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Fedra - Ocna
Fedra - Ocna
Fedra - Ocna
E-book125 pagine1 ora

Fedra - Ocna

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Info su questo ebook

Fedra e Ocna, due giovani donne, due vite infrante per due amori impossibili. L'ambientazione di Fedra è nel passato, quella di Ocna si svolge nel presente, ma mantenendo i nomi originali dei protagonisti. Il passato e il presente per due tragedie che traggono spunto dai miti greci, da quel mondo antico culla del teatro universale. Fedra ama Ippolito, il suo figliastro, Ocna si è perdutamente innamorata di Eunosto, un amico di suo fratello. Entrambe soffrono per un amore che non corrisposto porterà le protagoniste a togliersi la vita. Con un linguaggio semplice e scorrevole le tragedie elaborano i temi dell'amore, del dolore e della morte scavando nei meandri dell'animo umano.
LinguaItaliano
Data di uscita11 mag 2018
ISBN9788827830017
Fedra - Ocna

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    Anteprima del libro

    Fedra - Ocna - Egidio Capodiferro

    Indice

    Fedra

    Personaggi

    Tragedia in Atto unico

    Ocna

    Personaggi

    Introduzione

    Atto Unico

    Quadro I

    Quadro II

    Quadro III

    Quadro IV

    Quadro V

    Quadro VI

    Quadro VII

    Quadro VIII

    Quadro IX

    Egidio Capodiferro

    Fedra

    Ocna

    tragedie

    ISBN | 9788827830017

    Prima edizione digitale: 2018

    © Tutti i diritti riservati all’Autore

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    info@youcanprint.it

    www.youcanprint.it

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti  dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    Fedra

    Personaggi

    FEDRA

    TESEO

    IPPOLITO

    ENONE, la nutrice di Fedra

    Tragedia in Atto unico

    Nel palazzo reale di Trezene.

    Estate di notte stellata.

    FEDRA (guardando il cielo) Quanto alte son le stelle tanto infime nel cuor le brame! O brame, o brame insane! Tutte per quel figliastro, per Ippolito, bello come un adone. Potessi fuggire, andare a perdermi in una selva e lì poter gridare il mio amore inconfessabile, questo scandaloso segreto, e questo patire d’amore che mi lacera. O Fedra, donna infelice!

    TESEO (fuori scena, gridando) Fedra? Fedra? Dove sei?

    FEDRA (sottovoce) Ed io che volevo restare sola, in pace. (Grida) Sono qui. (Lui entra e la raggiunge) Ero qui, a sostare ai piedi del firmamento.

    TESEO È una notte limpida, gli astri rilucono, non v’è luna di sorta, neppure una falce morente. Sul nero di pece le stelle coprono monti, colli e la nostra reggia. Prima, al tramonto, hai visto il cielo di sangue?

    FEDRA Sì, ed era presagio di morte su questa casata.

    TESEO No, Fedra. Mia sposa e mia regina, non dirlo, giammai! Non accadrà nulla. Ci sono qui io a proteggerti, e se necessario la mia vita cambierò con la tua.

    FEDRA Fa’ i tuoi scongiuri, sento che qualcosa accadrà.

    TESEO Per ogni cielo cremisi dovrebbe accadere un misfatto?

    FEDRA No, mio sovrano, però la malasorte gira, ritarda pure, ma prima o poi qualcuno colpirà.

    TESEO (l’abbraccia da dietro) Fedra, guarda il firmamento, la nostra reggia. Siamo un re e una regina, abbiamo un regno ai nostri piedi, servi e serve al nostro servizio, soldati a difesa delle nostre vite. Di cosa temi?

    FEDRA Non temo nulla ma...

    TESEO Cosa?

    FEDRA Nulla, nulla! Sono stanca, ecco tutto!

    TESEO Nascondi qualcosa al tuo sovrano?

    FEDRA Non è nulla, Teseo. È solo stanchezza.

    TESEO Voglio crederlo.

    FEDRA Teseo, ti prego.

    TESEO Come desideri. Non insidierò più la mia sposa con domande importune, se ha lo spirito inquieto, se il suo cuore è agitato come onde marine, sappia almeno che gli sono sempre accanto. (Pausa) Fedra, ti amo, comunque se le tue labbra si fermano alla mia presenza, hai sempre Enone, la tua fidata nutrice.

    FEDRA Ti ringrazio. In verità questa sera non ci voleva l’ennesima festa.

    TESEO Me ne dispiace molto, me l’avessi detto e con un battito di mani avrei fatto cessare i musici, mandato via i danzatori e pregato con cortesia tutti gli ospiti di lasciare la sala delle feste.

    FEDRA Questa sera ero indisposta ma era già tutto pronto.

    TESEO Me l'avessi detto almeno prima di iniziare.

    FEDRA No, Teseo. Ti avrei fatto sfigurare, tu non puoi andare dietro ai capricci della tua signora.

    TESEO Tu sai che in queste feste si mangia, si beve, ma si decidono cose importanti, si fanno amicizie; però per una volta, per la mia regina...

    FEDRA Volentieri mi sarei ritirata nelle mie stanze a meditare. Desideravo stare in silenzio.

    TESEO Ed invece proprio questa sera i musici non hanno mai smesso di suonare, i danzatori, poi, non si sono fermati un attimo.

    FEDRA Già, mi sono molto indispettita.

    TESEO Vorrai perdonarmi?

    FEDRA Certo.

    TESEO Si può sempre rimediare?

    FEDRA Come?

    TESEO (l’abbraccia da dietro) Una notte di stelle per una notte d’amore.

    FEDRA Scordatelo, Teseo. Non questa notte.

    TESEO I figli dormono?

    FEDRA Sì, le serve da tempo li hanno messi a letto.

    TESEO Dormono sonni tranquilli.

    FEDRA Beati loro!

    TESEO E nostro figlio Ippolito?

    FEDRA Si è ritirato.

    TESEO È diventato un uomo.

    FEDRA Sì, non è più l'adolescente che mi presentasti un giorno. L'hanno cresciuto bene: impara le arti, la musica, la caccia.

    TESEO Si prepara ad essere re.

    FEDRA Sono felice per te ma soprattutto per lui, io ho fatto ben poco, sono soltanto la sua matrigna.

    TESEO Non matrigna, o mia Fedra, madre! Madre!

    FEDRA Non posso essere mai sua madre.

    TESEO Per me lo sei, te lo ripeto sempre, anche se credi il contrario (pausa). L'hai visto questa sera?

    FEDRA Sì, parlava con Aricia.

    TESEO Allo stesso tavolo hanno parlato per tutta la serata.

    FEDRA Lei è corteggiata da molti?

    TESEO Sembra, ma con lui è diverso.

    FEDRA Non credo.

    TESEO Ho saputo in segreto che ieri l'hanno visti baciarsi mentre passeggiavano nel parco della reggia.

    FEDRA Chi te l'ha detto?

    TESEO Non posso dirlo.

    FEDRA Hai cominciato e adesso finisci: chi è stato?

    TESEO So soltanto che si baciavano con una certa passione.

    FEDRA (divincolandosi con violenza) Lasciami, lasciami Teseo!

    TESEO (lasciandola) Fedra... ma cosa ti prende?

    FEDRA Niente... e che sono pur sempre sua madre (pausa). La verità è che non approvo.

    TESEO Perché?

    FEDRA Da quando sto a Trezene ho avuto modo di conoscerla un po’. Sì, lei è di sangue nobile ma non mi è mai piaciuta.

    TESEO Il tuo giudizio mi pare affrettato. È una cara ragazza, molto buona e gentile, e poi è molto bella. Hai notato i suoi occhi celesti, i capelli dorati? Sarebbe l'ideale per Ippolito.

    FEDRA (interrompendolo bruscamente) Basta! Taci, Teseo! (Pausa) Sarà bellissima ma mi è invisa.

    TESEO Mia regina... come tu desideri. Domani gli dirò che consigli di trovare un’altra ragazza, dirò che sua madre non dà la benedizione. Tieni conto, comunque, che per il fidanzamento ufficiale avrebbe chiesto la nostra approvazione.

    FEDRA Lo so, e lì avrei fatto valere le mie ragioni. Comunque lascia stare, ci parlerò io con Ippolito, me ne occupo io.

    TESEO Sì, forse è meglio che ci parli tu.

    FEDRA Risolvo tutto io.

    TESEO Ti vedo alquanto nervosa?

    FEDRA Davvero? Non mi pare.

    TESEO Mi chiedo se era il caso di prenderti tanta agitazione.

    FEDRA No, ma mi ha molto infastidito sapere certe cose da persone estranee. Ippolito non ha detto ancora nulla e non è corretto. Almeno l'hanno confidato a te e non capisco perché proprio a te. 

    TESEO Ora ce l'hai con me?

    FEDRA No, ma Ippolito da ora lo terrò sotto il mio controllo, almeno finché staremo qui a Trezene. Non sono forse io, sua madre, la responsabile?

    TESEO Sì... certo! Io non sono sempre presente e te ne do piena facoltà, ma sappi che io ero contento di Aricia.

    FEDRA Ancora quella ragazza! Ti prego, non nominarla neppure.

    TESEO Ho capito che non fa per nostro figlio.

    FEDRA Finalmente l'hai capito.

    TESEO Perdonami. (Pausa). Credo che mi ritirerò nella stanza nuziale.

    FEDRA Va’, io resterò un altro poco a guardare il firmamento.

    TESEO (baciandole la mano) Non tardare, o mia regina, t’attendo con ansia.

    FEDRA Non aspettare, mettiti a letto. Ti prometto che non farò tardi.

    TESEO Come tu desideri, sai quanto t’amo (la bacia sulla guancia).

    FEDRA Ora che esci, per favore comanda alla serva di mandarmi Enone. (Teseo esce. Silenzio. Entra Enone).

    ENONE La mia signora mi ha fatto chiamare?

    FEDRA Sì, Enone, vieni.

    ENONE Sono al suo servizio.

    FEDRA Amacante e Demofonte dormono?

    ENONE Sì e una serva veglia sul loro sonno, come sempre.

    FEDRA Bene, altri pochi giorni e li manderò ad Atene. Qui sono stati già troppo tempo.

    ENONE È per questo che mi ha fatto chiamare?

    FEDRA No, ho chiesto di loro solo per rassicurarmi

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