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Myram
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E-book86 pagine1 ora

Myram

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Info su questo ebook

Re Raven ha la possibilità di consolidare il suo potere ed essere incoronato come Re dell' Altopiano. Deve solo unirsi con il figlio di un Re alleato. Il giovane non gli piace e la cosa è fin troppo reciproca. Sono a un punto morto. Fin quando Re Raven non deve gestire una noiosissima ambasceria culturale. Non è poi così noioso leggere gli antichi testi. Niente è quello che sembra.

Attenzione Scene di sesso esplicito per Adulti

LinguaItaliano
EditoreLucrezia
Data di uscita13 mag 2018
ISBN9780463195475
Myram
Autore

Lucrezia

Lucrezia è un'appassionata lettrice e narratrice di yaoi. Iniziando con autoproduzioni negli anni novanta è ora giunta alla versione digitale delle sue novelle.

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    Anteprima del libro

    Myram - Lucrezia

    Myram

    Lucrezia

    Copyright©2018 Lucrezia

    Tutti i diritti riservati

    Premessa

    Questo racconto narra le vicende di una razza aliena nata sul pianeta Nalee. Gli omonimi abitanti sono molto simili all'uomo. Differiscono sostanzialmente per il colore azzurro della pelle, le orecchie a punta e la capacità di riprodursi tra maschi. E per altri interessanti dettagli.

    Lo sposo che viene scelto è chiamato Rami mentre l'altro è chiamato Domino.

    Quando un Rami partorisce un bimbo diventa un Myram.

    Un costume tipico dei nalee è la Jhardalà.

    Letteralmente è una prigionia erotica, priva di violenza, utilizzata dal Domino per corteggiare e conquistare il suo Rami. Nella Lingua Antica Nalee significa letteralmente Nodo.

    Nella loro società i legami di sangue sono molto importanti ai fini del potere politico. Naturalmente nessun tipo di amore può nascere dalla costrizione, di nessun tipo.

    Questo deve essere più che chiaro, accecante.

    Siamo approssimativamente al livello temporale degli inizi del loro Rinascimento. Epoca in cui il Re di Rand riesce a consolidare il proprio potere; estendendolo fino a tutte le terre emerse e si spinge oltre quelle conosciute. Mira a divenire re dell’Altopiano, termine con cui si indica tutta la terra visibile su Nalee, a parte il regno di Evert e le isole. Potrebbe, senza costi, gli basta giocare la carta dell’unione, ma niente è quello che sembra sotto le Nove Lune.

    Buon Divertimento

    Un ringraziamento speciale alle mie magiche Beta: Pina, Fede e Manu.

    Raven osservava dall'alta torre tutto il suo territorio. Aveva lavorato nelle ultime mille lune per unire profondamente il suo regno. Assicurando pace e prosperità all'intero paese.

    Era il re di tutto quello che vedeva, ed oltre. Sedette sul ciglio della torre, penzolando le sue lunghe gambe nel vuoto. Se fosse caduto i suoi nemici si sarebbero uccisi dalle risate. Aveva consolidato e rafforzato tutto l'Altopiano, ma era senza Rami e soprattutto senza eredi. I suoi consiglieri avevano ragione. Tutti avevano ragione. Doveva unirsi. Facile a ponderare, più difficile da attuare.

    In tutto l'altopiano i vari nobili inviavano i loro figli e fratelli. Tutti bellissimi. Nessuno di loro aveva toccato il suo cuore.

    In realtà avrebbe dovuto unirsi con uno dei figli del re di Urema. Sarebbe stata la mossa migliore a livello politico. Avrebbe unito sotto di sé le due principali corone delle terre emerse, estendendo il regno di Rand a l'intero Altopiano.

    Il re di Urema aveva già acconsentito a riconoscerlo come Re dell'Altopiano, se le cose fossero andate in quel modo. Peccato che il suo splendido primogenito non lo aveva colpito. E la cosa era palesemente reciproca. Il principe di Urema si era assentato, temporaneamente, per accogliere il suo terzo fratello, che veniva a Munari per consultare il Grande Libro delle Rivelazioni. In realtà si sottraeva all'imbarazzante confronto con lui.

    Anche il sollievo era reciproco.

    Non era scattato niente con il primogenito. Speravano di farlo sedurre da un topolino da biblioteca? Il giovane principe era il Grande Lettore più giovane della loro storia. A soli venti anni era entrato nella cerchia maggiore. Dando prova della sua vastissima cultura alla cerchia medesima. Dieci anni meno di lui. Anni che aveva passato nei bordelli a divertirsi con morbidi efebi.

    Che noia.

    Avrebbe dovuto fingersi interessato al giovane principe. Essere gentile e galante e sorbirsi magare una noiosissima lezione sul libro delle Rivelazioni. Voleva solo andare al Tempio a chiedere consiglio su come risolvere il problema dell’unione. Aveva tre scaldaletto ufficiali. Con i quali era stato, in modo cortese si capisce, brutalmente sincero. Non voleva che cercassero di farlo innamorare e non voleva avere complicazioni sentimentali, solo caldo e confortevole sesso. Per quello pagava e voleva. Si osservò nello specchio. Non era davvero indispensabile pagare. Alto come pochi, lunghissimi capelli neri, lisci come seta. Enormi occhi d'ambra. Retaggio del più puro e antico sangue di Rand. Quello di Raven Primo. Non voleva certo che il suo lignaggio si perdesse appresso a un qualunque nobile nalee. Il suo Rami, oltre ad assicurargli in dote un cospicuo territorio, doveva essere all'altezza di allevare i suoi eredi. Sognava un unico grande Impero Nalee.

    Presto.

    Era presto. Era già riuscito a fare molto, a trenta anni.

    Ysala venne da lui, con la maschera degli scaldaletto reali, segno che c'era gente. Gli sussurrò che i fratelli di Urema si erano fermati a dormire in una locanda al confine. Mandò un drappello per scortarli e respirò sollevato. La giornata era piena. Rivide i propri impegni. Non poteva recarsi al Tempio.

    Inviò un’offerta di frutta fresca. La migliore. Il Grande Nu era stato generoso, andava ringraziato adeguatamente. Il giorno precedente un bellissimo ragazzo si era sdraiato in terra per lui nella sala fiorita. Nudo; con in grembo una ciotola di frutta. Era luminosa la sua pelle, a contrasto con i delicati fiori stilizzati a cui la sala doveva il suo nome. La carne era soda, il corpo morbido ed affusolato. I capelli neri e gli occhi scuri. Proprio il suo tipo. Il suo sesso era scattato obbediente sull'attenti. Segno evidente che era nel fiore della virilità. Non troppo vecchio. Ma la sua mente aveva compreso che i sani bisogni fisici del ragazzo dovevano essere espletati in altro modo. Senza disonorarlo. La sera stessa era stato inviato al Tempio. Il Gran Sacerdote lo aveva informato che si stava mostrando molto volenteroso come novizio. Sorrise. Il ragazzo era contento, come il loro Dio. Non gli si era buttato ai piedi per interesse. Voleva proprio del sano sesso. Certo, il bel re senza Rami era meglio di altri per le proprie bollenti voglie.

    La giornata passò in fretta nei mille impegni che aveva. A sera Ysala lo aiutò a farsi il bagno. Lavandogli la schiena amorevolmente.

    – Ti ringrazio.

    – Darti sollievo è mio dovere.

    Rispose il suo primo scaldaletto.

    – Lo fai con amore.

    – Non troppo.

    Sussurrò Ysala divertito. Rise rilassato. Si

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