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Il Giocatore di Polo
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E-book92 pagine54 minuti

Il Giocatore di Polo

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Info su questo ebook

Durante il periodo turbolento tra il sorgere dei Nazisti in Germania e l'assassinato del presidente John F. Kennedy, la gestione dello spionaggio internazionale non preoccupava tanto l'attenzione pubblica come succede oggigiorno. Dietro a questo oscurantismo mediatico, troviamo un diplomatico latinoamericano protagonista del Jet set internazionale che ispirerebbe lo stesso Ian Fleming a creare il personaggio di James Bond. Pochi sapevano allora che la vera spia dietro la storia era il famoso giocatore di polo che ha ispirato questo romanzo nero in stile cinematografico che si sviluppa come un thriller dall'occupazione della Francia da parte dei Nazisti fino alla fallita invasione della Baia dei Porci a Cuba a Cuba. É un racconto affascinante che cambia la percezione del ruolo dell'America Latina nella cruciale storia della Guerra Fredda.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita19 dic 2015
ISBN9781507126561
Il Giocatore di Polo

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    Anteprima del libro

    Il Giocatore di Polo - Ulisses Santiago

    Ad Alejandro, André, Marcela y Marisol.

    Capitolo uno - Parigi

    In una calda giornata d'estate del 1965, nei campi di Polo di Parigi, il capitano della squadra, Rubi Rosas, colpì la pallina mentre fermamente sosteneva le briglia del suo cavallo. La corsa era aggressiva. Rubi e la sua squadra concentrarono i loro sforzi fino a realizzare il gol decisivo della partita. Tutto il movimento era un insieme costituito dal sudore e dalla polvere, cruda mascolinità degli uomini e delle bestie, cavalleria e grazia di quello che veniva definito lo sport dei re.

    Belle donne ed un elegante gruppo dell'alta società di Parigi, godeva dell'azione con una emozione contenuta. Attenta ad ogni movimento mentre il vento le soffiava delicatamente sul viso, stava la giovane moglie di Rubi, Odile. Rubi mise a segno il colpo finale del gol e vinse la partita. Tutti applaudirono ed entrarono in campo per congratularsi con i giocatori. Odile si avvicinò a Rubi. Si baciarono. Lui era molto innamorato di lei, pero oggi aveva altri progetti.

    Verrò a casa dopo, amore mio disse Rubi. Vado a festeggiare con la squadra.

    Ok. Però, per favore, non fare tardi.

    Odile se ne andò. Un'altra donna che gli passava accanto sorrise in modo suggestivo a Rubi. Lui le restituì il sorriso con perspicace apprezzamento.

    La festa era al suo apice nel New Jimmy Caffé a Montparnasse. Rubi ed i suoi compagni si ubriacavano la notte insieme ad aristocratici bohème, ubriaconi e donne di facili costumi.

    Una delle donne si sedette in modo piccante sulle gambe di Rudi. Mentre sulla barra, uno sconosciuto osservava con attenzione. Si avvicinò alle spalle di Rubi e gli sussurrò all'orecchio. Rubi reagì preoccupato per il messaggio. Si alzò con calma ed uscì rapidamente da quel luogo.

    La strada era oscura. Erano le 5 della mattina. Rubi entrò nella sua Ferrari del 1964 parcheggiata lì. L'auto aveva una targa diplomatica. Mise in moto il motore e pigiò l'acceleratore ruggendo durante il tragitto attraverso le vie vuote e solitarie di Parigi. Doveva arrivare a casa il più presto possibile.

    Qualche momento più tardi, Rubi stava guidando per Boulevard St. Germain nel suo tragitto verso casa. Vide un piccolo gruppo di ragazzi che usciva scherzando dal ristorante Brasserie Lipp. Con uno sguardo ravvicinato ai ragazzi rivide il giovane Rubi del 1928, in un lasso di tempo a quella notte quando il giorno seguente avrebbe abbandonato Parigi con destino la Repubblica Dominicana. I quattro amici attraversarono il viale per bere un ultimo calice d'addio nel Café les Deux Maggots dall'altra parte della strada.

    Una volta entrato nel Caffé, Rubi ed i suoi amici ordinarono del Cognac. Due donne ed un uomo grassottello bevevano dai loro bicchieri dall'altra parte del locale. Il tipo aveva l'aspetto di un burocrate presuntuoso come una merda. Una delle donne era, ovviamente, sua moglie. Rubi centrò il suo sguardo su di lei e scannerizzò il corpo della donna dalla testa ai piedi. Lei allora provocò Rubi aprendo le gambe, solo un poco sotto il tavolo.

    Non te lo sognare nemmeno gli disse Pierre.

    Vuoi scommettere? Rispose Rubi.

    Ti batterei facilmente

    Non sai niente.

    Rubi si alzò e si diresse al bagno. La donna in questione lasciò il suo tavolo e lo seguì. Trovò la porta del bagno degli uomini mezza aperta ed entrò. Rubi e la donna si guardarono con sguardi lussuriosi senza dire una parola. Lui prese delicatamente la mano della donna ed annusò il suo profumo. Lei gli accarezzò con leggerezza l'inguine. Fecero sesso, senza dire una sola parola. Alla fine, lei uscì per prima dal bagno e ritorno al suo tavolo. Rubi la seguì e si sedette al suo. Da sotto il tavolo, consegnò a Pierre le mutandine della donna.

    Capitolo due - Repubblica Dominicana

    Poco dopo, Rubi arrivo con la nave ai moli dell'estremo nord della Repubblica Dominicana. L'autista dei suoi genitori conduceva l'auto che lo portava attraverso le provincie del Cibao, nel suo tragitto verso la villa della sua famiglia nella città e capitale del paese Santo Domingo. Era un tragitto di 10 ore su strade sterrate attraverso un paesaggio tropicale con tonnellate di verde ovunque. Passando di fronte a umili case, vari bambini correvano entusiasti per vedere da vicino lo spettacolo raro del passaggio di un automobile. Rubi godeva dell'esotismo dell'avventura pero allo stesso tempo sentiva nostalgia per la vita di Parigi che si era lasciato dietro le spalle.

    Venire dalla Francia a Santo Domingo è come fare un viaggio del tempo, s poteva ascoltare la voce di Rubi raccontare a qualcuno mentre apprezzava l’esuberante vista tropicale.

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