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Il crimine di Lord Arthur Savile (Un saggio sul dovere)
Il crimine di Lord Arthur Savile (Un saggio sul dovere)
Il crimine di Lord Arthur Savile (Un saggio sul dovere)
E-book57 pagine45 minuti

Il crimine di Lord Arthur Savile (Un saggio sul dovere)

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Info su questo ebook

Il racconto narra di Savile a cui, in seguito ad un ricevimento offerto da Lady Windermere dove ad alcuni ospiti viene letto il futuro, un chiromante predice una minaccia imminente: egli stesso sarà l'artefice di un omicidio.
Lord Arthur, prossimo alle nozze, crede fermamente nella predizione del chiromante e per evitare di coinvolgere la futura moglie nelle conseguenze del delitto, decide di posticipare il matrimonio e procedere speditamente alla sua realizzazione.

Il protagonista risulta molto pratico nell'affrontare i problemi che si ritrova, non si fa remore di infrangere la morale, il destino contro la volontà che non trova resistenza; è questo forse riconducibile al Fato greco - di quella Grecia che Wilde idealizza come epoca felice e quasi perfetta -, superiore persino agli Dèi, e quindi, anche alla mera morale degli uomini. Tema questo, della moralità tradita, che si evolverà poi negli anni, e da un'inevitabile ed imposta scelta "fatale", arriverà ad essere una consapevole volontà del protagonista, e per questo buona solo a portare la rovina - tutto questo, ovviamente, nel Ritratto di Dorian Gray.

Disponibile anche in edizione con testo a fronte specifica per eBook.

LinguaItaliano
EditoreKentauron
Data di uscita4 ago 2015
ISBN9781987892970
Il crimine di Lord Arthur Savile (Un saggio sul dovere)
Autore

Oscar Wilde

Oscar Wilde (1854–1900) was a Dublin-born poet and playwright who studied at the Portora Royal School, before attending Trinity College and Magdalen College, Oxford. The son of two writers, Wilde grew up in an intellectual environment. As a young man, his poetry appeared in various periodicals including Dublin University Magazine. In 1881, he published his first book Poems, an expansive collection of his earlier works. His only novel, The Picture of Dorian Gray, was released in 1890 followed by the acclaimed plays Lady Windermere’s Fan (1893) and The Importance of Being Earnest (1895).

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    Anteprima del libro

    Il crimine di Lord Arthur Savile (Un saggio sul dovere) - Oscar Wilde

    soon


    Oscar Wilde


    Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde (Dublino, 16 ottobre 1854 – Parigi, 30 novembre 1900) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo irlandese.

    Capitolo I


    Era l'ultimo ricevimento di Lady Windermere prima di Pasqua e Bentink House era molto più affollata del solito. Sei Ministri del Consiglio erano arrivati direttamente dal Ricevimento del Presidente della Camera, con tutte le loro stellette e decorazioni. Le belle donne indossavano tutte i loro abiti più eleganti e, in fondo alla galleria dei quadri, la principessa Sofia di Carlsrühe, un’imponente dama dall’aspetto mongolo, con occhietti neri e stupendi smeraldi, parlava con voce stridente un pessimo francese e rideva senza ritegno di qualunque cosa le si parlasse. Era certo un sorprendente miscuglio di persone : donne sfarzose della nobiltà chiacchieravano amabilmente con violenti radicali, predicatori popolari e scettici famosi si sfioravano con le loro marsine. Un vero e proprio branco di vescovi incalzava da un salone all'altro, una pingue prima donna. Sulla scala eran raccolti vari membri dell'Accademia Reale, travestiti da artisti, e per un momento la sala da pranzo si dice fosse zeppa di geni. Fu insomma uno dei migliori ricevimenti di Lady Windermere, e la principessa vi si fermò fino alle undici e mezzo, circa.

    Non appena la Principessa se ne fu andata, Lady Windermere tornò nella galleria dei quadri, dove un celebre economista stava spiegando con tono sussiegoso la teoria scientifica della musica a un virtuoso musicista ungherese che schiumava di rabbia. Lady Windermere prese a discorrere con la Duchessa di Paisley. Era di una bellezza abbagliante, con il suo lungo collo bianco come l’avorio, con i suoi grandi occhi azzurri come non-ti-scordar-di-me, e con l'oro dei suoi capelli inanellati. Capelli d’oro puro veramente, non già di quella tinta paglia sbiadita che usurpa oggi il bel nome dell’oro; ma d'un tale oro quasi intessuto con i raggi del sole o celato in un'ambra rara; capelli che le incorniciavano il viso come l’aureola di una santa, conferendole al contempo un non so che di fascino da peccatrice. Ella impersonava un curioso studio psicologico. Presto, nella vita, aveva scoperto l’importante verità che nulla somiglia tanto all'innocenza quanto un piccolo peccato; e con una serie di imprudenti e spesso innocue scappatelle aveva conquistato tutti i privilegi d'una persona importante. Parecchie volte aveva cambiato marito. In effetti, Debrett le attribuisce tre matrimoni, ma poiché non aveva mutato mai il suo amante, la società aveva smesso da un pezzo di spettegolare su di lei. Aveva ora quarant'anni, niente figli, e quella sfrenata brama del piacere che è il segreto di chi si conserva giovane.

    Di botto, volse intorno uno sguardo impaziente e disse con la sua chiara voce da contralto: «Dov'è il mio chiromante?».

    «Il tuo cosa, Gladys?» esclamò la Duchessa con un sussulto.

    «Il mio chiromante, Duchessa. Non mi riesce più di vivere senza di lui».

    «Mia cara Gladys, siete sempre così originale voi», mormorò la Duchessa, tentando di ricordarsi che cosa fosse davvero un chiromante e augurandosi che non fosse la stessa cosa di un chiropratico [Ndr. Letteralmente sarebbe podologo, ma in inglese c’è il gioco di parole cheiromantist - cheiropodist (podologo)].

    «Viene regolarmente due volte la settimana a leggermi la mano, ed è molto interessante».

    «Santo cielo!» pensò la Duchessa. «Dev'essere proprio una specie di chiropratico. Che cosa terribile! Spero che si tratti almeno d'uno straniero. Sarebbe meno imbarazzante».

    «Bisogna proprio che ve lo presenti».

    «Presentarmelo! strillò la Duchessa Intendete dire che è qui dunque?». E prese a cercare intorno il ventaglino di tartaruga e il vecchio scialletto di pizzo, per esser pronta a fuggire appena ne avesse avuto modo.

    «È qui, beninteso. Non mi sognerei certo di dare un ricevimento senza di lui. Mi dice che ho una mano assolutamente da sensitiva, e che se

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