Elena
Di Florence K.
()
Info su questo ebook
Florence K., menzione di merito al Pegasus Literary Awards 2018, è autore dei libri Vita da orfani, Umani o disumai e Occhio alla giungla.
La Fondazione Studi Bressan opera nell’ambito “Altri Servizi di Istruzione NCA” e questo è il quarto libro che viene pubblicato.
Leggi altro di Florence K.
Il medico dell’argine Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOcchio della giungla Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl vedente non vedente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUmani o disumani - La casa di aurora Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Elena
Ebook correlati
Le orme dell'orso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOn Off Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuegli attimi di felicità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLettere a mia nonna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVoci di una piccola eternità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBattaglie di una vita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRinasci Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl nastro di seta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome d'improvviso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl mio nome è Emanuela Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniChiamami per nome Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa maledizione di Anne (Le sorelle Moore I): Le sorelle Moore, #1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTi fidi di me? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCianuro di Argento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSono una struttura pericolante Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe storie mancanti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCara mamma: spunti per una maternità consapevole Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna sola pagina bianca Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa luce dietro l’oscurità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPensieri nascosti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAforismi estemporanei Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl primo dio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFosca e il petalo di rose Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria di una Capinera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBicicletta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie al femminile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniChe cosa stai aspettando! Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLibera: Il cielo di mare e di lampare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTALITHA CUMI! Il Risveglio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLettera di uno spermatozoo al suo babbo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Vita famigliare per voi
La meccanica delle vite possibili Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniConfessioni di uno psicopatico Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Nonno non mi riconosce più. L'Alzheimer raccontato ai bambini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutte le novelle Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOpere Complete di Italo Svevo (Italian Edition) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando cadranno tutte le foglie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Casalinga Ideale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlmond: Come una mandorla Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEros Valutazione: 3 su 5 stelle3/5La madre Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Dopo il crepuscolo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPromessi sposi Valutazione: 4 su 5 stelle4/5L opposto di me stessa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI piaceri viziosi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Vita di Luisa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI Robinson d'America: Ovvero le avventure di una famiglia persa nel gran deserto del West Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Elena
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Elena - Florence K.
© 2018 Europa Edizioni s.r.l. | Roma
www.europaedizioni.it - info@europaedizioni.it
ISBN 978-88-9384-868-8
I edizione novembre 2018
ELENA
La delusione mi ha ucciso
Elena
L’addio
Amata madre mia
Carissima madre mia, riceverai questa lettera da Marino con due richieste: la prima è quella di bruciarla dopo la lettura. So che non potrai realizzare la seconda richiesta visto che vorrei tanto che fossi l’unica presente nella mia ultima ora. Mentre le mie forze mi abbandonano, intravedo di giorno e di notte con un velo, il tuo volto benevolo. Vorrei tanto avere solo te presente nella mia ultima ora. Così potresti esprimere tutto ciò che il tuo cuore nasconde. So che di fronte a papà o a Marino, nasconderai la tua vera natura come al solito o per convenienza o, per paura o, per vergogna. Non avrai il coraggio di stringermi a lungo. È ciò di cui avrei bisogno, non ho bisogno né di parole, né di lacrime.
Sto scrivendo questa lettera, di nascosto perché so che Marino me l’avrebbe impedito. Mi avrebbe tolto l’ultima luce che rimane in me, raccontarti ciò che non potevo dire a voce. La tua presenza in questi giorni mi fa sentire quanto mi hai voluto bene. Mi sento in colpa di non essere stata capace di risollevarmi da questa prova che mi ha distrutto: la disgrazia di aver sposato uno squalo. Se i medici hanno definito le cure come urgenti, per me, l’unica urgenza è quella di salutarti, non serve a nulla soffocarmi di medicine.
Il dolore che sento trafiggere il mio cuore (come ci sia penetrato un coltello) non ha nulla a che vedere con la diagnosi di un male al fegato. Quel dolore mi fa perdere il senso della vita. Non c’è male più grande perché i medici non potranno mai guarire il mio cuore spezzato. Prima della tua venuta a casa mia per provvedere ai miei ultimi giorni, tremavo ogni volta che vedevo inquadrarsi nello specchio il viso di Marino all’ingresso della nostra camera matrimoniale.
Carissima madre mia, ti ricordi del giorno in cui, mi avevi tirata fuori dal mio rifugio
, quella clausura dove andai su consiglio di zia Anna Maria. Quel giorno, vidi le tue lacrime, quella di una mamma che si sentiva responsabile della scelta sbagliata della sua figlia. Ebbene madre mia, non devi sentirti in colpa. Ti posso assicurare che i pochi momenti di felicità che ho avuto sono quelli che devono contare ai tuoi occhi. Solo tu nel passato ti accorgevi di ciò che mi portava gioia o infelicità. Ecco perché sei stata l’unica ad accorgersi che mi ero sepolta in una strada che zia Anna Maria aveva proposta e che trovava opportuna per il mio bene. Uno scenario organizzato da lei e che aveva convinto mio padre, ma io seppi dopo che era per interesse suo.
Mentre tornavamo a casa, vedevo nel tuo sguardo sofferente la disperazione di non aver potuto impedire ciò che ti imponevano zia Anna Maria e mio padre. La mia estrema magrezza, i miei capelli schiariti, solo tu te ne eri accorta. Mentre mio Padre, avendo appoggiato la scelta della sua sorella Anna Maria, avrebbe preferito che io rimassi in clausura per risparmiare alla sua famiglia altre disgrazie.
Ebbi un tuffo nel cuore, quando sentii zia Anna Maria ripetere senza rispetto per il tuo dolore che, quelli che spediscono i figli lontano, soprattutto nelle clausure, lo fanno per mancanza di cibo. Oppure, sosteneva che erano ragazze deboli, incapaci di fare le loro scelte di vita e pronte a seguire consigli imposti da altri.
Carissima madre mia, non mi ricordo che a casa nostra fosse mai venuto a mancare il necessario per la mia educazione e sostentamento.
Per quanto riguarda la mia debolezza, concordo con zia Anna Maria e ne sono convinta. Ecco il motivo per il quale ho sposato uno squalo. Egli si era accorto sin dal nostro primo incontro che la possibilità di avere un erede offriva a lui la realizzazione dei suoi obbiettivi di vita. Mentre le sorelle di mio padre, approfittando di questo tratto del mio carattere, lo spinsero a consegnare a loro la scelta della mia educazione, egli era convinto, che loro sarebbero riuscite meglio di te, una casalinga che non aveva né fratelli né sorelle.
Certo, hanno voluto il mio bene ma, per il loro interesse e secondo i piani di zia Anna Maria: ecco perché benché sia impossibile, vorrei solo te vicino nella mia ultima ora.
Ogni giorno per me significa una punizione che ti impongo, quando sei presente in modo così costante ai miei ultimi respiri.
Zia Anna Maria aveva individuato la strada ritenuta per il mio carattere cosiddetto debole
e inadeguato alla vita che facevo con voi nella città fiorentina. Una vita a fare niente
secondo zia Anna Maria.
La mia presenza al vostro fianco, l’affetto di cui mi circondavate secondo lei non corrispondeva allo scenario delle brave ragazze che lavorano, si sposano e fanno figli. Ciò mi convinse che non ero al mio posto presso di voi, nella casa della mia infanzia, dove conoscevo ogni angolo per averci giocato con te.
Zia Anna Maria non ti spiegò mai i sottintesi che mi spinsero ad allontanarmi (come