Le nuove oche del Campidoglio ossia una seduta del nuovo consiglio comunale

Di Orazio Contessa

«Orazio Contessa (1860-1936), impiegato comunale, non s'era iscritto al Monte Pensioni e, quando fu posto a riposo, si dibatteva in gravi difficoltà finanziarie. Le qualità morali e intellettuali del Contessa avrebbero dovuto essere prerogative sufficienti per farlo vivere da signore onorato lasciandolo in casa a poetare. Ma il genio artistico non fu mai apprezzato dai politicanti locali. I quali si valsero della penna del Contessa per mandare alle stampe proclami, manifesti e articoli polemici ai tempi delle battaglie elettorali, senza mai pensare, e ne avrebbero avuto il dovere, di raccogliere e pubblicare ciò che egli scrisse a tempo e luogo, fra cui "Le nuove oche del Campidoglio", con rilievo scenico originalissimo, dove sono messi in ridicolo i tempi democratici, quando la buona gente dei campi e dell'artigianato acquistava seggi al Consiglio Comunale, senza averne la competenza. Se questo poeta fosse stato valorizzato per il suo genio artistico, noi avremmo avuto in Agira un secondo Orazio del primo secolo.» Giuseppe Di Franco, scrittore agirino (1875-1963).

• Lingua: Italiano
• Editore: GAEditori
• Data di uscita: 14 feb 2019
• ISBN: 9788832517033

Anteprima del libro

Sicily

Le glorie di Agira

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Orazio Contessa

Le nuove oche del Campidoglio

ossia una seduta del

nuovo consiglio comunale

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ISBN: 9788894169393

Il successo di questo progetto è stato possibile anche grazie ad alcuni cittadini di Agira (Enna), desiderosi di poter contribuire alla tutela del patrimonio storico e artistico del paese diodoreo.

Prima edizione. Limitata e numerata.

Grafica : relego splende communication

Ipse Dixit

Dopo più che trent’anni di lavoro costante

M’hanno messo fuor d’uso, perchè vecchio e ignorante.

Ch’io sia vecchio si vede, lo prova il bianco crine,

su ciò settanta inverni accumular le brine;

ma ch’io fossi un somaro lo apprendo proprio adesso,

ora che EGLI mi ha fatto conoscere me stesso

Conoscere se stesso!? Difficile precetto

che la sapienza greca scolpiva sul prospetto

del tempio di Delfo, e che giovò, se mai,

forse a conoscer gli altri, ma se stessi giammai.

Ma è strano inver che Sindaci e Regi Commissari,

che hanno avuto il governo di Agira, in tempi vari,

non si siano accorti quale somaro io sia.

E che tale scoperta dovesser farla pria.

EGLI, cui sono ignoto, EGLI, appena è entrato,

scopre il ciuco latente in corpo dell’impiegato.

Se nell’antica Roma vi fu un imperatore

che del proprio cavallo ne fece un senatore,

non dovrebbe sorprender che un Sindaco rurale

scelga per impiegato il