Caccia all'uomo
()
Info su questo ebook
Il Natale, si sa, è sempre ricco di sorprese. E di obblighi sociali.
Ecco perché, quando Ryan scopre che alla festa organizzata dai propri genitori ci sarà anche il suo ex, va nel panico.
Come può fare per dimostrare a Connor che la sua vita senza di lui procede alla grande? Ma certo! Fingendo di avere un bellissimo fidanzato.
Parte così la “Caccia all'uomo”. Riuscirà Ryan a trovare il ragazzo perfetto entro la Vigilia di Natale?
Correlato a Caccia all'uomo
Ebook correlati
Mio marito... Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI suoi occhi su di me Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStregata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl mio più grande errore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI colori di Venere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrigioniera e felice per sempre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOgni giorno per sempre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBrotherhood Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Era magico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPromettimi che resterai con me Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCon te oltre i limiti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMantenendo La Sua Promessa - L'anno del Miliardario vol. #3 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl gioco proibito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPer sempre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Codice Moncada Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna crostata di mele buona da morire Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniChiaramente mi innamoro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBroken. Tienimi sempre con te Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTempesta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFratellastro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i brividi di un batter d'ali 1.5 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'amore non si spiega Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGli Occhi dell'Assassino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSospesa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniA un passo dalla fine: Anonymous Vol. 3 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDream. Desiderio d'amore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'arpeggio del cuore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRacconti - Considerazioni e gocce di saggezza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl carnefice Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Polvere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Narrativa romantica LGBTQIA+ per voi
L'ASSISTENTE Vergine: Virgins Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Total Creative Control: Amore, fanfiction e altri disastri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUpside down: Edizione italiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl coraggio porta il tuo nome Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRabell Falls Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Change Of Heart: Edizione italiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Caccia all'uomo
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Caccia all'uomo - Minerva Stevens
CACCIA ALL’UOMO
Minerva Stevens
Titolo dell’opera: Caccia all’uomo
Autore: Minerva Stevens
Copyright © 2015 Minerva Stevens
Impostazione grafica e progetto copertina: © 2015 Luna Cover Graphic
Edizione digitale a cura di Servizi Editoriali È scrivere – Community per scrittori
Tutti i diritti sono riservati. Ogni riproduzione dell’opera, anche parziale, è vietata.
Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi ed eventi narrati sono il frutto della fantasia dell’autore o sono usati in maniera fittizia. Qualsiasi somiglianza con persone reali, viventi o defunte, eventi o luoghi esistenti è da ritenersi puramente casuale.
Indice
L'apparenza inganna
Il buongiorno si vede dal mattino
A mali estremi, estremi rimedi
Patti chiari e amicizia lunga
Di necessità virtù
A scherzar col fuoco ci si scotta
Ferita d'amore non uccide
Tutti i nodi vengono al pettine
I gatti e i veri uomini cadono sempre in piedi
Al cuor non si comanda
Ringraziamenti
Biografia dell'autrice
À toi, Petit ami.
Tu m'as aidée sans vouloir rien en retour.
Niente è più meraviglioso della mente umana.
È una fonte di speranza infinita, una riserva di benefici illimitati. Può manifestare un potere e una forza senza confini. La realizzazione della felicità dell’umanità, la creazione di una società pacifica: tutto dipende dal cambiamento della nostra mente e del nostro cuore.
Siamo ciò che pensiamo.
1
L'apparenza inganna
Dicembre 2013
«Buonasera, signor Miller. È un piacere rivederla,» mi salutò Steve appena entrai nell’atrio del lussuoso grattacielo su Park Avenue.
«Hai passato un piacevole Natale?» domandai, avvicinandomi alla reception con passo sicuro.
«Sì, grazie. Lei?» chiese stringendo la mano che gli porgevo.
«Mia madre adora il Natale. È già tanto se sono sopravvissuto al tacchino ripieno. Ogni anno ne trova uno più grosso,» risposi. «Steve, potresti farmi entrare nell’appartamento di Connor? Vorrei fargli una sorpresa,» continuai.
«Beh, non so se posso…» obiettò mentre si sistemava la giacca già in perfetto ordine.
«Per favore, mi conosci, non toccherei mai niente. Oggi è un giorno speciale. Ho portato dello champagne per festeggiare,» lo pregai mostrandogli la borsa che conteneva una bottiglia di Crystal.
Aspettai alcuni secondi guardandolo con aria implorante. Sperai silenziosamente che mi facesse passare. Non potevo certo accogliere il mio fidanzato di fronte alla porta del suo appartamento. Dopo quella che mi parve un’eternità, Steve rispose: «Va bene, l’accompagnerò su. Ma la prego, non mi metta nei guai.»
Avvertì il suo collega che si sarebbe allontanato per qualche minuto e lo seguii soddisfatto in ascensore. Al piano attico mi lasciò uscire per primo e aspettai impaziente che aprisse la porta.
«Grazie, sei stato davvero gentile,» gli dissi mentre trafficava con la serratura.
«È stato un piacere aiutarla, signore,» rispose lasciandomi entrare nell’appartamento. «Passate una bella serata,» concluse con un sorriso e si allontanò mentre chiudevo la porta alle mie spalle.
Finalmente il momento che aspettavo da tempo era arrivato. Non vedevo l’ora di fare l’amore con Connor. Avevamo passato innumerevoli serate insieme ma non c’eravamo mai spinti oltre i baci e poco altro. Non aveva voluto accelerare le cose e, per le prime settimane, era stato così anche per me. Volevo che fosse speciale e questa sera, dopo tanti giorni d’attesa, ero certo che lo sarebbe stato.
L’ultima volta che ero entrato nel suo appartamento, più di un mese prima, avevo creduto che stesse per succedere, ma Connor mi aveva allontanato con dolcezza dicendomi di voler essere sicuro che fossi pronto. Questo suo lato sensibile nei miei confronti era riuscito a farmi sentire l’uomo più fortunato della terra.
Controllai l’ora: avevo circa trenta minuti prima del suo arrivo. Scrissi un biglietto e lo misi in bella vista. Presi due flûte di cristallo da un pensile della cucina, il cestello – che riempii con del ghiaccio – e portai tutto in camera. Era la prima volta che vi entravo. Al centro torreggiava un enorme letto oversize con la spalliera di legno intagliato e un copriletto rosso in raso. Mi guardai intorno e notai due porte; spinto dalla curiosità, mi avvicinai a quella sulla destra e l’aprii. «Una cabina armadio,» mormorai mentre sbirciavo dentro. Attraversai la camera per raggiungere la seconda porta; all’interno, un enorme bagno con una vasca idromassaggio ovale capace di accogliere comodamente due persone. M’immaginai immerso in quella vasca insieme a Connor dopo aver fatto l’amore; sorridendo, uscii per tornare in camera. Avevo un piano da portare a termine. Mi spogliai e riposi gli abiti su una poltrona accanto al letto, scostai la coperta e vidi lenzuola nere. Provai un brivido d’eccitazione al pensiero di ciò che avrebbero visto quella notte. Disteso, attesi l’arrivo del mio compagno.
Pochi minuti dopo sentii il suono della serratura che scattava e il rumore delle scarpe sul parquet del salotto. Sperai che vedesse il biglietto con scritto: C’è una sorpresa per te in camera da letto
che avevo lasciato sulla consolle dell’ingresso – dove solitamente appoggiava le chiavi di casa. Ero in uno stato d’ansia e felicità, faticavo a togliermi il sorriso dal viso. Lo stomaco fece una capriola e il mio cuore accelerò i battiti quando sull’uscio comparve Connor.
Era impeccabile, con il completo gessato e la cravatta blu che gli faceva risaltare i capelli biondi e i magnifici occhi azzurri. Sembrava un angelo. Sapevo che aveva un fisico ben definito ma ancora non ero riuscito a guardarlo nella sua interezza. I nostri incontri erano stati sempre troppo veloci e non c’era mai stata occasione di spogliarci completamente. Vederlo lì, sulla porta, mi fece azzerare la salivazione, avevo la bocca asciutta come il deserto del Sahara. Connor mi osservò per alcuni secondi durante i quali lo vidi irrigidirsi ma poi sollevò le sopracciglia, sorpreso.
«Ryan? Che cosa ci fai qui?»
«Ciao, Connor,» lo salutai cercando di calmare il cuore che batteva freneticamente contro la gabbia toracica, «ho una sorpresa per te.» Spostai le lenzuola esponendomi ai suoi occhi.
Non si mosse, ma notai che il suo volto era una maschera di pietra. «Che cosa stai facendo?» chiese.
«Voglio fare l’amore con te questa notte,» dissi trattenendo il respiro.
«Non possiamo. Questa sera…»
«Ti prego, non mandarmi via. Ti voglio,» lo interruppi.
Prima che potesse protestare ancora, mi alzai mostrandomi completamente nudo e mi avvicinai piano. Ero alto, ma Connor mi superava di alcuni centimetri. Accarezzai la sua nuca, infilai le dita tra i capelli biondi e le mie labbra cercarono avide le sue. Il piacere si diffuse attraverso il mio corpo al tocco della sua bocca che si mosse titubante all’inizio, poi con una veemenza tale che sentii i denti sfregare contro le mie labbra. La sua lingua era morbida e calda, e il suo profumo m’inebriava i sensi. Mi abbandonai a lui sentendo i bottoni spingere prepotenti contro di me. Mi passò le braccia dietro la schiena e le sue mani aperte mi afferrarono le natiche per avvicinarmi ancora di più. Sentii la sua erezione, costretta nei vestiti, contro la mia. Gli slacciai la cintura e gli sbottonai i pantaloni mentre Connor lasciava cadere la giacca e allentava la cravatta. Nel giro di pochi attimi si liberò dagli ultimi vestiti. Spinto da un’irrefrenabile eccitazione mi fece inginocchiare e io presi in bocca il suo membro. Le sue mani si spostarono tra i miei capelli e li strinsero. Spinse forte e in profondità tanto da causarmi dei conati. Alzai gli occhi: aveva la testa reclinata all’indietro e le labbra socchiuse. Uscì dalla mia bocca e, dopo avermi fatto alzare, mi spinse sul letto. Senza dire una parola mi fece distendere bocconi e lo sentii armeggiare con il cassetto del comodino, dove con ogni probabilità teneva lubrificante e profilattico. Dopo aver usato il primo su di me, indossò il secondo; stavo per dirgli che avrei preferito guardarlo in volto, quando sentii il suo glande premere forte contro la mia apertura. Il dolore mi pervase, lanciai un urlo strozzato ma lui, nell’impeto della passione, iniziò a muoversi velocemente. Tentai di rilassarmi il più possibile e di concentrarmi sul piacere del momento e non sul bruciore che quella frizione mi stava provocando. Non durò molto, ben presto lo sentii tremare e infine lasciarsi andare a un grido di esaltazione. Si abbandonò sopra il mio corpo, sentivo il suo respiro affannato contro l’orecchio. Uscì e si sdraiò accanto a me. Mi voltai anch’io, aspettandomi che si dedicasse alla mia erezione che stava perdendo vigore, e lui abbassò lo sguardo. «Non sei venuto.»
«No, però se…»
«Andrà meglio la prossima volta. Vestiti che ti chiamo un taxi.» Si liberò dal condom e si diresse in bagno senza rivolgermi neppure uno sguardo. Rimasi sul letto con un peso che mi calava sul cuore. Volevo andare via da lì, non capivo cosa fosse andato storto.
Dove ho sbagliato?
mi domandai abbattuto.
Pochi secondi dopo l’acqua della doccia cominciò a scorrere. Mi passai le mani sul viso e, scoraggiato, scesi dal letto iniziando a rivestirmi. Improvvisamente sentii qualcuno alle mie spalle che si schiariva la voce e mi voltai sbigottito. Di fronte a me, alla luce soffusa, apparve una donna bionda, alta e notevolmente bella; il suo corpo statuario si stagliava nella semioscurità.
«Sei tu il nuovo amico di Connor?» chiese, maliziosa e divertita.
In fretta indossai i pantaloni e la camicia continuando a guardarla mentre si avvicinava: aveva lunghe gambe nascoste, per una piccolissima parte, da una minigonna e le labbra, curvate in un sorriso sardonico, erano esaltate da un rossetto rosso fuoco. La guardai coraggiosamente negli occhi e la sua espressione mi fece accapponare la pelle.
«Chi sei?» mormorai.
«Connor non mi aveva detto che avrebbe avuto compagnia, questa sera. Comunque io sono la sua futura moglie, e questo fa di te il suo amante.»
Spalancai gli occhi sorpreso, non potevo credere a quello che stava dicendo. Mi sentii a disagio. Com’era possibile che fosse riuscita a entrare in casa senza bussare alla porta? Che avesse le chiavi? Se fosse stata soltanto un’ospite occasionale il portiere non l’avrebbe fatta salire senza prima chiedere la conferma a Connor. Questo significava che frequentava questo appartamento spesso. E per quanto non volessi credere alle sue parole, in qualche modo il tarlo dell’incertezza s’insidiò in me. Atterrito, mi conficcai le unghie nei palmi delle mani che ora tremavano incontrollate.
«Non credo che ti abbia parlato di me, in fin dei conti ti conosce da poco tempo. Invece di te mi ha accennato, anche se non so il tuo nome. So della sua piccola perversione fin