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Il Vegano Affamato
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E-book111 pagine1 ora

Il Vegano Affamato

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Info su questo ebook

Quando Fhn arrivò sulla Terra era quasi sera. Scese dall’astronave controvoglia, mise il suo zainetto sulle spalle e s’incamminò per il viottolo di una stradina di montagna senza neanche chiudere lo sportello.
LinguaItaliano
Data di uscita3 dic 2016
ISBN9788822873712
Il Vegano Affamato

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    Anteprima del libro

    Il Vegano Affamato - Adriano Zara

    dopo

    Il vegano affamato

    Romanzo fanta-comico-scientifico

    2016

    Quando Fhn arrivò sulla Terra era quasi sera. Scese dall’astronave controvoglia, mise il suo zainetto sulle spalle e s’incamminò per il viottolo di una stradina di montagna senza neanche chiudere lo sportello.

    Aveva una precisa mèta da raggiungere, un obiettivo da eseguire, e un tempo limitato per effettuare tutti gli studi e gli accertamenti che gli erano stati commissionati. Durante il cammino gli rimuginava in testa ogni raccomandazione e ogni ammonimento impartito dai suoi superiori: "… Ricorda che devi fare solo e soltanto verifiche, controllare tutte le informazioni che captiamo da cento anni su questo piccolo pianeta così tanto simile al nostro. Non prendere iniziative e recepisci tutto quello che puoi, specie riguardo la loro alimentazione. Il cibo nel nostro pianeta comincia a scarseggiare ed è poco vario, la Terra invece sembra avere ampi territori ancora coltivabili e una varietà alimentare immensa, miriadi di piatti gustosi e bevande prelibate."

    Il cibo terrestre era il principale scopo della sua importantissima missione. Studiare le caratteristiche, i sistemi agrocolturali e zootecnici, le specifiche tecniche adottate, i processi artigianali e quelli industriali. Una volta ottenuto il complesso di tutte queste informazioni, aveva il compito di prelevare e catalogare campioni di sementi, di carni macellate e trattate, di salumi e formaggi, di tutto il patrimonio ittico commestibile a disposizione e infine di bevande, vino, birra, coca cola e succhi di frutta. Importanti e basilari erano anche le indicazioni relative ai metodi e alle tecniche di conservazione, inscatolamento e imbottigliamento.

    Fhn nonostante i suoi 60 anni aveva l'aspetto di un ragazzino terrestre di 12. Questo perché Hsh, il pianeta su cui abitava, roteava intorno alla stella Vega (3 volte più grande del Sole), avendo un forza di gravità e una massa-peso ben 5 volte superiori a quella del pianeta Terra.

    Gli abitanti di Hsh pertanto avevano una vita media molto più elevata, anche se il loro anno era leggermente più breve, visto che il moto di rivoluzione intorno a Vega durava 323 giorni. Per il resto Hsh era molto simile alla Terra: aveva la stessa distanza da Vega, un giro di rotazione di 24 ore, uguale inclinazione di 33 gradi rispetto al proprio asse e di conseguenza, identica alternanza stagionale. Però, pur avendo avuto paritetico iter evolutivo, nel senso di massa fusa iniziale, raffreddamento progressivo, creazione dell'atmosfera e inizio della vita biologica, si avvaleva di un'anzianità di servizio pari a circa il triplo degli anni della Terra, ossia 5 miliardi dei loro anni!

    Questo spiegava il perché la loro vita fosse così longeva e la loro tecnologia molto più evoluta e avanzata rispetto a quella terrestre. L'astronave che aveva condotto sulla Terra Fhn, aveva impiegato solo quattro mesi per percorrere la distanza di 27 anni-luce. Il che significava che era in grado di viaggiare a una velocità pari a 100 volte la luce terrestre (300 mila chilometri al secondo).

    Utilizzando la fusione nucleare controllata di molecole radioattive potenti 100 volte più dell'uranio presente sulla Terra, i Vegani di Hsh avevano costruito mezzi di trasporto di una velocità assolutamente impensabile per l'attuale tecnologia terrestre. I propulsori a energia nucleare, pur avendo le dimensioni di un nostrano frigorifero da 300 litri, consentivano loro di scorrazzare nell’Universo celeste da una costellazione all’altra in tempi ragionevolmente ristretti. Con un motore nucleare grande come una scatola di scarpe erano in grado di far volare un aereo modello airbus, mentre con uno delle dimensioni di un pacchetto di sigarette, un’automobile. Questo spiega come mai da un paio di centinaia di anni avessero già visitato le costellazioni di Arturo, Dragone, Aquila, Cassiopea, Andromeda, Sirio e doppiato perfino la lontanissima Orione, ivi compresi i relativi pianeti satelliti, nell’intento di reperirne almeno uno che possedesse caratteristiche analoghe al loro Hsh.

    Quel pianeta del sistema stellare di Vega era già da diversi decenni in forte declino alimentare. Pur avendo una porzione di terre emerse pari al 50% della superficie totale del globo (quella della Terra è del 30%) e una disponibilità di acqua dolce dell’8% in confronto a quella salata (quella della Terra è del 3%), le loro risorse agroalimentari erano in forte regressione biologica; ogni anno producevano sempre meno e per di più molte varietà vegetali erano in estinzione. Anche la zootecnia, incapace di creare nuove specie commestibili o di migliorare quelle esistenti, non garantiva rinnovo genetico e la sufficienza alimentare. Le bevande poi erano ormai standardizzate a poche alternative, vini scadenti, succhi di frutta insipidi, acque potabili scialbe e amarognole. Evidentemente il loro territorio era in fase di netto declino, troppo sfruttato negli anni, nei secoli, nei millenni, addirittura nelle ere che si erano susseguite. Tutti gli elementi nutritivi e nutrizionali erano ormai allo stremo e producevano meno sia quantitativamente, sia qualitativamente. Cominciarono così a pensare di guardarsi intorno, di esplorare tutta quella massa di stelle e galassie che si stagliavano nel loro cosmo, cercando di captare cenni di vita da pianeti analoghi e, una volta individuati, studiarne le caratteristiche, sperando di poterne recepire informazioni utili nel settore alimentare.

    Avevano cominciato da due secoli, con la costruzione e messa in opera di enormi antenne che intercettassero segnali provenienti da tutte le direzioni del cosmo, per poi inviare satelliti artificiali che, da posizioni ancor più remote, ripetessero e ampliassero eventuali messaggi in risposta. Nel loro lungo peregrinare quindi erano arrivati a cogliere segni di vita da un pianetucolo della costellazione, denominata SL, che gli abitanti chiamavano Sole. Tale pianeta, benché assai retrogrado tecnologicamente rispetto al loro, mostrava evidenti superiori qualità nel settore agroalimentare e nutrizionale. Questo perché l’altezza media degli abitanti in Hsh non superava il metro e quaranta, i cinquanta chili di peso, era costituita da una sola razza umana di colore bianco-grigiastro e gli animali solo in un paio di specie superavano i due metri di altezza e i cento chili; anche gli esseri del mondo acquatico erano piccoli, il più grande non eccedeva il metro di lunghezza e i 30 chili. Da quello che si registrava invece sulla Terra, gli abitanti erano di diverse razze e colori, di altezza media di un metro e ottanta, di peso medio corporeo intorno agli ottanta chili; gli animali terrestri poi erano divisi in migliaia di specie, potevano arrivare addirittura ai 5 metri di altezza, pesare 3 tonnellate e per la maggior parte risultavano commestibili. Che dire della fauna ittica, ce n’era un’infinità di specie con esemplari che oltrepassavano i 30 metri di lunghezza e le 300 tonnellate di peso. La varietà di tipologie vegetali commestibili era addirittura impressionante e le tecnologie di trasformazione in cibi e bevande, sconvolgente. Ma come avevano fatto gli abitanti terrestri con tanta meno storia di loro, con tecnologie retrograde, con una scatola cranica che conteneva materia celebrale inferiore di un terzo rispetto alla loro, ad avere risorse alimentari così variegate e gustose? Bisognava assolutamente e urgentemente dare una risposta a tali interrogativi.

    Ed eccoci a Fhn spedito lì in missione delicata e speciale, per scoprire i segreti della Solare Terra e portarli alla Vegana Hsh.

    Mentre si avvicinava a quello che sembrava un paese montano circondato da boschi e montagne, fu affiancato da un ragazzino che sembrava coetaneo. Anche lui indossava jeans, felpa, scarpe di gomma e aveva uno zainetto sulle spalle simile al suo.

    Ehi, torni da scuola? - Fece quello.

    Chi io? - Rispose Fhn con voce metallica.

    Non mi pare di vedere altri in giro. -

    Ah …. Sto andando in paese. -

    Quale paese? –

    Qu …

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