Il Silenzio frantuma le ossa

Di Rosario Stefanelli

Teatro. Nella villetta dei vicini della famiglia Trevisan si è consumata una terribile tragedia familiare. Il tranquillo e silente quartiere è stato sconvolto da un boato, il cui eco è decuplicato dalla presenza ingombrante dei giornalisti
Si cerca un movente. Lo vogliono i giornali, per calamitare l’attenzione pubblica; lo esige l’ispettore di polizia, che interroga la famiglia Trevisan sui rapporti di vicinato; lo pretendono gli stessi Trevisan, per sottolineare una distanza da coloro con cui condividevano silenzio e indifferenza di quartiere

• Lingua: Italiano
• Editore: Rosario
• Data di uscita: 23 nov 2017
• ISBN: 9788827522141

Anteprima del libro

ossa

Il Silenzio frantuma le ossa

Atto Unico

A casa della famiglia Trevisan in un tardo pomeriggio di pieno inverno domina il silenzio. il padrone di casa, Gerardo Trevisan, è in poltrona a fissare il vuoto, mentre la moglie Vanda stira a piena lena decine di camicie. Connie, la figlia diciassettenne, è alla finestra. La ragazza dopo aver sbirciato lungamente afferra le camicie appena stirate e le ripone in armadio. Dopo un lungo e interminabile mutismo generale, dominato da sguardi impegnati a smarrirsi nel vuoto e nelle faccenduole domestiche, Gerardo rompe gli indugi

GERARDO Ci sono ancora quei rottinculo?

CONNIE Purtroppo si

VANDA Chissà quando andranno…

GERARDO Mai. Ci faranno sputare sangue per mesi

VANDA Finchè la tragedia sarà avvolta nel mistero

GERARDO Ma quale mistero? Il ragazzo ha svalvolato e ha fatto fuori i tre

CONNIE Questo si sa papà

La ragazza si siede al pc

VANDA Già maritino. E’ il movente che è oscuro

GERARDO Te lo do io il movente. Era in astinenza e i suoi si sono rotti i coglioni

VANDA In astinenza? Ma se non lo conoscevi neanche

GERARDO Ma cosa credi che facciano a quell’età i ragazzi

VANDA Hai troppe certezze. Come fai a sostenerle?

GERARDO Chi è semplice non dovrebbe temere di averne

VANDA Beato te

GERARDO Tu non sei semplice?

VANDA Stiro camicie tutti i santi giorni. Secondo te?

GERARDO Hai ragione, scusa