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Educare e comunicare in Brasile: L'importanza dei valori
Educare e comunicare in Brasile: L'importanza dei valori
Educare e comunicare in Brasile: L'importanza dei valori
E-book114 pagine1 ora

Educare e comunicare in Brasile: L'importanza dei valori

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Info su questo ebook

Oggi, più che alla fine della storia, secondo la celebre tesi di Francis Fukuyama, assistiamo alla fine della geografia, poiché se il progresso sociale e economico dell’umanità non ha ancora raggiunto livelli soddisfacenti per la maggior parte delle persone, le distanze fisiche si sono ridotte e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione ci permettono di comunicare a qualsiasi latitudine e in qualunque momento. Trasmettere valori è diventata una grande sfida nell'epoca dell’abbondanza informativa in Brasile, dove la disuguaglianza digitale è accentuata da problemi educativi.
LinguaItaliano
Data di uscita14 lug 2016
ISBN9788898969852
Educare e comunicare in Brasile: L'importanza dei valori

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    Anteprima del libro

    Educare e comunicare in Brasile - Priamo Marratzu

    Priamo Marratzu

    Educare e comunicare

    in Brasile

    L’importanza dei valori

    Collana Best practices

    in Media Communication n.5

    Progetto realizzato con autorizzazione

    del Ministero del Lavoro del Brasile.

    Pubblicato nel Diàrio Oficial da União il 27/02/2014

    Educare e comunicare in Brasile - L’importanza dei valori

    © 2016 Priamo Marratzu e Homeless Book

    www.homelessbook.it

    Edizioni Homeless Book

    wwww.homelessbook.it

    ISBN: 978-88-98969-83-8 (eBook)

                 978-88-98969-85-2 (brossura)

    Indice

    Presentazione

    di Everardo Minardi

    Introduzione

    di Priamo Marratzu

    1. Cinque questioni

    1. La fine della geografia

    2. Nuova evangelizzazione e media

    3. La dimensione simbolica

    4. Raccomandazioni

    5. Insegnare con i media

    2. Educomunicazione, teoria e pratiche

    1. Principi teorici

    2. Comunicazione e educazione

    3. Comunicazione e identità

    4. Il discorso latino-americano

    5. In Aula

    3. Educomunicare in Brasile

    La lezione di Paulo Freire

    2. Metodo di alfabetizzazione

    3. Una scuola di valori

    4. Educomunicare, perché vale la pena

    Reti sociali

    Considerazioni conclusive

    Riferimenti bibliografici

    Allegato: i valori nel cinema brasiliano

    L’autore

    Ringraziamenti

    Presentazione

    di Everardo Minardi

    Questo libro, appena termina la lettura, appare come una risorsa, forse non del tutto soddisfacente a chi porta con sé una visione razionalistica e sistemica delle cose, ma decisamente sorprendente, anche perché presenta temi e contesti inediti e scarsamente considerati dalla letteratura scientifica ed umanistica che pur fissa il suo sguardo sulla realtà latino americana.

    Il nostro vuoto conoscitivo e valutativo sull’universo antropologico, culturale e linguistico nei confronti di un Paese, il Brasile, che presenta una marcata composizione multiculturale ed un complesso di contraddizioni di lungo periodo che generano distanze e disuguaglianze sociali di proporzioni difficilmente comprensibili da parte nostra, è e rimane decisamente forte e tale da costringerci ad un cambio di visioni e di paradigmi per poter leggere e comprendere almeno alcuni aspetti decisivi delle contraddizioni e delle enormi potenzialità di questo Paese.

    Perciò la lettura di questo testo diventa decisiva nel momento in cui ci si trova ad affrontare il nodo della educazione, della sua organizzazione e delle politiche educative (ancor prima di quelle sociali), mettendo in campo al tempo stesso il lavoro educativo svolto nelle comunità più isolate e segregate nelle tradizioni del passato, con le potenzialità e le situazioni di rottura cognitiva dettate da una invasione e pervasione tecnologica che rende accessibili anche a persone poco attrezzate una pluralità spesso caotica di informazioni, conoscenze che producono l’effetto di pre-formare e soprattutto di de-formare i frames mentali indispensabili per un apprendimento consapevole e ragionevole della realtà sia locale che globale.

    Oggi, secondo l’autore, l’educazione è ormai connessa indivisibilmente alla comunicazione, al punto tale da determinare una sintesi, l’educomunicazione, che combina e incrocia saperi, immagini e linguaggi che si pensava fossero ancora distinguibili.

    Se nel contesto europeo i residui di una cultura razionalistica e formale sono tali da nascondere ancora le nuove sintesi in via di formazione e di amplificazione tra contenuti di senso educativi e linguaggi e forme comunicative, preformate dalle tecnologie comunicative di massa, nel contesto latino americano e soprattutto in quello brasiliano, ancora più composito ed esteso, i contenuti di senso del lavoro educativo vengono sostituiti radicalmente dai format tecnologici dei linguaggi e delle forme dei Social Media (dalle televisioni di massa, molto diffuse e differenziate per ambienti regionali e culturali) ai percorsi indefiniti ed incontrollati resi possibili da internet e dagli altri media di cui la rete comunicativa si alimenta, amplificandosi sempre di più.

    Dalla percezione di tale svolta - che si è ormai realizzata a 360 gradi - si è definito il lavoro educativo e la costruzione della sua pedagogia da parte di Paulo Freire; e si sta quotidianamente riconfigurando il lavoro educativo che persone, appartenenti alla Chiesa, da genitori a sacerdoti e altri religiosi, continuano ad esercitare a favore di ragazzi e giovani, affascinati certamente dalla pervasione dei nuovi media, ma anche impauriti e spinti ad una sorta di implosione psicologica e cognitiva da parte di sistemi e processi di produzione, di consumo e di distruzione di informazioni e di conoscenze, di cui non riescono a catturare il senso in profondità.

    In questa prospettiva sta il significato della prospettiva dei valori in cui si colloca l’autore, che, anche senza dedicare un capitolo specifico al tema, indica periodicamente in essi, nella loro affermazione e nel loro accreditamento, la chiave di volta per non perdere il senso del lavoro educativo che si sta comunque moltiplicando in ogni ambito della vita sociale di un paese esteso e diffuso come l’universo brasiliano.

    La centralità dei valori nella costruzione del lavoro educativo e comunicativo non riguarda di certo solo la complessa realtà brasiliana; anzi il significato di questo libro sta proprio nell’indicare come sia possibile e soprattutto necessario avviare una profonda riconsiderazione del lavoro educativo in paesi e culture sempre più multi etniche, come quelle dei Paesi europei.

    Quindi la sollecitazione che questo libro ci fa è ormai imperativa; non difendiamo la scuola e i centri di formazione per quello che sono stati nel passato anche recente, ma promuoviamo la dimensione del cambiamento come il processo permanente di un contesto, lo spazio educativo e formativo, che non corrisponde ai requisiti di una istituzione fine a se stessa, ma si propone come un laboratorio aperto e continuo dove l’educazione avviene attraverso la scoperta dei valori che si trovano nella relazione con gli altri partecipanti alla esperienza educativa e nell’educatore; questo non si presenta come un funzionario pubblico, un soggetto a posto fisso, ma come colui che aiuta, accompagna, anzi accentua il processo di cambiamento che la diversa configurazione della educazione, come educomunicazione, ogni giorno impone sempre di più.

    Quindi agli educatori, agli insegnanti, solo un augurio a seguito della riflessione avviata da questo testo: buon lavoro di educomunicazione, una dimensione che dobbiamo ogni giorno scoprire e costruire in un

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