Il custode della primavera

Di Elisabetta Mattioli

Chi il sommo Dio Guardian?
Il Dio Guardian, è un essere magnanimo, intelligente, saggio, atletico e in prima linea, per aiutare le creature del cosmo. Un giorno deve prendere una decisione importante, per riflettere si rinchiude dentro alla sua torre. Quando esce dall’isolamento, chiama il fidato amico, “Sakò” e gli affida il compito di condurgli i “Re animali” per essere interrogati, solo al termine del colloquio, conosceranno il loro destino. Giungono i seguenti sovrani :
Re leone, Regina aquila, Re barracuda, Regina tigre, Re ragno e infine Re scoiattolo.
I Re e le Regine, vengono interrogati e/o interrogate uno ad una, purtroppo il risultato finale è pessimo, ogni concorrente risulta essere inadatto al futuro e delicato compito. Si dimostrano, aggressivi, crudeli, insensibili, malevoli, astuti negativamente, stupidi e assassini (in certe occasioni). La situazione sembra disperata, fino a quando viene interpellato il piccolo ma coraggioso Re scoiattolo. Il roditore appare indomito e generoso, disposto a tutto, pur di aiutare i suoi simili. Quando viene scelto per l’incarico, non si sente degno e rifiuta. Sarà lo stesso Dio Guardian, a fargli capire che la modestia, è una dote basilare per il suo nuovo titolo. Il tutto accade sotto lo sguardo stupito delle fiere, alle quali verrà impartita finalmente una sonora lezione.

• Lingua: Italiano
• Editore: editrice GDS
• Data di uscita: 25 gen 2018
• ISBN: 9788867827176

Anteprima del libro

ELISABETTA MATTIOLI

IL CUSTODE DELLA PRIMAVERA

EDITRICE GDS

Elisabetta Mattioli

Il custode della primavera

Editrice GDS

Via Pozzo 34

20069 Vaprio d’Adda-Mi

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Ogni riferimento descritto a cose, luoghi o persone e altro sono da ritenersi del tutto casuali

Il custode della primavera

Novecentonovantanove anni orsono, in una terra lontana, esisteva l’antico bosco degli scoiattoli rossi, questi piccoli roditori non erano come tutti quelli appartenenti alla stessa specie, al contrario possedevano alcune caratteristiche speciali, che gli consentivano di avere un certo numero di responsabilità molto importanti, sulle quali si basava il delicato e fondamentale equilibrio delle quattro stagioni. Potrebbe sembrare strano che un essere dotato di una dimensione così ridotta, avesse ricevuto un incarico di simile valore, però non fu per nulla facile alla persona incaricata della scelta, prendere la decisione giusta.

Alla stessa maniera era altrettanto difficoltoso pensare a quale tecnica dovere utilizzare per scegliere l’eletto.

-Il sommo "Dio Guardian", signore e protettore della natura decise, il metodo da utilizzare per scegliere l’animale al quale avrebbe concesso l’incarico, si rinchiuse per tredici mesi in cima alla torre di cristallo del suo magnifico palazzo-.

Il Dio era un essere molto responsabile e per riuscire a mantenere la concentrazione, pensò che avrebbe seguito un regime alimentare salutista, rappresentato solo da frutta e verdura, il tutto rinfrescato con acqua proveniente dalle montagne di cristallo, situate nel punto estremo del suo regno. Durante la sua lunga meditazione, si faceva portare gli alimenti vegetali da ogni luogo della terra. Il protettore della natura, oltre a essere consapevole delle proprie responsabilità, era anche parecchio curioso, quindi fu un vero piacere assaggiare tutti quei frutti, che giungevano a lui da ciascun angolo terreno.

Di solito apprezzava in modo particolare il mango e il frutto della passione, pur lasciando una terza preferenza alla mela rossa. Invece per quanto concerneva la verdura, la scelta del Dio Guardian, ricadeva sui cetrioli, le zucchine e i broccoli, puntando come quarta scelta sulla carota. Tutte quelle delizie erano condite con pochissimo olio, poiché il sovrano cercava sempre di mantenere una certa prestanza fisica e non voleva assolutamente ingrassare. Nel corso della sua meditazione nuotava per tre ore al giorno, nelle fresche acque del mare privato e terminato l’esercizio, si faceva cullare dalle onde, per almeno un’altra ora prima di tornare nella torre di cristallo e al suo lavoro, con la mente sgombra dopo aver praticato il suo sport preferito, l’unico in grado di metterlo in pace con il mondo intero.

Per il Dio