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Souvenirs: Tutto scorre - Nonostante - Città d'aria
Souvenirs: Tutto scorre - Nonostante - Città d'aria
Souvenirs: Tutto scorre - Nonostante - Città d'aria
E-book53 pagine38 minuti

Souvenirs: Tutto scorre - Nonostante - Città d'aria

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Info su questo ebook

Questi testi, qui opportunamente riveduti e corretti, sono già apparsi nel corso degli anni dispersi in miei vari libri e su antologie. Sono brevi prose e dialoghi, tutti a suo tempo piuttosto apprezzati dalla critica e dai lettori e in parte tradotti e pubblicati all’estero, ora riuniti in una raccolta finalmente omogenea e coerente. Non è poesia, non è precisamente narrativa, e questa loro connotazione letterariamente incatalogabile me li rende particolarmente cari. (RR)
LinguaItaliano
Data di uscita17 lug 2017
ISBN9788826483504
Souvenirs: Tutto scorre - Nonostante - Città d'aria

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    Anteprima del libro

    Souvenirs - Riccardo Roversi

    copertina

    Riccardo Roversi

    SOUVENIRS

    TUTTO SCORRE - NONOSTANTE - CITTÀ D’ARIA

    © TED

    Tiemme Edizioni Digitali

    ted.onweb.it

    Ebook Letteratura

    Luglio 2017

    In copertina

    Disegno di Mara Gessi

    € 3,00

    Vietata la riproduzione, la divulgazione e la vendita

    senza autorizzazione da parte dell'Editore.

    UUID: e4ea1af7-5507-4148-84b1-68c1ef39eb7f

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    https://writeapp.io

    Indice

    Intro

    TUTTO SCORRE

    NONOSTANTE

    CITTÀ D'ARIA

    Ringraziamenti

    Riccardo Roversi

    SOUVENIRS

    TUTTO SCORRE - NONOSTANTE - CITTÀ D’ARIA

    TIEMME EDIZIONI DIGITALI

    Intro

    Questi testi, qui opportunamente riveduti e corretti, sono già apparsi nel corso degli anni dispersi in miei vari libri e su antologie. Sono brevi prose e dialoghi, tutti a suo tempo piuttosto apprezzati dalla critica e dai lettori e in parte tradotti e pubblicati all’estero, ora riuniti in una raccolta finalmente omogenea e coerente. Non è poesia, non è precisamente narrativa, e questa loro connotazione letterariamente incatalogabile me li rende particolarmente cari. (RR)

    Io vivere vorrei addormentato

    entro il dolce rumore della vita

    Sandro Penna

    TUTTO SCORRE

    1.

    Tutto scorre, fluisce, come il tempo, il vento, io, l’amore. Migra. Laddove accadono le cose e falliscono i poeti, narra. Non credevo facesse così male, più del dolore di un dolore, d’un’ipotesi di nulla, della tromba di Miles Davis. C’è qualcuno? Qualcuno ascolta? E perché dovrebbe se neanch’io sento nessuno, se non m’importa la sua voce. Ma sì tacete, vi prego zitti, miserabili, voi non sapete delle notti spaventate dalle notti, che sono volato all’equatore, ho vagato sotto un cielo con altre stelle, altre piogge e, chi può dirlo, sogni. Quand’ero bimbo non pioveva mai, oppure avveniva col sole e si sposavano le streghe, dicono. Dicevano. Non chiedete, silenzio ho detto, anzi bruciate queste righe e poi parlate smemorandovi. C’è un albero ad Anuradhapura che ha sessanta volte la mia età, dove le scimmie camminano i dagoba, o sui rami degli eucalipti o davvero per le strade come gatti. Le grandi pale sul soffitto a Polonnaruwa sgombrano di fresco l’odore indiano e, verso la costa, i pali scoliotici dei cocchi s’intrecciano ai bambù. L’oceano addenta i litorali reinventandone i contorni, soffia cattivo la sua acqua con sciolto dentro il sale. Fuggono zuppe le nuvole di temporali il miraggio dell’inutile nirvana, o inseguendolo. Silenziatemi i tamburi nel giro corto dei corvi dappertutto, sono stanco di denti e fiordiloto, meglio l’assurdo dei colori o la fortezza fra le nubi, il monsone sulla roccia a Sigiriya, le cantilene, i piedi scalzi, le anime più volte reincarnate sembra. E a Kandy il giallo Mahawely. Ancora scorre, tutto è il tutto, come dire il nulla, il mai. Eppure scorre, c’è. La luna è seduta a Bodufinolhu e da piena rotola e rimbalza sugli atolli. Da molti giorni non misuro il tempo, non me lo ricordo, non ricordo più. So solo che il sole sta fisso in somma al semicerchio. Adesso dorme lei, non pensa, pensava poco fa senza dormire mentre narravo favole di atomi. Ed è bella, ho visto, uscendo l’acqua topazina della spiaggia farinosa. Chissà se almeno al buio l’elastico del mare smolla, chissà qual è la stella fra due eliche di luna, chissà dov’è il mantice che gonfia queste

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