Kris e il sole

Di Elisabetta Mattioli

Chi è il Sole?
In un tempo lontano, il nostro amico sole, era un astro dispettoso, amava fare gli scherzi agli umani, combinandone di tutti i colori. Non era cattivo, ma aveva degli aspetti infantili, nel suo carattere. Di tanto in tanto, veniva sgridato aspramente dalla sorella luna. Un giorno il Sole era triste, si rese conto di quanto aveva sbagliato e riuscì a rimediare in qualche maniera e fu meno burlone. Cominciò a peregrinare nel cosmo, finì sul pianeta Ceon, gli capitò di fare una conoscenza “particolare”, conobbe uno squalo, si chiamava Kris ed era scoraggiato, perché gli altri animali l’avevano sempre evitato, per la motivazione che era un predatore. A quel punto il povero pesce, gli raccontò una storia antica. All’epoca, i giaguari e gli squali si allearono tra loro, allo scopo di portare morte e distruzione. In realtà si trattava di una “falsa alleanza”, perché entrambi decisero che al termine del conflitto, l’uno avrebbe tradito l’altro. Il Dio del mare se ne accorse ed inflisse un’atroce punizione, da quel preciso istante, gli squali furono costretti a diventare “schiavi della carne”, anche se la Divinità concesse una piccola speranza. Il Sole ascoltò con attenzione quella leggenda, sentendosi preso in causa e svelò un piccolo segreto al suo nuovo amico, consigliandoli di avere una maggiore fiducia in se stesso. Kris accolse quella “strana” richiesta e…

• Lingua: Italiano
• Editore: editrice GDS
• Data di uscita: 25 gen 2018
• ISBN: 9788867827183

Anteprima del libro

ELISABETTA MATTIOLI

KRIS E IL SOLE

EDITRICE GDS

Elisabetta Mattioli

Kris e il sole

SERIE I RACCONTI DI LIZZY

Editrice GDS

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Ogni riferimento descritto a cose, luoghi o persone

o altro sono da ritenersi del tutto casuali.

TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI

Kris e il Sole

Milioni di anni fa, in un mondo sconosciuto, perso nel labirinto temporale, esisteva il pianeta Ceon, totalmente immerso dentro all’acqua, ovunque si volgesse lo sguardo, gli occhi non potevano notare la minima presenza di terra, montagne, foreste, oppure di deserto, il tutto era sommerso e il blu dell’oceano formava un connubio perfetto, con il cielo azzurro. L’unica nota colorata dissimile dalla continua presenza del ceruleo, aveva il nome di sole, con i suoi raggi lambiva delicatamente la superficie acquosa, perforandola nella sua intimità, fino a raggiungere di tanto in tanto, le profondità oscure degli abissi, colpendo in testa gli abitanti marini e nemmeno senza avere chiesto a loro il permesso. L’astro celeste era molto curioso, incarnava in sé una discreta dose di simpatia, il tutto condito assieme alla voglia di fare improbabili scherzi, a chiunque gli capitasse a tiro.

Il sole aveva ricevuto il delicatissimo e gravoso compito di scaldare con la sua luce l’intero universo, infondendo la vita, al posto della tetra morte. Per questo motivo, alleggeriva la tensione che accumulava giornalmente, cercando di fare conoscenza con gli abitanti che vivevano sulla terra, di tanto in tanto, faceva dei simpatici scherzi, non sempre molto graditi ai protagonisti, incuranti delle intenzioni della stella luminosa che li accarezzava con i suoi raggi, tutti i giorni. In certe occasioni decideva in completa autonomia di prolungare le ore diurne, ritardando l’arrivo del tramonto, a dispetto della sorella luna che non riusciva a salire in cielo. Un simile comportamento e il mancato arrivo della notte, mandava in confusione gli uomini. Questi ultimi non capivano per quale motivo le mogli tardavano talmente tanto nel chiamarli a casa per cenare. D’altro canto, le povere massaie calcolavano l’ora, guardando il cielo e se la luce continuava a essere profusa con la stessa intensità, significava che era presto per il pasto serale e i mariti potevano tranquillamente continuare a lavorare. Gli ignari uomini si trovavano costretti a continuare le loro mansioni, una volta che avevano raggiunto lo stremo delle forze, tornavano a casa e stramazzavano al suolo, desiderosi solamente di mettere qualche succulenta pietanza sotto i denti. Le disperate consorti non avevano il cuore, di rifiutare la richiesta del marito, quindi mettevano l’anima in pace e si recavano in cucina a preparare la cena, pur non vedendo mai l’arrivo della notte.

Al contrario di