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Anche il Papa è ateo!
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E-book238 pagine2 ore

Anche il Papa è ateo!

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Info su questo ebook

"Anche il Papa è ateo!" è una raccolta di saggi semiseri inerenti alla religione cattolica. Lo scopo è di risvegliare le coscienze dal torpore della mente indotto dall'indottrinamento religioso. E per farlo, l'autore ricorre ad un potente connubio d'ironia e argomentazioni logico-razionali.
LinguaItaliano
Data di uscita29 nov 2017
ISBN9788827524565
Anche il Papa è ateo!

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    Anteprima del libro

    Anche il Papa è ateo! - Mirco Mariucci

    Mariucci

    Indice generale

    Parte I: analisi semiseria

    Papa Francesco: la più grande operazione di marketing della storia dell'umanità

    Il grande inganno delle religioni salvifiche

    Le (stravaganti) Verità che Dio ci ha donato attraverso le Sacre Scritture

    La lotteria delle religioni: come scegliere una religione a caso illudendosi che sia quella giusta

    I Dogmi della religione cattolica e le loro inaspettate conseguenze logico-razionali

    I miracoli tragicomici compiuti da Dio e da Gesù

    Il messaggio divino indecifrabile

    Analisi semiseria di un comandamento vano: non bestemmiare

    L'infinita bontà dell'Onni-impotente

    Le conseguenze indesiderabili di una ricompensa illusoria: il Paradiso

    L'ipocrisia del culto dei morti all'interno di una società che non rispetta neanche i vivi

    I sette ridicolamenti: dal pedo-battesimo all'estrema unzione

    Lo scandalo dell'8x1000 e dell'indottrinamento religioso pagato dalla collettività

    Le (presunte) guarigioni prodigiose e le remissioni spontanee

    Tecniche di sopravvivenza della Chiesa Cattolica: il muta-morfismo

    Perché esistono le religioni?

    Il Cattolicesimo è la religione del potere

    Parte II: sull'(in)esistenza di Dio

    10 argomentazioni (controvertibili) che proverebbero l'esistenza di Dio:

    1) L'argomento dell'indottrinato

    2) L'argomento del creazionista

    3) L'argomento della minoranza

    4) L'argomento dell'empirista

    5) L'argomento del biblista

    6) L'argomento dell'ignorante

    7) L'argomento dell'indimostrabilità

    8) L'argomento dell'orologiaio

    9) L'argomento dell'autorevolezza

    10) L'argomento del miracolato

    Confutazione della Prova Ontologica di Anselmo d'Aosta e di tutti gli altri ragionamenti ad essa affini

    Sull'(in)esistenza di Dio e di tutte le altre divinità

    Parte III: un caso concreto

    Dialogo tra un ateo ed una credente, su Dio, fede, religione, Mostri dei bagni, Invisibile Unicorno Rosa e soggettivissime visioni personali

    Appendice

    L'intolleranza dei credenti nei confronti dell'ateismo

    John Nash e la dimostrazione della non esistenza di Dio

    Parte I

    Analisi semiseria

    Papa Francesco: la più grande operazione di marketing della storia dell'umanità

    La chiesa è investita da ripetuti scandali di pedofilia; alcuni vescovi ammettono di aver saputo e taciuto, trasferendo i preti colpevoli da una parrocchia all’altra.

    Il New York Times pubblica una serie di scomodi dossier, rivelando che i vertici del Vaticano, e addirittura lo stesso Papa Ratzinger, pur essendo a conoscenza di casi molto gravi di pedofilia, hanno preferito adottare la politica del silenzio e della copertura.

    Lo Ior, la banca del Vaticano, è ciclicamente al centro di scandali e irregolarità. Arrivano pensanti accuse di violazione delle norme antiriciclaggio. Alla guida dell'Istituto per le Opere di Religione c'è Ettore Gotti Tedeschi, persona di fiducia del Papa.

    Nello stato della Città del Vaticano, a seguito di una fuga di notizie riservate, scoppia lo scandalo Vatileaks: la perversione della Chiesa per il potere, il denaro e gli intrighi è stata messa a nudo.

    Nei confronti della Chiesa Cattolica viene lanciata una pressante campagna mediatica per il pagamento dell'Imu, un'imposta patrimoniale applicata sulla componente immobiliare.

    Quasi tutti concordano che la Chiesa stia sbagliando nei riguardi dei diritti civili e debba rinunciare alla sua continua interferenza con la politica.

    Papa Ratzinger, con il suo orribile accento tetesco, le scarpette rosse in stile Prada, la pelliccia d'ermellino ed il vistoso crocifisso d'oro, induce una forte antipatia, persino nei credenti.

    Per cercare di rimediare, il Papa approda sul social network Twitter con il nome di @pontifex, ma la strategia si rivela una catastrofe.

    Il Pontefice viene immediatamente preso di mira con centinaia di migliaia di cinguettii che ridicolizzano, criticano e smentiscono il Papa, la Chiesa ed il messaggio cristiano.

    Il consenso di Papa Ratzinger e della Chiesa Cattolica era in caduta libera, e con esso andava scemando la possibilità di legittimare il loro amato potere.

    Il definitivo declino della religione Cattolica era prossimo, la stabilità dell'istituzione millenaria era stata minata dalle fondamenta.

    I vertici della setta dovevano escogitare rapidamente una soluzione... e il rimedio non tardò ad arrivare.

    Per risollevarsi da una situazione così disastrosa serviva un'operazione straordinaria.

    Il tutto doveva iniziare con un gesto eclatante, un'azione estremamente funzionale per catalizzare l'attenzione mediatica.

    Il sipario si aprì alle 19:00 del 28 febbraio 2013: Papa Ratzinger si dimette. Un simile gesto non accadeva da circa 6 secoli. L'esca era stata lanciata.

    Come per ogni nuova elezione, numerosi cardinali accorsero da ogni parte del mondo per svolgere l'inutile pagliacciata del conclave. Le direttive erano chiare. L'imperativo? Risollevare la Chiesa Cattolica dall'oblio, ad ogni costo.

    Proprio in quei giorni ebbe inizio la più grande operazione di marketing della storia dell'umanità: il prodotto da vendere era la religione, ed il mezzo da usare per riconquistare il consenso perduto, sarebbe stato il nuovo pontefice in persona.

    Alle 19:06 del 13 marzo 2013 la folla assiste alla classica fumata bianca:

    «Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam! Eminentissimum ac reverendissimum dominum, dominum Georgium Marium, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio, qui sibi nomen imposuit Franciscum».

    Francesco, quale miglior nome avrebbero potuto scegliere per un Papa, in un periodo storico che condannerà milioni di persone ad impoverirsi?

    La Chiesa decise così di giocare la carta del brand di San Francesco d'Assisi, l'uomo che si spogliò di tutti i suoi averi per seguire Dio.

    Con il suo stesso nome, il nuovo Papa stava testimoniando che la povertà (degli altri) può essere una cosa bella, e che l'unica vera salvezza sarebbe potuta arrivare dalla Chiesa Cattolica.

    Ma affinché il messaggio fosse coerente, il nuovo Papa avrebbe dovuto togliere le scarpette rosse, l'ermellino ed il crocifisso d'oro ripiegando su d'un paio di scarpe nere, vecchie e deformate, su d'una veste più umile e un crocifisso meno vistoso fatto di ferro (che in realtà era d'argento). E così fu.

    Ma gli specialisti del consenso al servizio della Chiesa non si fermarono solo al vestiario, curarono ogni aspetto della nuova figura del pontefice. Anche il linguaggio doveva diventare più moderno, sin da subito.

    La sera della sua prima apparizione, infatti, il nuovo Papa esordì con un inaspettato ma efficace: «Fratelli e sorelle, buonasera!». Una interpretazione degna del miglior Mike Bongiorno.

    A pochi giorni dall'elezione di Papa Francesco l'indice di gradimento degli italiani nei confronti della chiesa passava dal 47% del dicembre 2012 al 62%.

    Da quel momento ogni parola ed ogni gesto di Papa Francesco sono sempre stati sapientemente caricati di specifici simboli e significati.

    Papa Francesco è salito sull'aereo portando la valigia a mano. Papa Francesco mangia un panino, ama cucinare da solo, fa la fila per il pranzo alla mensa vaticana. Papa Francesco rifiuta la papamobile e l'appartamento papale. Papa Francesco abbraccia i disabili, bacia un bambino. Papa Francesco condanna il lusso dei vescovi. Papa Francesco vuole rinnovare lo Ior e dice che Pietro non aveva una banca.

    Le azioni del nuovo Papa sembrano tutto all'infuori che spontanee, ricalcano piuttosto le indicazioni che avrebbe fornito qualsiasi professionista della comunicazione. Il tutto è sapientemente orchestrato per colpire il pubblico con il nuovo brand del pontefice povero tra i poveri.

    La risposta attesa dall'opinione pubblica non tarda ad arrivare. TV e testate giornalistiche dedicano quotidianamente ampi spazi alle gesta del pontefice. Ogni singola azione viene diffusa e amplificata dai media, che contribuiscono al rilancio della religione cattolica.

    La figura di Papa Francesco si rivela un successo clamoroso, diventando un fenomeno mediatico di fama mondiale. Il Time Magazine incorona Papa Francesco uomo dell'anno.

    L'indice di gradimento nei confronti di Papa Francesco aumenta considerevolmente, trainando con sé quello della Chiesa Cattolica.

    In pochi mesi l'operazione è riuscita: la Chiesa è salva e con il ritrovato consenso può continuare a esercitare indisturbata il suo smisurato potere.

    Ma con l'avvento del nuovo Papa che cos'è cambiato?

    Il Papa era ed è il monarca assoluto della Città del Vaticano, dove vige una teocrazia elettiva e vitalizia.

    Un pontefice che ostenta la povertà non significa che sia povero, e men che meno che intenda redistribuire la ricchezza del suo Stato, una ricchezza che forse sarebbe più corretto chiamare mal tolto.

    Del resto, Charles-Louis de Montesquieu, osservava: «È assai sorprendente che le ricchezze degli uomini di Chiesa si siano originate da principi di povertà», mentre il filologo italiano Lorenzo Valla dimostrò in modo inequivocabile e assai meno ironico che il documento riguardante la Donazione di Costantino era un clamoroso falso.

    Di fatto, la Chiesa resta un'istituzione di potere, che può esistere solo grazie all'inganno e alla menzogna, come quella inerente il possesso della Verità dovuta alla presunta rivelazione di un essere immaginifico di loro invenzione: Dio.

    I danni derivanti dai processi d'indottrinamento volti a diffondere una forma mentis acritico-fideistica nelle masse, non vengono attenuati dal carisma del nuovo pontefice, semmai ne risultano amplificati.

    La fede acritica resterà comunque la più grande nemica della verità, e contribuirà ancora a mantenere i popoli sotto il giogo del potere.

    Al di fuori dell'innovativo uso della figura stereotipata del Papa, ci sarebbe ancora molto da discutere a riguardo della Chiesa Cattolica.

    Ad esempio, si potrebbe parlare del ruolo che Francesco attribuisce alla libera ricerca scientifica, oppure dei diritti civili di donne e omosessuali.

    Si potrebbe chiedere conto dell'omofobia, dello scandalo sulla pedofilia, del diritto all'aborto, del testamento biologico, dell'eutanasia, dell'insegnamento della religione cattolica a scuola e dei dannosi effetti dell'indottrinamento che, guarda caso, la Chiesa impartisce fin dalla tenera età.

    E ancora, si potrebbe chiedere dei rapporti sessuali non protetti voluti da Dio (anche se sarebbe più corretto dire voluti da Papa Paolo VI) e della relativa correlazione con la diffusione dell'Aids; delle menzogne e delle illusioni che il clero continua a diffondere ed inculcare, sulla base delle quali la Chiesa crea il consenso per legittimare la sua stessa esistenza.

    O magari si potrebbe tornare a chiedere il perché, nonostante tutto, il Vaticano continui a ricevere ingenti agevolazioni fiscali da parte di uno Stato che ama definirsi laico e che invece, di fatto, finanzia regolarmente la religione cattolica.

    Ma tutto questo non avverrà ancora per molto tempo, grazie all'inganno inscenato per mezzo della figura del povero tra i poveri, l'umile e caritatevole Papa Francesco.

    Un potente mezzo di distrazione di massa, il cui vero scopo è quello di distogliere l'attenzione dai veri problemi della Chiesa, che con il suo operato continuerà a gettare acqua sul già flebile lume della ragione.

    C'è ben poco da festeggiare: con lo strepitoso successo della più grande operazione di marketing della storia dell'umanità, ed il relativo rinvigorimento del potere della Chiesa, corriamo tutti il serio pericolo di ricadere nel buio di un nuovo oscurantismo.

    Fonti:

    Scandalo pedofilia nella Chiesa Cattolica:

    Il fatto quotidiano Scandalo pedofilia, il 2010 è stato l’annus horribilis della Chiesa cattolica, Vania Lucia Gaito, 3 gennaio 2011.

    Scandalo Vatileaks:

    ANSA Pedofilia, Vatileaks, Ior, gli scandali in Vaticano, 11 febbraio 2013.

    Ustation che cos'è Vatileaks:

    Wikipedia Vatileaks

    La Chiesa non paga l'imu:

    Libero quotidiano Facci: la Chiesa non paga l'Imu, sono soldi nostri deve ridarceli, Filippo Facci, 10 Luglio 2013.

    Papa Ratzinger ridicolizzato su Twitter:

    Giornalettismo Le risposte tutte da ridere alle domande del Papa su Twitter, 12 dicembre 2012.

    Sulle scarpette rosse

    Scarpe magazine La vera storia delle scarpe rosse di Ratzinger, 24 aprile 2016.

    Le dimissioni del Papa:

    La Stampa Il Papa lascia, la notizia sui siti stranieri, 11 febbraio 2013.

    La croce di ferro in realtà è d'argento:

    Il giorno Pavia: La croce di papa Francesco è opera mia: che emozione. Giuseppe Albrizzi l’ha creata nel Pavese, Manuela Marziani, 20 marzo 2013.

    Il consenso della Chiesa aumenta dopo le elezioni di Papa Francesco:

    Vatican Insider C’è Francesco, cresce la fiducia nella Chiesa, 18 marzo 2013.

    Elezioni del nuovo Papa Francesco:

    Wikipedia Habemus Papam: Francesco

    Papa Francesco e le scarpe vecchie:

    Il fatto quotidiano Papa Francesco e quelle vecchie scarpe, nere e sformate , 19 marzo 2013.

    Papa Francesco ed i gesti semplici:

    VanityFair Papa Francesco: i 10 gesti del Papa Semplice, 14 marzo 2013.

    Papa Francesco contro il lusso:

    Il fatto quotidiano: Papa Francesco, un mese da pontefice: rifiuta il lusso e condanna i vizi di vescovi e preti, Francesco Antonio Grana, 14 aprile 2013.

    Papa Francesco in aereo con il bagaglio a mano:

    LaRepubblica.it In pista col bagaglio a mano, l'imbarco di Papa Francesco.

    Papa Francesco fa la fila alla mensa:

    ANSA Papa Francesco fa la fila per il pranzo alla mensa vaticana, 26 luglio 2014.

    Papa Francesco uomo dell'anno:

    Avvenire Time, papa Francesco uomo dell'anno, 11 dicembre 2013.

    Papa Francesco è uno schermo per la chiesa, Ratzinger motivava la critica:

    Agorà Vox Ridatemi Ratzinger, Davide Falcioni, 11 dicembre 2013.

    Papa Paolo VI e i preservativi:

    Radio Radicale La nota: paolo vi vieta i contraccettivi, 30 luglio 1968.

    Il grande inganno delle religioni salvifiche

    Nonostante causi lo spiacevole effetto collaterale d'inibire le capacità cognitive di chi ne fa uso, la religione è l'analgesico più utilizzato tra tutti quelli inventati dagli esseri umani.

    Processi indottrinanti subiti in tenera età; esigenze di riscatto da condizioni di sfruttamento e ingiustizia sociale; sofferenza dovuta a lutti o malattie; errate metodologie di porsi alla ricerca delle risposte rispetto alle grandi domande; scarse attitudini nei confronti della logica-matematica; ingenuità, ignoranza e limitate capacità di analizzare il mondo in modo scettico, critico e razionale... è questo l'humus sul quale prospera la religione.

    Chiese, templi ed altri luoghi considerati sacri, rappresentano i tipici ambienti dove le folle si radunano per ricevere il sapere essoterico[1], vale a dire quell'insieme d'informazioni appositamente concepite dalla casta religiosa dominante per indurre nella massa il sonno della mente.

    Ciò accade congiuntamente all'esecuzione d'un insieme di pratiche magico-rituali a carattere simbolico, sinteticamente riassumibili con il termine di stregoneria.

    Questo vocabolo non è utilizzato in modo improprio: la religione, infatti, è per definizione un insieme di pratiche magico rituali a carattere simbolico, ma si dà il caso che tale dicitura rappresenti anche l'esatta definizione di stregoneria.

    In particolare, lo stregone è colui che pratica la stregoneria, è quindi altresì lecito asserire che preti, vescovi e papi sono tutti degli stregoni.

    In ogni modo, oggigiorno, col progredire della tecnica, questi mercanti di menzogne hanno deciso di

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