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L'Incredibile viaggio del Signor Tamburino dai confini della mente all'Impero della Sera
L'Incredibile viaggio del Signor Tamburino dai confini della mente all'Impero della Sera
L'Incredibile viaggio del Signor Tamburino dai confini della mente all'Impero della Sera
E-book22 pagine16 minuti

L'Incredibile viaggio del Signor Tamburino dai confini della mente all'Impero della Sera

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Info su questo ebook

¡ Ogni viaggio è storia !
Ehi  Signor Tamburino suona una canzone per me non ho sonno,
e non ho un posto dove andare,
ehi Signor Tamburino
suona una canzone per me, nel tintinnare del mattino
camminerò con te dai Confini della Mente all'Impero della Sera, passando per i cieli di mare e foreste di miele..." 
B.D.
LinguaItaliano
Data di uscita5 lug 2018
ISBN9788828350293
L'Incredibile viaggio del Signor Tamburino dai confini della mente all'Impero della Sera

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    L'Incredibile viaggio del Signor Tamburino dai confini della mente all'Impero della Sera - Leonardo DeLarge

    L'Incredibile Viaggio del Signor Tamburino dai Confini della Mente all'Impero della Sera

    Quella mattina si svegliò all’alba, non vedeva l’ora di mettersi in cammino.

    Nella settimana precedente aveva preparato l’itinerario nei minimi dettagli, avrebbe bazzicato: regni, foreste incantate, città ai confini del tempo; navigato in nuovi mari e raggiunto vette ai limiti del cielo dove padroni del creato risiedevano gli Dei.

    Aprì l’armadio e scelse con parsimonia un paio di pantaloni cachi, camicia carta di zucchero e stivaletti neri, quelli che gli aveva regalato la nonna, l’ultimo Natale.

    Stava chiudendo la porta quando rifletté che nei regni della sera così come sono tanto calde le mattine altrettanto fredde sono le sere, perciò decise di prelevare dall’armadio ebano accanto al letto anche un gilet nero.

    Scese le scale in sordina, attento a non svegliare chi dormiva, consumò la colazione preparata la sera prima poi scrisse due righe su un foglio che depose dove qualche minuto prima vi erano tazza e fette biscottate.

    La paura mi opprime

    l’ilarità si esprime

    sicurezze incerte mi lasciano inerte

    il domani anelato fugge ozioso

    il cuore straziato batte ansioso

    nuovi doveri richiamano dispiaceri

    antiche colpe inventano una coltre

    fiacche speranze aprono le danze a nuove fantasie

    travestite da follie.

    Prese la chitarra e uscì.

    Fuori il cielo timidamente si svegliava, come un souvenir capovolto sembrava che il mare fosse in alto.

    Nello

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