La belva: Afterlands 1

Di Davide De Boni

ROMANZO BREVE (58 pagine) - FANTASCIENZA - Sarà una prova dura, ma senz'altro più veritiera di qualunque esame. Dopotutto, esiste forse una sfida più onesta di quella per la sopravvivenza? - Il racconto di esordio di una nuova serie post-apocalittica...

La tempesta incombe. La scrutano da giorni, avanzando lungo il letto di un antico fiume prosciugato. Ne parlano con timore, mentre lavorano. Non la nominano mai direttamente, perché si dice che porti sfortuna. Si riferiscono a essa chiamandola "la belva", come hanno fatto intere generazioni prima di loro a bordo della Zephira. Tutti sanno a cosa stanno andando incontro: forse è per questo che si attardano fra le coperte qualche istante in più, questa mattina. Molti di loro non avranno l'occasione di riabbracciare i propri cari, una volta superata la belva. Si tratta di una possibilità con la quale sono abituati a dover fare i conti da sempre, ma ciò non significa che siano realmente preparati ad affrontarla. Allo stesso modo in cui Augustus non è pronto ad accettare che sia arrivato il momento, per suo figlio, di imbracciare le armi. Fenrir ha solo sedici anni. È un ragazzo sveglio, sì, ma anche spavaldo e cocciuto. Una pessima combinazione, di questi tempi, se si ha cara la pelle. Si è addestrato duramente, come tutti gli altri, e ha forse dimostrato di essere un ottimo combattente, ma i predoni delle tempeste non sono i suoi compagni di allenamento: i predoni delle tempeste sono fatti di tutt'altra pasta, e saliranno sulla Zephira soltanto per uccidere...

Davide De Boni, vicentino, classe '93, è studente di Medicina e Chirurgia all'Università di Padova. Da sempre appassionato di lettura e scrittura, lotta quotidianamente contro il tempo per conciliare queste attività con gli impegni di studio. Con Delos Digital ha pubblicato nel 2015 "La danza dei morti" (collana "Chew-9") e nel 2016 "Il laboratorio degli orrori" (collana "The Tube Exposed"), è inoltre riuscito a fare capolino nelle pagine delle riviste Robot e Writers Magazine Italia superando alcuni contest per racconti brevi. Nel 2016 si è piazzato tra i finalisti del Premio John W. Polidori per la letteratura horror ed è stato segnalato alla nona edizione del Premio Robot per racconti inediti di fantascienza. Attualmente lavora per Delos Digital alla sua nuova serie post-apocalittica "Afterlands".

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 11 ott 2016
• ISBN: 9788865308851

Anteprima del libro

STAGIONE 1   VOLUME 1

Davide De Boni

La belva

Romanzo breve

Prima edizione ottobre 2016

ISBN 9788865308851

© 2016 Davide De Boni

Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0

TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

Indice

Il libro

L'autore

La belva

Dedica

Prologo

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Delos Digital e il DRM

Tutti gli ebook Bus Stop

Il libro

Sarà una prova dura, ma senz’altro più veritiera di qualunque esame. Dopotutto, esiste forse una sfida più onesta di quella per la sopravvivenza? - Il racconto di esordio di una nuova serie post-apocalittica...

La tempesta incombe. La scrutano da giorni, avanzando lungo il letto di un antico fiume prosciugato. Ne parlano con timore, mentre lavorano. Non la nominano mai direttamente, perché si dice che porti sfortuna. Si riferiscono a essa chiamandola la belva, come hanno fatto intere generazioni prima di loro a bordo della Zephira.

Tutti sanno a cosa stanno andando incontro: forse è per questo che si attardano fra le coperte qualche istante in più, questa mattina. Molti di loro non avranno l’occasione di riabbracciare i propri cari, una volta superata la belva. Si tratta di una possibilità con la quale sono abituati a dover fare i conti da sempre, ma ciò non significa che siano realmente preparati ad affrontarla.

Allo stesso modo in cui Augustus non è pronto ad accettare che sia arrivato il momento, per suo figlio, di imbracciare le armi. Fenrir ha solo sedici anni. È un ragazzo sveglio, sì, ma anche spavaldo e cocciuto. Una pessima combinazione, di questi tempi, se si ha cara la pelle. Si è addestrato duramente, come tutti gli altri, e ha forse dimostrato di essere un ottimo combattente, ma i predoni delle tempeste non sono i suoi compagni di allenamento: i predoni delle tempeste sono fatti di tutt’altra pasta, e saliranno sulla Zephira soltanto per uccidere…

L'autore

Davide De Boni, vicentino, classe '93, è studente di Medicina e Chirurgia all’Università di Padova. Da sempre appassionato di lettura e scrittura, lotta quotidianamente contro il tempo per conciliare queste attività con gli impegni di studio. Con Delos Digital ha pubblicato nel 2015 La danza dei morti (collana Chew-9) e nel 2016 Il laboratorio degli orrori (collana The Tube Exposed), è inoltre riuscito a fare capolino nelle pagine delle riviste Robot e Writers Magazine Italia superando alcuni contest per racconti brevi. Nel 2016 si è piazzato tra i finalisti del Premio John W. Polidori per la letteratura horror ed è stato segnalato alla nona edizione del Premio Robot per racconti inediti di fantascienza. Attualmente lavora per Delos Digital alla sua nuova serie post-apocalittica Afterlands.

Dello stesso autore

Davide De Boni, La danza dei morti Chew-9 ISBN: 9788867758449 Davide De Boni, Il laboratorio degli orrori The Tube Exposed ISBN: 9788865306086

Non lasciare che si prendano i tuoi sogni

Prologo

Un fischio prepotente vibrò nell’aria, e dalle alte ciminiere di piombo e cemento armato si levarono immense volute di vapore perlaceo.

Il ventre della smisurata città mobile fu percorso da un fremito, a stento trattenuto dalle saldature che congiungevano le decine di migliaia di assi d’acciaio. Lo scambio di turbine del mattino era stato portato a termine senza intoppi. Quello successivo, necessario a completare la turnazione quotidiana, sarebbe stato effettuato al tramonto come da programma.

Augustus scrutava l’orizzonte tumefatto con occhi gonfi d'inquietudine. Il coagulo di nuvole livide che si era aggregato a sud ruggiva minaccioso al loro indirizzo. Lo avrebbero dovuto attraversare. Ma le nubi sembravano serbare in sé, oltre ai lampi che di tanto in tanto le percorrevano, la promessa di non lasciare scampo.

Era probabilmente la tempesta più maestosa nella quale si fossero imbattuti da vent’anni a quella parte, e non sarebbe stato facile uscirne indenni. Anzi, a dire la verità sarebbe stato quasi di sicuro impossibile. Ma non c’era scelta. Nessuna pista percorribile avrebbe potuto aiutarli ad aggirare quel gigantesco mostro famelico. Non senza far perdere loro del tempo prezioso, in ogni caso. Un prezzo che in quel momento non potevano permettersi di pagare.

Sospirò, pensando a quanti uomini, donne e bambini avrebbero perduto nella tempesta. Era un costo accettabile, volendo fare bene i calcoli. Ma faceva sempre male.

In qualità di ingegnere-capo sarebbe stata sua responsabilità assicurarsi che la nave-città fosse pronta ad affrontare lo scenario peggiore. Gli ultimi mesi trascorsi nel deserto avevano messo a dura prova la struttura, ma era convinto che avrebbe retto. In un modo o in un altro sarebbero passati oltre, come avevano sempre fatto.

A preoccuparlo, piuttosto, era il livello dell’acqua nei serbatoi: calava a vista d’occhio, giorno dopo giorno, e i condensatori non riuscivano più a tenere il passo. C’era da sperare che le riserve bastassero a compiere la traversata, altrimenti sarebbero stati costretti a contaminarle con le piogge acide per mantenere in funzione il reattore.

La Zephira era una bestia imponente, ma dall’equilibrio delicato. Nessuno lo sapeva meglio di Augustus, che la cavalcava ormai da cinquant’anni. Milioni di tonnellate d’acciaio alimentati da un vecchio reattore a fusione nucleare, in servizio da oltre due secoli. C’era da stupirsi che fosse ancora in grado di camminare, dopo tutto quello che aveva passato; eppure lo faceva con