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Gli Esopianeti: La ricerca di vita extraterrestre
Gli Esopianeti: La ricerca di vita extraterrestre
Gli Esopianeti: La ricerca di vita extraterrestre
E-book184 pagine1 ora

Gli Esopianeti: La ricerca di vita extraterrestre

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Info su questo ebook

“Come è nata la vita sulla Terra? C’è vita anche altrove nel sistema solare? Cosa sono gli esopianeti e come li scopriamo? Quanti potrebbero ospitare forme di vita?” 
Domande come queste sono tra le più frequenti e stimolanti quando ci si interroga sugli avvincenti misteri dello Spazio; in questo saggio, il professor Umberto de Angelis le approfondisce per fornire spiegazioni esaurienti e risposte chiare. Nel corso di pochi anni e in una determinata frazione dell’Universo, il ritmo di scoperta degli esopianeti ci rende consapevoli della presenza accertata di sistemi planetari e, date le opportune condizioni, anche della nascita di forme di vita su di essi. 
Ci sono miliardi di pianeti nell’Universo, nella zona abitabile delle loro stelle, dunque esso pullula di vita ma c’è da chiedersi quante sono le probabilità di comparsa di una specie come quella dell’Homo sapiens, con il suo percorso di vita, il suo linguaggio e la sua intelligenza. 
Dalle sfere cristalline agli infiniti mondi, giungendo ad analizzare la vita degli extra-terrestri nel sistema solare, i processi fisico-chimici che portano alla formazione degli amminoacidi, gli esopianeti e le forme di vita probabili, l’autore ci guida in un coinvolgente percorso verso la conoscenza.
LinguaItaliano
Data di uscita31 dic 2022
ISBN9788830676084
Gli Esopianeti: La ricerca di vita extraterrestre

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    Anteprima del libro

    Gli Esopianeti - Umberto de Angelis

    cover01.jpg

    Umberto de Angelis

    GLI ESOPIANETI

    La ricerca di vita extraterrestre

    © 2022 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma

    www.gruppoalbatros.com - info@gruppoalbatros.com

    ISBN 978-88-306-6860-7

    I edizione novembre 2022

    Finito di stampare nel mese di novembre 2022

    presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

    Distribuzione per le librerie Messaggerie Libri Spa

    Gli Esopianeti

    La ricerca di vita extraterrestre

    Nuove Voci

    Prefazione di Barbara Alberti

    Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

    È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

    Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

    Non esiste un vascello come un libro

    per portarci in terre lontane

    né corsieri come una pagina

    di poesia che s’impenna.

    Questa traversata la può fare anche un povero,

    tanto è frugale il carro dell’anima

    (Trad. Ginevra Bompiani).

    A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

    Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

    Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

    Una vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterley. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un po’ più grosso del solito. Aprì la giacca, dentro aveva nascosto i 4 volumi di Guerra e pace, e mi disse: Che me ne frega, a me del cenone. Io, quest’anno, faccio il Natale dai Rostov.

    Sono amici pazienti, i libri, ci aspettano in piedi, di schiena negli scaffali tutta la vita, sono capaci di aspettare all’infinito che tu li prenda in mano. Ognuno di noi ama i suoi scrittori come parenti, ma anche alcuni traduttori, o autori di prefazioni che ci iniziano al mistero di un’altra lingua, di un altro mondo.

    Certe voci ci definiscono quanto quelle con cui parliamo ogni giorno, se non di più. E non ci bastano mai. Quando se ne aggiungono altre è un dono inatteso da non lasciarsi sfuggire.

    Questo è l’animo col quale Albatros ci offre la sua collana Nuove voci, una selezione di nuovi autori italiani, punto di riferimento per il lettore navigante, un braccio legato all’albero maestro per via delle sirene, l’altro sopra gli occhi a godersi la vastità dell’orizzonte. L’editore, che è l’artefice del viaggio, vi propone la collana di scrittori emergenti più premiata dell’editoria italiana. E se non credete ai premi potete credere ai lettori, grazie ai quali la collana è fra le più vendute. Nel mare delle parole scritte per esser lette, ci incontreremo di nuovo con altri ricordi, altre rotte. Altre voci, altre stanze.

    INTRODUZIONE

    Si racconta che il fisico italiano Enrico Fermi, discutendo con colleghi sulla possibile presenza di altre civiltà nell’Universo, abbia posto la domanda: ma dove sono tutti?

    Il suo argomento era che, anche a velocità inferiori a quella della luce, le astronavi di civiltà avanzate potrebbero attraversare la nostra galassia in qualche milione di anni, quindi nei 14 miliardi di anni dall’inizio dell’Universo, la nostra galassia dovrebbe essere stata attraversata in lungo e in largo da astronavi milioni di volte. Ma non si è mai visto nessuno!

    In questo libro cerco di dare una possibile risposta alla domanda di Fermi, rispondendo innanzitutto alle domande:

    «Come è nata la vita sulla Terra? C’è o c’è stata vita anche altrove nel sistema solare? Ci può essere vita su altri mondi? Cosa sono gli esopianeti? Come li scopriamo? Quanti potrebbero ospitare forme di vita?»

    Il ritmo di scoperta degli esopianeti, in pochi anni e in una piccola frazione di Universo, porta a concludere che la presenza di sistemi planetari nell’Universo è più la regola che l’eccezione.

    Anche la nascita della vita, date le opportune condizioni, è più la regola che l’eccezione; ma il percorso dalle prime forme di vita a homo sapiens è stato così improbabile che la comparsa di homo sapiens è più una fortunata eccezione che la regola.

    La conclusione è che ci sono miliardi di pianeti nell’Universo nella zona abitabile delle loro stelle e che la probabilità che su milioni di questi sia nata la vita è così elevata da poterla considerare una certezza. Ma la probabilità che dalle prime forme di vita si arrivi a homo sapiens è così trascurabilmente piccola da poterla considerare nulla.

    Quindi una possibile risposta alla domanda di Fermi è: sono tutti lì fuori, in un Universo pullulante di vita, ma i batteri non costruiscono astronavi per viaggi spaziali.

    Napoli, gennaio 2022

    INDICE E CONTENUTI

    INTRODUZIONE: DALLE SFERE CRISTALLINE AGLI INFINITI MONDI

    È stato lungo il percorso di homo sapiens. Dopo essere scesi dagli alberi, abbiamo capito la natura del fuoco e del fulmine, abbiamo spodestato gli dèi dall’Olimpo, abbiamo sostituito una stella tra tante ad Apollo che trascina il Sole sul suo carro intorno a una Terra piatta, abbiamo compreso che le stelle non ruotano intorno a noi attaccate a sfere cristalline mosse dagli angeli, abbiamo rimosso il nostro pianeta dal centro di un Universo chiuso, sappiamo infine che non è che uno dei miliardi di pianeti in un Universo aperto.

    L’IDEA DI DARWIN

    Con la teoria dell’evoluzione dovuta alla selezione naturale l’origine delle specie viventi trova una spiegazione che non richiede l’intervento divino. La teoria di Darwin, oggi ampiamente confermata, elimina definitivamente il creazionismo demolendone l’assunzione fondamentale, ovvero che la perfezione riscontrata nelle forme di vita può solo essere stata creata da un Dio che ha disegnato ognuna di esse con un fine: adattarsi perfettamente al suo ambiente e stile di vita. La selezione naturale fa la stessa cosa, senza un fine e senza un disegno

    L’UNIVERSO

    Oggi osserviamo l’Universo non solo nel visibile ma in tutto lo spettro elettromagnetico e immagini diverse, corrispondenti a processi fisici diversi, ci giungono alle diverse frequenze: esiste un Universo visto da onde radio, uno dai raggi X o gamma, uno nell’infrarosso... Quello che osserviamo, combinato con la teoria dei diversi processi di emissione e assorbimento della radiazione e della struttura ed evoluzione delle stelle, dalla nascita fino alla possibile morte come buchi neri, ci fornisce un quadro dell’attuale struttura dell’Universo, o meglio della parte che vediamo, perché le onde elettromagnetiche viaggiano a velocità finita e la luce dai confini dell’Universo non ci ha ancora raggiunto.

    In questo quadro rientra l’espansione delle galassie lontane che ha portato alla presente teoria sull’origine dell’Universo circa quattordici miliardi di anni fa in un evento noto come Big Bang, ma ci sono ancora troppe domande senza risposta, fenomeni cui si è dato i nomi di materia oscura ed energia oscura, anche se non sappiamo ancora che cosa sono.

    VITA EXTRA-TERRESTRE: IL SISTEMA SOLARE

    Siamo certi che la vita è nata almeno una volta nell’Universo, sulla Terra, e i processi fisico-chimici che portano alla formazione degli amminoacidi, costituenti le proteine di cui sono fatti gli esseri viventi, sembrano essere processi molto probabili nelle condizioni fisico-chimiche della Terra primordiale. Ha senso perciò chiedersi se, in condizioni simili a quelle della Terra primordiale, questo passo può essersi prodotto anche altrove.

    Forse nel Sistema Solare, se sarà confermata la presenza di vita batterica su Marte.

    VITA EXTRA-TERRESTRE: GLI ESOPIANETI

    Il crescente ritmo in questi ultimi anni di scoperta di esopianeti, pianeti in sistemi planetari diversi dal sistema solare, alcuni dei quali nella zona abitabile della stella intorno alla quale orbitano, fa stimare che nella nostra galassia ci potrebbero essere milioni di esopianeti. Moltiplicando per i miliardi di galassie nell’Universo si giunge alla conclusione che l’esistenza di sistemi planetari è più la regola che l’eccezione.

    QUALI FORME DI VITA?

    Che cosa è la vita (quella che conosciamo sulla Terra) e come è nata? Dalla formazione spontanea dei mattoni di base degli organismi viventi – gli amminoacidi – nelle condizioni di una Terra primordiale, circa quattro miliardi di anni fa, alla comparsa del primo replicante, una struttura capace di replicare sé stessa, alla comparsa delle prime strutture organizzate, come la cellula.

    Dagli amminoacidi alla cellula il passo è lungo, non ancora dimostrato e certamente molto poco probabile. Però sappiamo che, almeno una volta, è avvenuto e può essere avvenuto anche altrove. Ma i passaggi da organismi unicellulari, come i batteri, alle forme di vita più complesse sono tutti estremamente improbabili.

    L’IMPROBABILE HOMO SAPIENS

    Le estinzioni di massa con la casuale sopravvivenza di alcuni piani anatomici e la distruzione di altri, la casuale mutazione che ha dato origine al linguaggio e quindi all’intelligenza, rendono la strada che ha portato a homo sapiens così improbabile che, se si ripartisse dall’inizio (su

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