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Piccolo segreto nerd
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E-book112 pagine1 ora

Piccolo segreto nerd

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Info su questo ebook

Un incontro tra vecchi compagni di liceo porterà all’amore… o al rimpianto?

Blair Fletcher, un ragazzo qualunque di Key West, diventa all’improvviso una star. Il giorno prima sta servendo ai tavoli e quello successivo si ritrova in un mondo completamente diverso: è un attore nel nuovo teen drama gay Coconut Cove. Recitare la parte dell’ape regina Ryder gli fa guadagnare in fretta amici e nemici, ma è il carpentiere del set a possedere il suo cuore fin da quando erano ragazzini.

Blair ha sempre pensato che il dio dorato Sander Christiansen fosse del tutto irraggiungibile… ed etero. Ora che Sander è tornato nella loro città natale, sembra che le conclusioni di Blair fossero sbagliate. Man mano che le cose sul set e in camera da letto si scaldano, Blair si rende conto di non essere più il ragazzino timido che non si è mai allontanato da casa e che forse per lui è arrivato il momento di avere la vita e l’amore che ha sempre desiderato.

LinguaItaliano
Data di uscita26 mar 2019
ISBN9781644053003
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    Anteprima del libro

    Piccolo segreto nerd - M.J. O'Shea

    Indice

    Sinossi

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Altri libri di M.J. O’Shea

    Biografia

    Di M.J. O’Shea

    Visitate il sito di Dreamspinner Press

    Copyright

    Piccolo segreto nerd

    Di M.J. O’Shea

    Una storia di Coconut Cove

    Un incontro tra vecchi compagni di liceo porterà all’amore… o al rimpianto?

    Blair Fletcher, un ragazzo qualunque di Key West, diventa all’improvviso una star. Il giorno prima sta servendo ai tavoli e quello successivo si ritrova in un mondo completamente diverso: è un attore nel nuovo teen drama gay Coconut Cove. Recitare la parte dell’ape regina Ryder gli fa guadagnare in fretta amici e nemici, ma è il carpentiere del set a possedere il suo cuore fin da quando erano ragazzini.

    Blair ha sempre pensato che il dio dorato Sander Christiansen fosse del tutto irraggiungibile… ed etero. Ora che Sander è tornato nella loro città natale, sembra che le conclusioni di Blair fossero sbagliate. Man mano che le cose sul set e in camera da letto si scaldano, Blair si rende conto di non essere più il ragazzino timido che non si è mai allontanato da casa e che forse per lui è arrivato il momento di avere la vita e l’amore che ha sempre desiderato.

    Capitolo 1

    RYDER, IL re del cortile e… be’, di ogni cosa, era seduto a uno dei migliori tavoli esterni della scuola superiore di Coconut Cove. Era circondato dai soliti leccapiedi: persone bellissime e stupide, ragazze che pensavano che fosse il loro più caro amico e ragazzi convinti di poterselo portare a letto. Molto improbabile.

    C’era il sole, come sempre, a meno che non arrivasse uno di quei fastidiosi acquazzoni, come quello che il giorno prima aveva quasi rovinato i suoi mocassini Gucci. A quel tavolo si vestivano tutti alla moda, anche se non quanto lui. Gli altri ci provavano, ma non ottenevano grossi risultati. Probabilmente gli avrebbe dato fastidio, se ci fossero riusciti.

    Erano il tavolo più ammirato del cortile. Gli studenti più corteggiati della scuola. Era ovvio che Ryder ne facesse parte. Con lui c’erano Joey, un ragazzo dolce del secondo anno, che si era aggiunto da poco al gruppo e che gli piaceva davvero, e la loro amica Brooke, che tollerava per la maggior parte del tempo. Era un pomeriggio perfetto, in un perfetto contesto da scuola superiore.

    Ryder avrebbe dovuto essere felice.

    Non lo era.

    Mack, il nuovo arrivato a Coconut Cove, che se ne andava in giro con un atteggiamento arrogante e gli occhi sognanti e meditabondi, era in qualche modo finito dall’altra parte del cortile, sotto una palma, attaccato come una ventosa a Kelly, il miglior amico di Ryder. Erano appena arrivati e Ryder non ne poteva già più. Le loro braccia sembravano dei serpenti e non aveva mai visto Kelly ridere in quel modo. Era tutto così… sdolcinato. Non riusciva a sopportarlo. Non voleva sopportarlo. Kelly era uno di loro, una celebrità. I suoi bermuda stirati e le sue polo perfette non dovevano stare vicino a quel tenebroso pseudo cattivo ragazzo della costa ovest. Diavolo, no. Per fortuna aveva vicino il suo nuovo migliore amico, che lo avrebbe aiutato a pensare a qualcosa.

    Come ti sembra il nuovo arrivato, piccolo J? A Ryder non dispiaceva sollevare un po’ di polvere ogni tanto. Soprattutto quando giovava al suo scopo.

    Nuovo? È arrivato settimane fa. Joey scrollò le spalle. Sembrava sospettoso, come se avesse sentito quella domanda troppe volte e sapesse esattamente dove volesse andare a parare. Penso anche che a Kelly piaccia davvero e lui è il tuo migliore amico, quindi dovresti fare un passo indietro.

    Ryder alzò gli occhi al cielo. Non poté farne a meno. Ecco il santerellino ingenuo e ragionevole. Forse era arrivato il momento di rimandare Joey nella mediocrilandia sociale da cui proveniva. Certo, ora che Kelly stava sempre con quel tipo alto, irritante e tenebroso, il loro tavolo iniziava ad assomigliare a un gineceo. Forse, dopotutto, era meglio tenersi vicino Joey. Con le sue adorabili fossette, gli addominali perfetti e quegli occhioni sinceri, era molto più piacevole da guardare rispetto a un paio di tette.

    Ryder osservò Mack e Kelly per qualche altro momento, prima di decidere che gli facevano venire voglia di vomitare. Un sacco. Perciò tirò fuori il telefono e incominciò a navigare. Era sempre positivo sembrare troppo annoiato per curarsi di quello che potesse pensare di lui qualcuno a scuola. Se poi avessero immaginato che stava scrivendo al suo fidanzato ricco e molto più grande, che in realtà non esisteva, ancora meglio.

    Decise infine di rispondere a Joey. In ogni caso, si stava annoiando a giocare con il telefono. Non è quello che volevo dire. Temo solo che non sia il ragazzo giusto per Kelly. Sai come sono i genitori di Mack.

    In realtà, Ryder non aveva idea di come fossero i papà di Mack, oltre al fatto che casa loro sembrava essere un vortice che aveva risucchiato il suo migliore amico. Ryder non vedeva Kelly da settimane, a eccezione della sua nuca, mentre il resto di lui era appiccicato al corpo scolpito di Mack. Doveva esserci un motivo sovrannaturale. O magari si trattava di una setta. Non c’era proprio altra spiegazione.

    Hanno un bed and breakfast, Ryder. Sulla spiaggia. Joey corrugò le sue adorabili sopracciglia.

    È esattamente quello di cui sto parlando. Non li conosciamo. Non fanno parte della comunità. Potrebbero essere chiunque. Per quello che ne sappiamo, potrebbero nascondere cadaveri in quello squallido motel, come Norman Bates.

    Joey sembrava esasperato. È un bed and breakfast, non un motel. Inoltre, è un posto carino. E da quando avere un’attività ti rende un possibile serial killer?

    Ryder si sentì tradito. Ci sei stato? Come aveva potuto uno dei suoi amici andare in un posto del genere? Con quelle persone?

    No, ma dall’esterno sembra carino. Non lo so. Joey pareva un po’ meno sicuro rispetto a prima. Ryder sorrise tra sé e sé. L’aveva quasi convinto.

    Be’, io penso che là dentro stia succedendo qualcosa di inquietante. Credo che farò loro una visitina dopo la scuola.

    Ryder, non…

    Okay, forse non l’aveva convinto. Cosa? Sono solo un cittadino preoccupato, okay?

    A quel punto Joey alzò gli occhi al cielo. Con enfasi. Forse non era così carino come pensava Ryder. Già, senso civico. È proprio quello a cui pensi sempre, quando inizi a ficcare il naso in affari che non ti riguardano.

    Non importava. Alla fine, Ryder riusciva sempre a far fare alla gente quello che voleva.

    Doveva solo aspettare.

    BLAIR FLETCHER, sei desiderato al trucco. Per favore, presentati al reparto acconciatura e make-up!

    La chiamata arrivò stridula tramite gli altoparlanti. Per poco non gli scappò un sospiro acuto e francamente patetico. Blair lanciò una lunga occhiata allo specchio del camerino e si chiese, in tutta sincerità, cosa avrebbero mai potuto fare un po’ di trucco e un’acconciatura. Della lacca e qualche strato di fondotinta avrebbero dovuto trasformarlo in Ryder la Regina? Era passato un mese e mezzo e ancora non ne era sicuro.

    Ehi, Blair.

    Si voltò e vide Tony che usciva dall’angolo trucco e parrucco del loro mondo fittizio.

    Blair pensava che Tony fosse fantastico. Aveva ventisette anni, ma aveva proprio l’aspetto che doveva avere: quello di un quindicenne. Aveva ottenuto delle comparsate come adolescente e recitato in spot pubblicitari per dieci anni, fino a quando non era riuscito finalmente a sfondare con il ruolo

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