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Fiore di Luna
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E-book89 pagine1 ora

Fiore di Luna

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Info su questo ebook

Una storia d'amore che si snoda attraverso il tempo e lo spazio, in un lungo percorso di morti e rinascite, dove i protagonisti si incontrano e si separano di volta in volta.

Una storia che vede il suo inizio in un lontano villaggio indiano, passa attraverso le epoche, e termina ai giorni nostri.

Un piccolo romanzo young adult che piacerà anche ai meno giovani.
LinguaItaliano
Data di uscita5 feb 2017
ISBN9788826016504
Fiore di Luna

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    Anteprima del libro

    Fiore di Luna - Antonio Marfuggi

    realtà

    Capitolo I

    Sognando fiore di Luna

    Il vento era solo una leggera brezza, e il fiume scorreva con un lento mormorio. Cuore di falco stava in piedi, con una mano sul fianco sanguinante, mentre nell'altra stringeva il suo coltello. Tutt'intorno la tribù era in silenzio, il vecchio Voce Tonante stava decidendo su quello che era appena successo. A pochi metri da me Fiore di Luna, tremante. Non l'avevo mai vista tanto bella come in quel momento. Poi Voce Tonante interruppe il silenzio, alzo la mano nella mia direzione e mi dichiaro vincitore. Cuore di Falco doveva rassegnarsi, ora Fiore di Luna sarebbe stata solo mia. Avevo vinto e il premio era la mia ragione di vita.

    Mi svegliai sudato e affaticato, nella mano stringevo ancora il coltello, che poi era una mia pantofola, e nella mia mente rivedevo Fiore di Luna felice per la mia vittoria. Pensai domani lo devo raccontare a Ugo

    - Bello, dì la verità, che ti sei fumato per fare un sogno del genere? Anzi forse ti sei proprio calato. - Questa fu la sua risposta. C'era da aspettarselo

    - No, stronzo, è stato solo il sogno più bello della mia vita.- Replicai, anche se era inutile

    - Il mio sogno più bello è stato quello con Pamela Anderson, ma non raccontarlo a Rosanna, potrebbe aversene a male.

    - Si, si. Non ti preoccupare, a eccola la. Accosta dai, sennò ti cazzea.

    La macchina di Ugo accostò a pochi metri dal gruppetto dei nostri amici, come sempre in nostra attesa quando Ugo mi accompagnava. C'erano tutti Paolo, sua sorella Benedetta, Peppe, Francesco, Marco, Lory (ma perché le ragazze amano storpiarsi il nome cercando di renderlo esotico, non lo capirò mai), Lalla, Emma, e naturalmente un’amica di Rosanna, portata apposta per farmela conoscere. Rosy non finirà mai di stupirmi, le avevo spiegato più di un miliardo di volte il mio tipo ideale, e lei mi portava ogni genere di persona per farmela conoscere. Una volta portò addirittura una tipa tutta strana, piena d’orecchini e con i capelli di tre colori differenti. Parlando mi disse che lei era una tipa Rave, Underground e Sganc (non so come si scrive), io non approfondii. Stavolta la tipa sembrava normale, era una moretta col capello corto, gli occhiali, un fisico normale racchiuso in un talieurino blu scuro. Una minigonna non troppo osé' ma che lasciava vedere buona parte delle gambe. Era appollaiata sulla panda di Francesco, e come al solito il polipo non voleva farsi sfuggire l'occasione. L'arte della zecca in dieci lezioni, ecco il titolo della biografia di Francesco. Bah, che se la tenesse, io avevo altro per la testa. Dalla mattina non pensavo ad altre che a Fiore di Luna, ai suoi capelli neri, così lunghi e lisci. Ai suoi occhi corvini, simili nel colore all'ossidiana. Alla sua pelle delicata, e al suo corpo al contempo esile ma forte. Mi venivano in mente i suoi seni sotto le mie mani, il suo corpo caldo contro il mio, le sue labbra come petali di rosa. E la cosa che mi sconvolgeva di più era che mi ero svegliato poco dopo lo scontro con Cuore di Falco. Non capivo come potevo avere dei ricordi così vivi di lei, non era semplice immaginazione, erano proprio ricordi. Non riuscivo a capire da dove fossero usciti. Ugo finalmente fermò l'auto, dopo aver quasi urtato un lampione e graffiato i copertoni contro il marciapiede, quel ragazzo non imparerà mai a parcheggiare.

    - Ciao - fece Rosanna ammiccante

    - Ciao - le rispose Ugo, e si baciarono.

    - Venite scendete. Ah, Antonio - eccola all'attacco, pensai - ti voglio presentare Tiziana, penso che sia fatta apposta per te.

    - Rosy, guarda, forse stasera non è il caso, non ci sto con la testa.

    - No, caro! Elisa non ti andava bene perché era bassa, Mary perché non era il tuo tipo, Patty perché era troppo alta, Evy perché era bionda, Lysa perché.......

    - Perché era strana! - Intervenni

    - Non era strana, era solo ... - Cominciò a schioccare le dita cercando di ricordarsi le definizioni di quella sciroccata

    - Grunge, postmoderna e out ? - Suggerii ridendo

    - No, Underground, Rave e quell'altra cosa. - Disse continuando a schioccare le dita

    - In più era strana.

    - Titti ti piacerà vedrai, è il tuo tipo, guardala è mora, snella, dell'altezza giusta, non è strana, è in più è disponibile.

    - Si ma l'aspetto non è tutto - replicai, non avevo proprio voglia di fare il filo a questa tipa solo per far piacere a Rosanna.

    - No, no caro, mi sono informata, ha i tuoi stessi interessi, legge le stesse cose che leggi tu, e in più fa parte di una di quelle associazioni di volontariato, proprio come te e Ugo.

    - Legge le stesse cose che legge lui ?- Intervenne Ugo - non sapevo che ci fossero ragazze che leggessero Playboy?

    - Tu leggi Playboy? - fece Rosanna stupita, strabuzzando i suoi occhi nocciola.

    - Io non leggo Playboy, Ugo scherzava - Se c'è una cosa che Rosanna non capirà mai sono gli scherzi.

    - Ora basta, scendi e vieni a conoscere la mia amica. SUBITO!

    Quando Rosy usava quel tono non c'era niente al mondo che potesse dissuaderla. Ugo e io scendemmo il più in fretta possibile, e ci dirigemmo verso il gruppo. O meglio io mi diressi verso il gruppo, Ugo e Rosanna dovevano prima salutarsi. Salutai alla romana come mia abitudine, Lalla mi fece il suo solito, impertinente, finalmente. Peppe rispose con un rutto, io sorrisi ma la tipa nuova fece uno strano sguardo, leggermente disgustato. Francesco si gettò a giustificare il comportamento di Peppe, e fargli la solita predica. Anche se poi era il suo migliore amico ed era un tamarro peggiore di lui, lo faceva solo per farsi bello. Paolo e gli altri mi risposero con un melanconico ciao. Infine Benedetta si avvicinò e come suo solito mi abbracciò stretto. Notai Tiziana che chiedeva qualcosa a Francesco, probabilmente era la solita domanda ma quei due stanno insieme? C'è qualche interesse?. No, no, Benedetta e io eravamo solo buoni amici, anche se con atteggiamenti forse più che amichevoli, ma fra noi non c'era niente. Se lo chiedete a lei, a Benedetta, vi risponderà che è solo una storia di sesso, ma neanche questo è vero, purtroppo. Mentre lei mi abbracciava, mi passò di nuovo per la mente Fiore di Luna. Sentii di nuovo il calore del suo corpo contro il mio, non che fosse simile a quello di Benedetta. Non lo era per niente. Mi sentii come sdoppiato, paragonai per un attimo il corpo di Benedetta a quello della mia visione notturna, e lo feci come se conoscessi Fiore di Luna in ogni suo particolare. Non avevo bisogno di inventarmi nulla, il ricordo di lei era reale, fin troppo reale, come Benedetta lì in quel momento.

    - Aò, ce sei o no ? - mi fece Benedetta col suo accento romanaccio - che c'è nè, qualcosa non va’ ?

    - No, niente Benny-Bunny,

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