Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

E' nato! E adesso?
E' nato! E adesso?
E' nato! E adesso?
E-book106 pagine1 ora

E' nato! E adesso?

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Come gestire i capricci di mio figlio? Come farmi ascoltare senza urlare? Come aiutarlo a crescere autonomo e sicuro di sé?

Questi sono alcuni degli interrogativi che ogni giorno i genitori si pongono nella relazione con i propri figli. Questo libro intende fornire, attraverso una raccolta di articoli, delle risposte a queste domande e degli spunti di riflessione ai genitori.

Ogni tema trattato trae origine dalla quotidianità e dalla pratica clinica di psicoterapeuta con i bambini, a partire dall'insegnamento di Freud, di Jacques Lacan e di Françoise Dolto.
LinguaItaliano
Data di uscita10 nov 2015
ISBN9788893212618
E' nato! E adesso?

Correlato a E' nato! E adesso?

Ebook correlati

Relazioni per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su E' nato! E adesso?

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    E' nato! E adesso? - Roberta La Barbera

    COMPAGNI

    INTRODUZIONE

    Questo libro è una raccolta di alcuni articoli che ho scritto nel corso degli ultimi anni.

    Lo scopo di questi articoli è quello di fornire non solo delle soluzioni alle difficoltà che

    quotidianamente incontriamo nel rapporto con i nostri figli ma anche degli spunti di

    riflessione.

    Ogni articolo prende spunto da situazioni che mi si sono presentate durante la mia pratica

    clinica di psicoterapeuta con i bambini. Da qui l’esigenza di scriverli per far sì che altri genitori

    possano riuscire a trovare delle risorse positive nel rapporto con i loro bambini.

    Sono articoli di stampo divulgativo e non scientifico anche se alla base hanno tutti un fil

    rouge: l’insegnamento di Freud e Lacan e il riferimento costante a Françoise Dolto.

    La mia pratica clinica è orientata da tali riferimenti. Molti sono portati a pensare che la

    psicoanalisi sia difficile e astrusa, ma non è così, la psicoanalisi si occupa del soggetto, si

    occupa di ognuno di noi. Certo esiste un linguaggio più tecnico e scientifico ma il mio sforzo

    è stato quello di cercare di esprimere in un linguaggio semplice e fruibile dei concetti che

    talvolta possono essere complicati o di difficile comprensione.

    Buona lettura!

    Dott.ssa Roberta La Barbera

    3

    4

    BABY BLUES E DEPRESSIONE POST-PARTUM

    È molto più frequente di quanto si creda che i primi giorni della maternità siano

    caratterizzati, per la mamma, da una forma di tristezza.

    Il senso comune può considerare ciò insolito, inconsueto, "perché una mamma che ha appena

    realizzato il suo sogno e tiene tra le sue braccia il suo piccolo dovrebbe sentirsi triste? "

    Eppure il Baby blues e la Depressione post-partum colpiscono, in misura differente

    ovviamente, la maggior parte delle mamme.

    Bisogna fare una distinzione tra queste due forme di tristezza.

    Il Baby blues è un disagio transitorio che si verifica già durante la prima settimana dopo il

    parto e che si protrae in media per una decina di giorni, risolvendosi senza l’aiuto medico o

    psicologico.

    Esso è caratterizzato da instabilità dell’umore, facile tendenza al pianto, ansia e perdita di

    concentrazione.

    Le cause sono da ricercare prevalentemente in una modificazione a livello ormonale

    conseguente al parto ma anche nell’improvviso aumento di responsabilità che, in un momento

    iniziale, può provocare delle reazioni ansiose.

    La Depressione post-partum, invece, è una vera e propria patologia che non va sottovalutata,

    poiché è causa di molta sofferenza per la mamma e rischia, altresì, di danneggiare il normale

    ed armonico sviluppo del bambino.

    Tra i sintomi, alcuni dei quali simili a quelli del Baby blues, certamente colpisce la

    sensazione di alcune madri di non riuscire ad amare il proprio bambino, di non mostrare

    interesse per lui e per le cure delle quali il piccolo ha bisogno.

    La Depressione post-partum non insorge necessariamente subito dopo il parto, ma può

    verificarsi anche dopo alcuni mesi; inoltre non si risolve in tempi brevi, come il Baby blues, e

    richiede per questo l’aiuto di un medico e soprattutto di uno psicoterapeuta.

    5

    Tra le cause, oltre alle modificazioni ormonali, vi sono molte componenti psicologiche e

    sociali.

    Spesso le mamme che sviluppano una Depressione post-partum sono donne che si

    aspettano molto da se stesse, pretendendo di essere perfette nel loro ruolo di madri e di mogli

    e spesso hanno difficoltà a richiedere l’aiuto degli altri. Quando però si accorgono di non

    riuscire a gestire tutto da sole, tendono a sentirsi in colpa per questo, pensando di non essere

    all’altezza, di non essere delle buone madri.

    Vi sono, inoltre, dei fattori sociali che incidono nello svilupparsi di questa patologia, poiché

    spesso le famiglie vivono in contesti sociali poveri di legami forti e di frequente le giovani

    madri rimangono da sole con il proprio piccolo anche per molte ore di seguito. La mancanza di

    una rete sociale che aiuti la mamma nelle attività quotidiane e che la sostenga nel processo di

    conoscenza del proprio bambino è certamente un fattore aggravante.

    Una giovane mamma, infatti, non sa per "istinto" cosa fare con il suo bambino, come

    prendersene cura, se sta commettendo degli errori, ma ha bisogno del sostegno di qualcuno

    che pian piano possa aiutarla ad "imparare" tutto questo.

    Certamente un mezzo per contrastare la Depressione post-partum è il dialogo; tante

    mamme, in effetti, spesso a causa del senso di colpa e di inadeguatezza che provano, proprio

    perché si sentono "anormali, sbagliate" tendono a chiudersi in loro stesse e a non ammettere

    di trovarsi in una situazione di disagio che viene avvertita come "innaturale".

    Il dialogo, in primis con il proprio partner, ma anche con le amiche o con alcuni parenti, può

    essere già una valida soluzione per iniziare a chiedere aiuto, per ammettere di avere bisogno

    degli altri, di avere delle paure, delle insicurezze che sono assolutamente legittime.

    A volte, però, il dialogo da solo non può bastare, infatti è possibile che la Depressione post-

    partum si instauri in donne con una personalità particolarmente fragile, ed allora, in quel

    caso, è opportuno richiedere l’aiuto del medico e dello psicoterapeuta, al fine di aiutare la

    mamma nell’elaborazione di tutto quello che le sta accadendo e consentirle di vivere in un

    modo più adeguato, per sé e per il suo bambino, la sua maternità.

    6

    7

    FEMMINILITA’, MATERNITA’ E FUNZIONE PATERNA

    Molto spesso nel discorso comune si pensa che, per la donna, la femminilità trovi la sua

    massima espressione nella maternità. Questa convinzione è alla base di tutta una serie di

    problematiche che

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1