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Il fuoco del coraggio
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Il fuoco del coraggio
E-book112 pagine57 minuti

Il fuoco del coraggio

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Info su questo ebook

Seguito di l fuoco della redenzione
Serie Il fuoco, Libro 2

Lee Stanton e Dirk Krause si frequentano da qualche mese quando, all’improvviso, arriva una brutta notizia: la stazione di vigili del fuoco dove lavorano rischia di essere chiusa, a meno che non si trovino i fondi per eseguire i lavori di riparazione della struttura. La squadra decide di lottare unita e difendere la stazione ma c’è un piccolo problema: l’unica buona proposta per salvare la stazione è quella di Lee, e Dirk è contrario.

Purtroppo per lui, tutti gli altri compagni pensano che l’idea di organizzare un Barbecue di Pollo e... Manzi, in cui gli uomini dovranno servire a torso nudo, sia fantastica e Lee si mette al lavoro per organizzare tutto. Le obiezioni del consiglio comunale e le scarse vendite dei biglietti, però, rischiano di rovinare i piani di Lee. Riuscirà Dirk a mettere da parte il suo orgoglio e la sua natura testarda e salvare il loro posto di lavoro e la loro relazione?

LinguaItaliano
Data di uscita3 feb 2015
ISBN9781623805296
Il fuoco del coraggio
Autore

Andrew Grey

Andrew Grey is the author of more than one hundred works of Contemporary Gay Romantic fiction. After twenty-seven years in corporate America, he has now settled down in Central Pennsylvania with his husband of more than twenty-five years, Dominic, and his laptop. An interesting ménage. Andrew grew up in western Michigan with a father who loved to tell stories and a mother who loved to read them. Since then he has lived throughout the country and traveled throughout the world. He is a recipient of the RWA Centennial Award, has a master’s degree from the University of Wisconsin–Milwaukee, and now writes full-time. Andrew’s hobbies include collecting antiques, gardening, and leaving his dirty dishes anywhere but in the sink (particularly when writing). He considers himself blessed with an accepting family, fantastic friends, and the world’s most supportive and loving partner. Andrew currently lives in beautiful, historic Carlisle, Pennsylvania. Email: andrewgrey@comcast.net Website: www.andrewgreybooks.com

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    Anteprima del libro

    Il fuoco del coraggio - Andrew Grey

    Capitolo 1

    LEE STANTON se ne stava seduto nell’area comune alla stazione e guardava la televisione durante il suo turno della sera. Era appena rientrato da una chiamata e sentiva il capitano che, nel suo ufficio, lavorava al rapporto sulla missione. La stazione era insolitamente silenziosa. Se non fosse stato per la televisione, l’intero edificio avrebbe avuto un’aria più simile a quella di un obitorio che di una stazione di pompieri.

    Trovatevi qualcosa da fare, fece il capitano dal suo ufficio, poi Lee sentì il rumore di passi pesanti sul pavimento.

    Va’ a controllare se le manichette si stanno asciugando, sbraitò il capitano a uno degli uomini. Ci sono le docce da pulire, disse poi, rivolto a un altro. Lee si alzò dal divano e scese al piano di sotto nel garage dove erano parcheggiati i mezzi anti-incendio. Aveva intenzione di tenersi occupato il più possibile, pur di evitare di dover svolgere uno di quei lavori noiosi. Dopo aver recuperato uno straccio morbido, Lee si mise a lucidare le parti di ottone cromato della nuova autopompa, il loro più recente acquisto. Il mezzo anti-incendio giallo era stato il primo componente d’equipaggiamento che avevano comprato dopo quasi cinque anni passati a raccogliere fondi. Lee si guardò intorno e studiò il garage ripromettendosi di chiedere se ci fossero abbastanza fondi da potersi permettere della vernice e altri utensili. Le pareti interne del garage avevano bisogno di una rinfrescata; in realtà, era l’intero edificio ad averne bisogno. Anzi, quello che serviva davvero era una vera e propria ristrutturazione. Le docce e i bagni erano vecchi e cadevano a pezzi e la cucina andava rimodernata. Non che tutto ciò fosse responsabilità di Lee, ma anche lui era in grado di vedere lo stato pietoso dell’edificio, come tutti gli altri. Il capitano gli aveva detto che dopo aver comprato l’autopompa di cui avevano bisogno, avrebbero cercato di raccogliere fondi per i lavori di ristrutturazione. Intorno a Lee, gli altri uomini stavano facendo esattamente lo stesso: si tenevano occupati e cercavano di evitare contatti con il capitano.

    A differenza del solito, nessuno parlava; silenzio e tensione aleggiavano nell’aria e attraversavano tutto l’edificio. Quando Greg Martin, che stava lavorando su uno dei vecchi mezzi, fece cadere a terra una chiave inglese, il rumore metallico risuonò in tutto l’edificio come il suono stridulo delle unghie su una lavagna. Lee riusciva quasi a sentire la tensione, accumulatasi con il passare delle ore, sfrigolare tra i compagni. Ognuno di loro sentiva di essere sul filo del rasoio e, quando scattò l’allarme chiamata, Lee per poco non saltò per aria prima di precipitarsi a indossare l’attrezzatura e correre sul camion. Gli altri uomini seguirono la stessa procedura, come da protocollo e, in pochi secondi, furono pronti a partire. Mai come prima, Lee provò sincera gratitudine per quella chiamata d’emergenza. Il mezzo partì e la sirena cominciò a suonare mentre lasciavano la stazione e svoltavano in Hanover Street.

    Lee sentiva il cuore battergli forte come sempre durante una missione e il suo cervello mise da parte le preoccupazioni per concentrarsi sul lavoro. La tensione che si era accumulata durante la serata cominciò a dissiparsi per lasciare il posto alla concentrazione che la missione richiedeva. Quando la squadra arrivò sul luogo dell’incendio, dove nuvole di fumo uscivano copiose dalle finestre di una casa, Lee era ormai entrato nel suo stato d’animo tipico di quando doveva affrontare una missione. I mezzi anti-incendio avevano appena fatto in tempo a fermarsi che gli uomini balzarono giù, pronti a srotolare le manichette e preparare l’attrezzatura necessaria. C’è ancora un ragazzino in casa, il capitano informò Lee mentre questi indossava il respiratore. Secondo la madre, dovrebbe essere al primo piano, verso il retro della casa. Lee annuì e attraversò il getto d’acqua che era stato indirizzato verso l’abitazione. Gli affidavano spesso incarichi del genere perché, in situazioni simili, era capace di mantenere la testa ben salda sulle spalle e poi per la sua stazza: Lee era un ragazzone grande e forte. Qualche settimana prima, aveva partecipato a una missione in un edificio in fiamme; una parete aveva ceduto intrappolando un uomo. A Lee era bastato sollevare la parete e spingerla da parte per liberare l’uomo e portarlo in salvo.

    Appena superò la porta d’ingresso della piccola casa, Lee fu circondato da vortici di fumo e una quasi completa oscurità. Il fumo sembrava più denso nell’area della casa che corrispondeva alla cucina, ma il fragore degli scoppi e i crepitii provenienti da quella direzione non fermarono Lee, che proseguì lungo il corridoio della casa stile country, aprendo ogni porta e controllando l’interno delle stanze. Gli sembrarono tutte vuote e il fumo si stava facendo sempre più denso. Dalla cucina arrivava il rombo del fuoco che aumentava d’intensità. Lee si mise in contatto con i compagni per comunicare la sua posizione e informarli di ciò che pensava stesse accadendo. Siamo in cucina, fu la risposta dei compagni. Trova il ragazzo.

    Ricevuto, procedo, rispose Lee mentre si dirigeva verso l’ultima porta. Sembrava chiusa a chiave, perciò fece un passo indietro prima di usare tutto il suo peso per sfondarla. La porta si schiantò e un ragazzino di circa dodici anni, con indosso solo un paio di mutande, saltò fuori dal letto, gridando a squarciagola. Il fumo non aveva ancora invaso la stanza, ma ora entrava a ondate attraverso la porta aperta e Lee si precipitò a chiuderla prima di aprire la finestra. Faccio uscire il ragazzo dalla finestra della stanza sul retro. Mandate qualcuno! comunicò alla squadra via radio e ottenne una risposta affermativa. All’improvviso, Lee sentì un sibilo alle sue spalle, seguito da una vampata di calore che percepì nonostante la tuta ignifuga. C’era stata una nuova esplosione da qualche parte nella casa e la porta della camera da letto era stata abbattuta dal fuoco. Afferrò una coperta dal letto e la avvolse intorno al ragazzo prima di farlo passare attraverso la finestra e passarlo al collega all’esterno. Quando ebbe le mani libere, Lee prese una sedia da un angolo della stanza e la usò per rompere il vetro della finestra; dopo essersi assicurato che non ci fossero pezzi di vetro ancora incastrati nel telaio, s’infilò di traverso e sentì i compagni che lo aiutarono a uscire e raggiungere il terreno.

    Via da lì! gracchiò la ricetrasmittente; Lee prese in braccio il ragazzino e corse per mettere entrambi al sicuro. Fu allora che la casa esplose in una palla di fuoco che gettò tutti i presenti a terra.

    Che cavolo è successo? gridò Lee voltandosi a guardare la casa, con il cuore che gli batteva all’impazzata. Qualche secondo più tardi e sarebbe saltato in aria anche lui. Stiamo tutti bene qui disse, dando un’occhiata intorno per controllare i compagni e il ragazzino che si stavano lentamente rimettendo in piedi. Lee riprese fiato e si liberò del respiratore prima di prendere il ragazzino scalzo in braccio e dirigersi verso le case vicine, dove un gran numero di mezzi anti-incendio, ambulanze e veicoli della polizia aspettavano con i lampeggianti accesi.

    Juan! Una donna, seguita da due bambini più piccoli, si precipitò verso Lee che portava tra le braccia il ragazzino, le lacrime le rigavano il viso. Lee lo mise a terra e il bambino fu subito circondato dalle braccia della donna che, molto probabilmente, era sua madre. La donna piangeva e cominciò a parlare velocemente in spagnolo. Lee capì ogni sentimento, perché il sollievo e l’espressione che lesse negli occhi di lei quando lo guardò, gli parlarono più di quanto non potessero fare le parole.

    Cos’è successo, capitano? chiese Lee quando raggiunse gli altri. Uno dei compagni gli passò una bottiglietta d’acqua e lui la accettò ben volentieri. L’ultima parte della casa che ancora si reggeva in piedi collassò in un sibilo di fumo e vapore, mentre le fiamme morivano gradualmente.

    "Avevano delle taniche di gasolio in cantina. Se lo avessi saputo,

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