Il Drago

Di Lucrezia

Una storia tanto antica da essere narrata come una leggenda, una fiaba. Ma è accaduto davvero, accade e continuerà ad accadere.
Molto viene svelato. Una favola che contiene altre storie. Il tempo scorre diversamente sotto le Nove Lune. Ed intorno ad esse.
Niente è quello che sembra.
Racconto Breve
M/M
Gay

• Lingua: Italiano
• Editore: Lucrezia
• Data di uscita: 4 ago 2021

Lucrezia

Lucrezia è un'appassionata lettrice e narratrice di yaoi. Iniziando con autoproduzioni negli anni novanta è ora giunta alla versione digitale delle sue novelle.

Anteprima del libro

Il Drago

Lucrezia

Copyright2021

Tutti i diritti riservati

Premessa

Questo libro narra le vicende di una razza aliena nata sul pianeta Nalee. Gli omonimi abitanti sono molto simili all'uomo. Differiscono sostanzialmente per il colore azzurro della pelle, le orecchie a punta e la capacità di riprodursi tra maschi. E per altri interessanti dettagli.

Lo sposo che viene scelto è chiamato Rami mentre l'altro è chiamato Domino.

Quando un Rami partorisce un bimbo diventa un Myram.

Un costume tipico dei nalee è la Jhardalà.

Letteralmente è una prigionia erotica, priva di violenza, utilizzata dal Domino per corteggiare e conquistare il suo Rami. Nella Lingua Antica Nalee significa letteralmente Nodo.

Nella loro società i legami di sangue sono molto importanti ai fini del potere politico. Naturalmente nessun tipo di amore può nascere dalla costrizione, di nessun tipo.

Questo deve essere più che chiaro, accecante.

Questa storia è ambientata in quella che i Romani chiamerebbero l’epoca dei re e degli antenati. Nalee è giovane. Molti camminano tra i figli del Grande Nu. Non tutti Nalee però. Molto viene svelato, ma non tutto. Niente è come sembra sotto le Nove Lune.

Buon Divertimento

Ringrazio di cuore Pina, Fede e Manu per la revisione, la pazienza e per esserci sempre.

I tre bimbi stavano discutendo sottovoce, da veri cospiratori. La coperta venne sollevata e videro il proprio padre e il Myram fissarli tra il divertito e il paziente. Si bloccarono all’istante, spalancando gli occhi.

- Si ordisce un altro complotto?

Chiese il padre paziente.

Silenzio.

- Volete di nuovo andare a vedere le grotte, vero?

Chiese il Myram gentilmente. Annuirono entusiasti.

- Siete dotati di poteri magici! Lo dicono tutti. Ed è vero! Specie tu, padre.

Esplose il loro primogenito.

Il nalee moro sorrise e sedette sul talamo, imitato dal proprio Rami.

- Alla tua età anche io volevo sempre andare a vedere con i miei occhi, toccare, Jian. Ed è questo che mi ha portato lontano. Ho imparato molto. Sono felice che tu voglia seguire le mie orme.

- Perdono… è solo che…voi siete magici, le grotte sono magiche e… e… c’è così tanto da guardare, da scoprire!!

Il giovane erede aveva gli occhi lucenti di eccitazione e non smetteva di agitare le mani. Il padre lo abbracciò e gli mormorò:

- Ah, sono le tue primavere a parlare. Ed è un bene. Ti prometto che ti porterò io stesso, quando smetterà di colare la lava. Non serve che tu convinca i tuoi fratelli a fare una gita tanto pericolosa.

Gli occhi dorati del giovane nalee si accesero.

- Davvero, padre? Ci porterai nella Tana del Drago?!

- E vi riporterà anche indietro!

Aggiunse serio il Myram.

- Ah, li rivuoi?

Chiese fintamente incredulo suo padre.

Il Myram rise scuotendo la testa.

- Ne abbiamo tanti altri, basta che ti guardi intorno!

Jian sbuffò. In effetti diversi letti nella stanza erano occupati da altri fratellini, che dormivano profondamente.

- Sono il primogenito, certo che mi rivuole! E anche tu, padre.

Li vide sorridere apertamente.

- Ci porti davvero?

Suo padre annuì.

- E lo vedremo?

- Se lui ne avrà voglia, - rispose suo padre, - ma ne dubito. È di carattere timido.

I bimbi risero.

- Non è vero!

Esclamò Jian testardo.

Il suo secondogenito lo prese per la manica.

- Tu sei il preferito del Grande Nu, padre. Lo hai mai visto?

- Il Grande Nu non ha preferiti.

Disse serio il Myram.

- È generoso con tutti, diciamo che con tuo padre è stato particolarmente prodigo di doni.

Aggiunse guardando amorevolmente il proprio Domino.

- Sì, ma lo hai visto?

Continuò il più piccolo.

Suo padre sorrise enigmatico.

- Pensi che siamo troppo piccoli per saperlo!

Brontolò Jian.

- Anche, - ammise suo padre. – La verità è che mi state chiedendo di svelare uno dei segreti della nostra amata isola e ancora