco Ausiello nasce nel 1978 a Capua. Laureato in Economia Aziendale presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, si abilita come Dottore Commercialista e Revisore Contabile e diventa Dottore di ricerca in Economia presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Dopo aver conseguito varie specializzazioni ha lavorato prima nell’area contabile e marketing di diverse aziende private e, poi, dal 2005 presso la pubblica amministrazione.
LinguaItaliano
EditorePasserino
Data di uscita30 giu 2015
ISBN9788899447410
La pubblicità nel marketing mix

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    La pubblicità nel marketing mix - Francesco Ausiello

    campagna.

    1. Dalla strategia di marketing alla strategia di comunicazione e pubblicità

    Le decisioni pubblicitarie non costituiscono un ambito isolato e separato dalle altre aree decisionali dell’impresa, ma richiedono un intenso sforzo di coordinamento, soprattutto con la strategia di marketing e con la strategia di comunicazione.

    La pubblicità è, infatti, una delle leve del communication mix, che a sua volta è parte del marketing mix, pertanto, le decisioni relative agli obiettivi, al messaggio, all’ammontare da destinare alla pubblicità ed ogni altra decisione non possono prescindere dal programma di marketing e, quindi, dagli obiettivi di mercato, dal posizionamento e dall’intera composizione delle leve disponibili. Come riportato nella figura 1, tutte le variabili del marketing-mix sono tra loro integrate e interdipendenti, in quanto tutte contribuiscono a posizionare il prodotto sul mercato, a creare l’immagine di marca, ma principalmente tutte sono orientatealla soddisfazione del cliente, considerata unvalido indicatore di qualità e successo.

    Fig 1 - Il marketing mix

    Le decisioni pubblicitarie richiedono, quindi, un processo di integrazione con le altre variabili del marketing mix. Il ruolo e gli obiettivi della pubblicità, adesempio, saranno diversi a seconda dei canali di distribuzione prescelti dall’impresa. Se questa utilizza un sistema di vendita porta a porta, la funzione della pubblicità sarà estremamente ridotta o sarà limitata a supportare tale sistema. Il ruolo della pubblicità sarà, inoltre, diverso a seconda se l’impresa sta impiegando una strategia push o pull o una distribuzione intensiva, selettiva o esclusiva[1].

    Un processo di coordinamento sarà, poi, richiesto anche tra la strategia pubblicitaria e la strategia di prezzo, di prodotto e di marca.Ad esempio, seil prezzo dei prodotti dell’impresa è di molto superiore a quello dei concorrenti, la pubblicità avrà il compito di diffondere e rafforzare l’idea che il prezzo più alto è dovuto alla superiore qualità dei propri prodotti. Così, se ad esempio, l’impresa modifica la confezione del proprio prodotto, per renderla più nuova ed originale, alla pubblicità potrebbe essere assegnata la funzione di comunicare questo cambiamento. Riguardo alla politica di marca, poi, il compito della pubblicità sarà diverso a seconda se l’impresa utilizzi un sola marca per tutti i suoi prodotti o se, invece, impiega una marca diversa per ciascun prodotto. Nel primo caso beneficeranno della pubblicità tutti i prodotti, anche se periodicamente l’impresa potrà concentrare l’attenzione, in modo particolare, su alcuni di essi. Nel secondo caso, invece, le decisioni di stanziamento, del messaggio, dei media, dovranno essere prese per ogni singola marca.

    La strategia pubblicitaria è, poi, influenzata dagli obiettivi di marketing. Se, ad esempio, l’obiettivo è aumentare nell’immediato le vendite aziendali, la pubblicità dovrà in qualche modo stimolare delle azioni immediate nei consumatori, come indurli a provare un prodotto, a comprarlo subito per beneficiare di una riduzione del prezzo, ecc.

    Essendo parte della strategia di comunicazione, la pubblicità dovrà poi essere integrata con tutte le altre leve che compongono il communication mix. Prima di realizzare una campagna è, infatti, necessario che l’impresa definisca gli obiettivi che intende raggiungere con la comunicazione, quale messaggio intende trasmettere, quali sono gli elementi chiave che vuole utilizzare come proprio punto di forza. L’impresa dovrà, poi, precisare il target cui è rivolta la comunicazione, quanto intende destinare ad essa e quali sono gli strumenti di comunicazione più efficaci in considerazione degli obiettivi che si è posta.

    Accanto alle variabili di marketing e comunicazione esistono alcune variabili del macro e micro ambiente che non influenzano solo le decisioni pubblicitarie, ma le strategie di marketing complessive dell’impresa. Queste risentiranno, infatti, siadelle tendenze dicarattereeconomico,demografico, sociale, politico, sia di tutte le variabili che riguardano più specificamente l’impresa. Tra queste sicuramente rientra la concorrenza, in quanto la pubblicità è spesso usata come strumento per sottrarre quote di mercato alleimpreseconcorrenti.Inpiù,moltecampagnesipresentano come risposte ad iniziative avviate dalle imprese con cui si compete. Un ulteriore fattore esterno, che probabilmente è il più importante di tutti, è lo studio dei bisogni, del comportamento e delle motivazioni del consumatore. E’ difficile, infatti, formulare la giusta strategia di pubblicitaria senza conoscere a fondo il consumatore cui il messaggio è indirizzato, senza sapere cosa lo motiva, da chi e da che cosa è influenzato nella decisione d’acquisto, quali benefici ricerca in un prodotto, ecc.

    Incidono, poi, sulla scelte pubblicitarie anche alcuni fattori che riguardano in modo più specifico la pubblicità, ad esempio le normative sociali ed economiche e l’eventuale ricorso ad un’agenzia pubblicitaria.

    Infine, di estrema importanza per la pianificazione pubblicitaria sono le attività di ricerca che consentono di ottenere quegli input necessari per gestire una campagna. Le ricerche accompagnano l’intera pianificazione pubblicitaria, dalle fasi che ne precedono l’esecuzione, che permettono di ottenere dei riscontri sulle iniziative intraprese, a quelle successive alla campagna, che consentono di valutare sesono stati raggiunti gli obiettivi prefissati.

    [1]

      D. Aaker- J.G. Myers, Advertising Management, Prentice-Hall, New York, 1987.

    2. Il Processo di definizione della strategia di comunicazione

    La strategia pubblicitaria, come detto, è compresa in una più ampio programma di comunicazione, che oltre

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