Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Storie d'amore
Storie d'amore
Storie d'amore
E-book153 pagine1 ora

Storie d'amore

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Due sono le storie che costituiscono il nucleo di questo piacevole romanzo. Nella prima si riflette parte del piccolo mondo della scuola dove si intrecciano rapporti, emozioni e dissapori e dove il protagonista, suo malgrado è al centro di una rete di sentimenti che, gradualmente si ingarbuglieranno. Nello sviluppo della stessa storia si crea, così il rituale triangolo amoroso da vero scoop con le relative conseguenze e con un bel colpo di scena finale che va a premiare, come recita il titolo “il sacrificio d’amore”.
L’andamento del narrare è leggero e ,in alcuni passi, prende e coinvolge il lettore in un tourbillon di emozioni, così come accade, anche, per la seconda storia: ”Amore d’oltre oceano”, che si svolge su due piani paralleli: quello della nostra piccola provincia di paese con tutte le limitazioni e rinunce e pregiudizi e il tema dell’emigrazione forzata per è che, ha frantumato famiglie, aspettative e promesse d’amore. In questo vortice di tensioni si muove il nostro protagonista che vive un amore tormentato per la bella Annalisa: figlia del fidanzato della madre; Quel Donato che,emigrando si farà una nuova vita in America e abbandonerà a Ripacandida la sua fidanzatina. Tanti i colpi di scena proprio come in una fiction. Anche qui è al centro il desiderio di affermazione oltre che l’abbandonarsi al ruolo del caso che alla fine metterà tutto a posto proprio come accade ad ogni romanzo che si rispetti. I caratteri dei personaggi, in entrambe le storie sono delineati, così come i dialoghi che, filtrano dei veri e propri profili psicologici sia di quelle che si muovono nella piccola realtà della scuola così come poi della società odierna dedita al marketing e così come l’analisi della società di paese e di quella d’oltreoceano per la seconda storia. Si percepisce nell’autore l’entusiasmo e la dedizione per la scrittura e il desiderio di coinvolgere i suoi lettori nel suo mondo.

Prof.ssa
LinguaItaliano
Data di uscita18 mar 2016
ISBN9788869790294
Storie d'amore

Correlato a Storie d'amore

Ebook correlati

Articoli correlati

Recensioni su Storie d'amore

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Storie d'amore - Salvatore florindo Brindisi

    Tutti i diritti sono riservati a norma di Legge e a norma delle convenzioni internazionali. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta con sistemi elettronici, meccanici o altri, senza l’autorizzazione scritta del Titolare del Copyright.

    Nomi e marchi citati nel testo sono generalmente depositati o registrati dalle rispettive case produttrici.

    Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68 comma 4, della legge 22 aprile 1941 n°633 ovvero dell’accordo stipulato tra SIAE, CLAAI, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI il 18 dicembre 2000.

    Le riproduzioni a uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume, solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dall’Editore.

    Copyright© 2016 – Salvatore Brindisi

    ISBN:9788869790294

    Cerebro Editore – Milano, Italia. info@cerebroeditore.com

    Prefazione

    Due sono le storie che costituiscono il nucleo di questo piacevole romanzo. Nella prima si riflette parte del piccolo mondo della scuola dove si intrecciano rapporti, emozioni e dissapori e dove il protagonista, suo malgrado è al centro di una rete di sentimenti che, gradualmente si ingarbuglieranno.

    Nello sviluppo della stessa storia si crea, così il rituale triangolo amoroso da vero scoop con le relative conseguenze e con un bel colpo di scena finale che va a premiare, come recita il titolo il sacrificio d’amore.

    L’andamento del narrare è leggero e, in alcuni passi, prende e coinvolge il lettore in un tourbillon di emozioni, così come accade, anche, per la seconda storia: Amore d’oltre oceano, che si svolge su due piani paralleli: quello della nostra piccola provincia di paese con tutte le limitazioni e rinunce e pregiudizi e il tema dell’emigrazione forzata per è che, ha frantumato famiglie, aspettative e promesse d’amore. In questo vortice di tensioni si muove il nostro protagonista che vive un amore tormentato per la bella Annalisa: figlia del fidanzato della madre;

    Quel Donato che, emigrando si farà una nuova vita in America e abbandonerà a Ripacandida la sua fidanzatina. Tanti i colpi di scena proprio come in una fiction. Anche qui è al centro il desiderio di affermazione oltre che l’abbandonarsi al ruolo del caso che alla fine metterà tutto a posto proprio come accade ad ogni romanzo che si rispetti.

    I caratteri dei personaggi, in entrambe le storie sono delineati, così come i dialoghi che, filtrano dei veri e propri profili psicologici sia di quelle che si muovono nella piccola realtà della scuola così come poi della società odierna dedita al marketing e così come l’analisi della società di paese e di quella d’oltreoceano per la seconda storia. Si percepisce nell’autore l’entusiasmo e la dedizione per la scrittura e il desiderio di coinvolgere i suoi lettori nel suo mondo.

    Prof.ssa

    Annunziatina Malvinni

    Sacrificio d’amore

    Una pioggerellina sottile aveva accompagnato Andrea lungo tutto il tragitto, fin da quando, sceso dal treno, si era avviato lungo la strada per raggiungere l’istituto. Il personale ausiliario stava ancora alzando le tapparelle, la scuola era stata aperta da poco, quando erano cominciati ad arrivare gli impiegati della segreteria.

    Nel giro di pochi minuti, con l’approssimarsi dell’orario di servizio, tutti erano giunti sul loro posto di lavoro. Nell’androne della scuola, qualcuno lo guardava con occhi perplessi, per capire chi fosse.

    Era il suo primo giorno di servizio, dopo che, era già passato oltre un mese dall’inizio dell’anno scolastico.

    Erano i primi di novembre del 1986. Andrea era stato chiamato con incarico annuale in un istituto professionale per il commercio, come assistente tecnico.

    Rivolgendosi a un bidello, chiese di farsi annunciare al preside; dopo i soliti convenevoli ed essersi presentato anche al direttore dei servizi amministrativi, entrò in segreteria per compilare la domanda di accettazione dell’incarico.

    L’ufficio era formato da quattro donne e un solo uomo, una di queste, aveva l’incarico di aiutarlo, nell’eventuale difficoltà, nella compilazione della domanda per caso se ne fosse presentata la necessità.

    Dopo aver fatto le presentazioni di rito, una delle impiegate, nel leggere la sua domanda esclamò:

    - Tra quattro giorni è il suo compleanno!

    Dobbiamo festeggiare!

    Andrea, sorridendo, quasi a spezzare quel clima di soggezione che provava in quel momento, acconsentì con un cenno del capo, mentre da un angolo della stanza un’altra aggiunse:

    - Quest’anno finalmente ci hanno mandato proprio un bel tecnico!

    Andrea diventò rosso in viso, nell’ascoltare quelle parole sotto gli sguardi compiacenti delle signore, infatti, erano già alcuni anni che, il posto lasciato vacante dal tecnico precedente per essere andato in pensione, veniva occupato da supplenti annuali. Andrea era un giovane molto attraente, fisico armonico, occhi verdi, con capelli neri e mossi davano alla sua persona un fascino particolare e forse per questo era stato ben accolto.

    Dopo aver adempiuto alla compilazione della domanda, un bidello lo accompagnò per mostrargli il suo laboratorio.

    In verità, col diploma di perito elettrotecnico, Andrea sperava di entrare in un istituto tecnico industriale dove poteva mettere a frutto le sue conoscenze.

    Il suo incarico invece, consisteva nella sola manutenzione del laboratorio linguistico. Andrea, non si sentiva soddisfatto, e lo aveva dichiarato al responsabile del personale ATA lo stesso giorno in cui ebbe la nomina; costui gli fece intendere che tanti altri l’avrebbero invidiato, l’importante adesso, era, essere entrato in graduatoria.

    I primi giorni furono davvero difficili, Andrea si alzava alle cinque del mattino per recarsi in stazione a prendere il treno alle sei e rientrare il pomeriggio alle sedici. Il giorno del suo compleanno non dimenticò di offrire: durante la ricreazione, dopo aver chiesto il permesso al preside, verso le undici, fece portare da una vicina pasticceria un vassoio di pasticcini con bibite e qualche bottiglia di spumante.

    Gli uffici improvvisamente sembrarono trasformarsi in un PUB, infatti, oltre alla segreteria, si erano aggiunti molti altri, tra docenti e personale A.T.A.

    Dal momento in cui si era sparsa la voce che si festeggiava, più di qualcuno aveva trovato la scusa di entrare per servizio, per assaggiare qualche pasticcino. IL povero Andrea fu costretto suo malgrado, di ordinarne altri, poiché gli autoinvitati erano aumentati.

    In cambio, con sua grande sorpresa, oltre agli auguri, ricevette anche due regali, un profumo e un portamonete, regalategli dal personale della segreteria; ringraziò commosso, contento di com'era stato accolto.

    Durante le ore in cui i laboratori erano liberi, trascorreva parte del suo tempo in segreteria, aiutando per quel poco che poteva e sapeva fare. Nacquero da subito gelosie: il signor D, l’unico uomo della segreteria, vedendolo troppo spesso negli uffici, incominciò a tenerlo antipatico, avendo notato con quanto interesse, la signora Anna lo favorisse.

    Di quelle quattro donne, due erano sposate, una separata e una single, ma che, alcune voci asserivano che avesse un compagno.

    Il signor D pur essendo un bell’uomo sulla cinquantina anche lui sposato, sembrava essere geloso di Andrea, quando questi s’intratteneva.

    Infatti, la signora Anna, separata da qualche tempo sembrava avere per Andrea, una particolare attenzione, fin dal primo giorno.

    Andrea, era un bel ragazzo poco più che ventenne, un fisico atletico per essere stato campione regionale di corsa campestre, bruno di carnagione, i suoi occhi verdi ben si evidenziavano sul quel viso bronzeo e radioso.

    Sebbene avesse avuto la possibilità di migliorare le sue qualità, abbandonò l’atletica per dedicarsi al lavoro di elettricista, dopo aver ottenuto il diploma di perito.

    Durante i periodi estivi approfittava per lavorare alle dipendenze di una piccola impresa artigiana d'impianti elettrici del suo paese.

    Dopo il diploma s'iscrisse alla facoltà d’ingegneria, rendendosi subito conto che, oltre ad essere una facoltà difficile, i suoi genitori non avrebbero avuto la possibilità di mantenerlo agli studi, perciò, pensò di trovarsi un lavoro. Oltre al suo lavoro di elettricista, inoltrò domanda, anche nella scuola secondaria come assistente, trascorso un certo tempo che si trovava in graduatoria fu chiamato scegliere la sede scolastica.

    Pensava con quell’incarico di entrare nella graduatoria definitiva in attesa di un lavoro più remunerativo.

    Il lavoro tuttavia, non lo soddisfava. il suo sogno era di avere un’attività propria che gli permettesse un futuro più appagante.

    Verso i primi di dicembre, aveva iniziato ad ambientarsi e a fare le prime amicizie.

    Il preside, lo invitò un giorno a rimanere anche nel pomeriggio, perché erano in programma gli incontri scuola famiglia, durante i quali, capitava spesso di rimanere al buio, e trovandosi nel periodo invernale, accadeva che, alcuni interruttori di protezione scattassero, lasciando alcune aule al buio. L’istituto dopo il terremoto del 1980 si era trasferito per ragioni di sicurezza in un edificio di civile abitazione, dove, dopo aver abbattuto alcune pareti interne, avevano ricavato aule e laboratori.

    I lavori eseguiti in fretta, probabilmente, non avevano permesso di sezionare per bene l’impianto elettrico.

    Non essendoci termosifoni sufficienti a riscaldare le aule, venivano utilizzati anche dei caloriferi elettrici che, a causa del loro assorbimento facevano scattare spesso gli interruttori di protezione. Per sopperire a questo eventuale problema, il preside si premunì, comunicando con un ordine di servizio, al tecnico Andrea, di rimanere anche nel pomeriggio, avendolo notato più volte a fare piccole manutenzioni nello stesso istituto. La signora Anna si offrì di ospitarlo a casa sua a pranzo nell’attesa che arrivassero le 15.30, ora d’inizio degli incontri.

    Andrea ringraziò, aggiungendo che aveva già rimediato, facendosi comprare un panino dal bidello Giovanni, quando questi si era recato all’ufficio postale per ritirare la posta.

    La giornata fu lunga e noiosa, ma fortunatamente, tutto si svolse senza intoppi, Andrea aveva sezionato i vari carichi di corrente permettendo che i colloqui si svolgessero senza interruzioni.

    Durante gli incontri, una delle alunne, Carla e sua madre, dopo aver conferito con i docenti, andando via, trovarono una ruota della loro macchina a terra. Carla, ebbe modo di conoscere la gentilezza di Andrea, quando gli chiese se per favore, poteva dare una mano a sua madre nel sostituirla con quella di scorta, intanto era venuto anche a piovere.

    Andrea non seppe dire di no, accettando la richiesta.

    Carla gli teneva

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1