Smart? Quale futuro per le nuove generazioni che stanno nascendo, crescendo, vivendo, senza l'Altro?: Riconnettiamoci alla Vita, a Noi stessi e all'Altro.

Di Giovanni Tommasini

Manca poco alla fine del mondo: quello della realtà. Non ci saranno più sguardi, emozioni e confronti se non liberiamo i ragazzi di oggi dalla trappola dell’era digitale. Una rivoluzione rapidissima ha invaso la quotidianità. Le coordinate spazio-temporali sono state travolte e, per la prima volta nella storia delle trasformazioni tecnologiche, assistiamo a un cambiamento senza ritorno.
In “Smart? Riconnettiamoci alla Vita, a Noi stessi e all’Altro”, ho tentato una profonda riflessione sui nativi digitali, sul loro rapporto con la rete e sulla relazione con i genitori. Oggi assistiamo a un dominio degli schermi che ha compromesso il confronto generazionale, da sempre motivo di crescita dell’umanità. La relazione da tripla AAA, allora, appare l’ancora di salvezza che i genitori e gli educatori hanno l’obbligo di offrire ai propri ragazzi.
In un percorso in fieri scriverò alla ricerca di risposte, tra le ombre della caverna di Platone, la disperazione del replicante di Blade Runner e la molteplicità del personaggio pirandelliano.
Non propongo risposte, solo un invito a vivere in un mondo fatto di presenze, di passeggiate mano nella mano e di nuovi orizzonti da guardare.
Un progetto ambizioso che, però, può restituirci i nostri figli. Allora che aspettiamo? Riconnettiamoci alla Vita, a Noi stessi e all’Altro!

• Lingua: Italiano
• Editore: Publisher s16273
• Data di uscita: 4 ott 2018
• ISBN: 9788829520916

Anteprima del libro

Note

SMART?

Riconnettiamoci alla Vita, a Noi stessi e all’Altro

di Giovanni Tommasini

A Matteo, per se stesso e per tutti gli altri che, nella sua vita, incontrerà.

INDICE

Introduzione

Capitolo 1 La relazione da tripla AAA

Capitolo 2 In bilico tra rete e realtà

Capitolo 3 Protagonisti della propria storia

Capitolo 4 L’alienazione dei millennials

Bibliografia

Introduzione

Gli dei di una volta, perso l'incanto e assunto le sembianze di potenze impersonali, escono dai loro sepolcri, aspirano a dominare sulla nostra vita e riprendono la loro lotta eterna.

Max Weber

Una domanda di mio figlio, in un giorno qualunque, ha squarciato il velo di inconsapevolezza dentro me. Ho sentito crescere, nel tempo, la paura che i nostri ragazzi rimanessero intrappolati nelle maglie del web. Mi sono chiesto se ogni volta che si connettono in rete rischiano di scollegarsi dalla realtà e così è nato questo libro. Pensieri e interrogativi sui millennials: lo scritto di un padre preoccupato. Un confronto fra gli adolescenti degli anni Ottanta, la prima generazione senza guerra, e i figli di oggi, cresciuti davanti a uno schermo. In ogni pagina traccio un percorso che riporti lo sguardo dei ragazzi sulla magia del mondo interiore. Che cosa sarà di loro se, come appare evidente, ormai crescono dimenticando la fecondante funzione dell’altro, così fondamentale per la costruzione del sé e della realtà circostante?

Il mio invito alla riflessione vuole essere un punto di partenza. Ognuno sceglierà su quale aspetto porre l’accento. Come sul web, infatti, anche nella realtà è possibile fare un doppio click sulle parole e intraprendere un percorso per schiudere nuovi orizzonti.

In una ricerca ostinata della relazione autentica, ancorata a ricordi spazio-temporali, si muove il mio invito a realizzare una visione progettuale della vita. Fuori dal labirinto del web ci sono sguardi e parole che ci aspettano. Dobbiamo solo alzare gli occhi e ascoltare.

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Capitolo 1 La relazione da tripla AAA

Papà mi connetti?

Saper ascoltare significa possedere,

oltre al proprio, il cervello degli altri.

Leonardo da Vinci

Eravamo a pranzo sulla bellissima terrazza di una trattoria in campagna, fra le alture di Genova. La natura attorno a noi e il mare di fronte. Tutto sembrava solo da godere e ammirare.

Mio figlio, cinque anni appena compiuti, rivolgendosi a me, con aria supplicante, disse: « Papà mi connetti? » .

Ci vollero diverse domande prima di capire cosa intendesse. In attesa di iniziare la prima elementare era con i suoi genitori, in mezzo alla natura e con il mare negli occhi. Cosa poteva desiderare di più?

Mentre mi sentivo in pieno contatto con tutte le espressioni del mondo, qualcosa, evidentemente, mancava a mio figlio per percepirsi completamente immerso nella realtà. Aveva bisogno