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La comunicazione interpersonale e intergenerazionale nell’era 4.0
La comunicazione interpersonale e intergenerazionale nell’era 4.0
La comunicazione interpersonale e intergenerazionale nell’era 4.0
E-book92 pagine2 ore

La comunicazione interpersonale e intergenerazionale nell’era 4.0

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Info su questo ebook

È ormai evidente che il sistema di comunicazione è in veloce e profonda trasformazione; come rendere le nuove modalità occasioni di autentico incontro interpersonale e intergenerazionale senza impoverire la relazione autenticamente umana, fondamento di ogni formazione?
La collana, nata da percorsi formativi congiunti tra Università scuola e società, è rivolta a genitori, educatori ed insegnanti, e si propone di trattare ciascuna tematica con semplicità e rigore, offrendo, a partire da differenti approcci disciplinari (psicologia, sociologia e pedagogia) spunti di riflessione per la comprensione dell’oggi e prospettive attuali per un’educazione integrale.

a cura di Cristina Casaschi
LinguaItaliano
Data di uscita1 apr 2020
ISBN9788865127261
La comunicazione interpersonale e intergenerazionale nell’era 4.0

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    Anteprima del libro

    La comunicazione interpersonale e intergenerazionale nell’era 4.0 - Cristina Casaschi

    Cristina Casaschi (ed.)

    La comunicazione interpersonale e intergenerazionale nell’era 4.0

    Realizzato con il contributo del

    Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi di Bergamo

    © 2019, Marcianum Press, Venezia

    Marcianum Press

    Edizioni Studium S.r.l.

    Dorsoduro, 1 - 30123 Venezia

    t 041 27.43.914 / f 041 27.43.971

    marcianumpress@marcianum.it

    www.marcianumpress.it

    Progetto grafico e impaginazione Tomomot, Venezia

    ISBN 978-88-6512-726-1

    ISBN: 9788865127261

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Introduzione

    LO SGUARDO PSICOLOGICO

    1. Un mondo poliedrico

    2. In primis l’educazione

    3. I due (e più) mondi dell’educazione

    4. La forza del dialogo

    LO SGUARDO SOCIOLOGICO

    1. Quanto ti devo?

    2. Diseguaglianze

    3. La scatola degli attrezzi

    4. Il modello e dopo

    LO SGUARDO EDUCATIVO

    1. Il primo vertice

    2. Il secondo vertice

    3. Il terzo vertice

    4. Il contenuto della triangolazione

    5. La comunicazione come dialogo in famiglia

    6. La comunicazione come linguaggio a scuola

    Piste di lavoro

    Per chi voglia approfondire

    Sguardi concorrenti. Educare nel tempo presente – 3

    La comunicazione interpersonale e intergenerazionale nell’era 4.0

    a cura di Cristina Casaschi

    Della stessa collana:

    Saper motivare i ragazzi, AA.VV., Marcianum Press, Venezia

    http://www.marcianumpress.it/libri/saper-motivare-i-ragazzi

    Il limite. La condizione dell'educazione, AA.VV., Marcianum Press, Venezia

    http://www.marcianumpress.it/libri/il-limite-la-condizione-delleducazione

    La comunicazione interpersonale e intergenerazionale nell'era 4.0, AA.VV., Marcianum Press, Venezia

    http://www.marcianumpress.it/libri/la-comunicazione-interpersonale-e-intergenerazionale-nellera-40

    Introduzione

    Il volume La comunicazione interpersonale e intergenerazionale nell’era 4.0 è il terzo della collana denominata Sguardi concorrenti. Educare nel tempo presente.

    La collana è nata come esito percorsi formativi, dialoghi, confronti condivisi tra Università [1] , scuola e società, è rivolta a genitori, educatori e insegnanti, e si propone di trattare alcune tematiche di particolare attualità educativa con semplicità e rigore, offrendo, a partire da differenti approcci disciplinari, spunti di riflessione per la comprensione dell’oggi e prospettive attuali per un’educazione integrale.

    Gli ‘sguardi’ disciplinari prescelti sono stati quelli della sociologia, utile per comprendere il fenomeno educativo così come collocato nel tempo odierno, con tutte le sue contradizioni ma anche enormi potenzialità; della psicologia, di aiuto per identificare alcune variabili di funzionamento soggettivo e interpersonale che, sebbene non la determinino, certamente hanno un importante impatto sulla dimensione educativa, e infine della pedagogia che, alla luce di tutte le scienze dell’educazione e non solo, mette sempre al primo posto la prospettiva del compimento personale, mai concluso e sempre perseguito come compito di vita per i ragazzi così come per gli adulti che il loro percorso accompagnano.

    La bellezza e la più potente forza dell’educazione infatti, come ricordava Romano Guardini, consiste nel fatto che «La vita viene destata solo dalla vita […]. Io stesso mi protendo in avanti e mi affatico a crescere» [2].

    In fondo, ci ricorda sempre Guardini, ciò che conferisce credibilità all’educatore non è la sua perizia, o conoscenza del funzionamento delle dinamiche della crescita così da volerne orientare il cambiamento, bensì il fatto che «lo sguardo medesimo che si rivolge all’altra persona è rivolto anche su di me […]. Innanzitutto, vogliamo entrambi diventare ciò che dobbiamo essere» [3].

    L’educazione dunque che è sempre un incontro tra libertà, chiama in causa prima ancora l’educatore che l’educando, e la sua proposta sarà tanto più significativa quanto più essa sarà segno e testimonianza del fatto che egli per primo è impegnato con la propria esistenza.

    Come questi agili volumetti possono contribuire a questo compito di vita?

    Essi non si propongono tanto di dare risposte o indicazioni pratiche né tantomeno soluzioni, bensì di mettere in evidenza alcuni dei caratteri costitutivi dei fenomeni analizzati cosicché ciascun lettore possa verificarli nella propria esperienza, nella dimensione pratica e quotidiana – ma proprio per questo vitale e decisiva – dell’esistenza.

    La proposta, quindi, è che la lettura non sia un punto di arrivo o che resti circoscritta alle proprie personali riflessioni bensì che essa possa farsi punto di partenza e spunto per una verifica non astratta o teorica quanto piuttosto in medias res, ovvero nello svolgersi stesso delle cose della vita, del rapporto con i propri figli, alunni, bambini, accompagnati nei contesti ricreativi od oratoriani.

    Condividere la lettura e, soprattutto, le domande, le evidenze problematiche, le prospettive di lavoro che da essa derivano, con coloro che condividono l’avventura educativa (altri genitori, colleghi, gruppo catechisti, animatori, allenatori, educatori, insomma, la propria comunità educante) è il miglior modo per far diventare ciò che essa provoca azione intenzionale e condivisa, confronto costruttivo e proattivo. L’idea di lógos aristotelico, poco traducibile in italiano corrente, propone di dare ragioni condivise intorno a un oggetto di confronto attraverso l’uso della parola e della razionalità nel suo senso più completo, che esprime in sé non solo la ragione razionale, ma anche le dimensioni affettiva e relazionale; questa è la base autentica di ogni comunità. Per questa ragione al termine di ogni volume vengono proposte alcune semplici piste di lavoro che possono essere sviluppate in contesti comunitari specifici.

    I tre tagli di sguardo disciplinare proposti sono definiti come concorrenti perché, tutti, concorrono alla composizione del quadro, né, certo, bastano a farlo, perché a essi dovranno unirsi e argomentarsi a loro volta quelli delle persone che il quadro tracciato lo vivono nella quotidianità dell’esperienza.

    Perché se per educare un bambino, secondo il noto detto africano, ci vuole un villaggio, nessuna teoria né nessuna persona, da sola, basta al compito.

    In questo terzo volume della collana si affronta il tema della comunicazione. Un tema immenso per vastità e profondità, un aspetto del quale sono imbibite tutte le dimensioni dell’esistenza umana, nella sua intrinseca relazionalità.

    Gli studiosi hanno elaborato innumerevoli teorie sui significati, sulle forme, sui paradossi della comunicazione, e forse nessun altro aspetto della vita è

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