Anima e Carne

Di Daniel Troisi Lopez

È il racconto di una giovane ragazza divenuta insensibile e indifferente alla vita a causa di un difficile passato. Dopo un tragico incidente avvenuto nelle strade di Tokyo, la sua esistenza si intreccerà con quella di un misterioso personaggio. Non tutti i morti restano tali. Le vie per il destino sono infinite.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 29 mag 2019
• ISBN: 9788831623384

Anteprima del libro

Sommario

Capitolo 1: Purezza letale

Capitolo 2: Esperienza millenaria

Capitolo 3: Chiaro come il cielo di notte

Capitolo 4: Fiducia inconfutabile

Capitolo 5: Incontro con il destino

Capitolo finale: Epilogo

Introuduzione

Ricostruire la realtà all’interno della fantasia; è sempre stato questo lavoro creativo ad attirarmi alla scrittura. Nonostante varie ispirazioni avute nel corso del tempo, non mi sono mai apprestato a scrivere per mancanza di motivazione. Poi un mio amico ha messo su un gioco, sfidando alcuni a scrivere una storia con un preciso soggetto. È così che ho iniziato a scrivere questo libro, il mio primo racconto. Ho visto cosa significa scrivere e veder uscire un frammento di realtà e della tua esistenza attraverso una storia, dei personaggi. È stata un’esperienza che mi ha commosso, divertito e che mi ha lasciato con la motivazione di continuare a scrivere.

Non voglio parlarvi del racconto seguente in alcun altro modo e preferisco che possiate addentrarvi nella storia senza ulteriori questioni.

Capitolo 1

Purezza letale

28/04/2042

«Che palle». Quando Sumiko morì la prima volta non era proprio in vena. Uscì di casa a mezzanotte. Di solito non usciva così tardi ma quando si era affacciata alla finestra del suo appartamento a Kabukicho la luna l'aveva catturata. Sumiko non aveva genitori, non aveva amici. Due volte aveva preso l'aereo ed era andata in Europa. Era stata in Spagna e in Norvegia, entrambe le volte per un mese. Adesso erano tre anni che passava le giornate a giocare ai videogiochi, a perdersi per la città di Tokyo senza una meta e stesa sul letto a guardare il soffitto. Almeno in casa stava da sola, c'era silenzio. Ma anche la bellezza di questo silenzio era sfiorita.

D’un tratto si accorse del rumore diffuso delle migliaia di gocce d’acqua che si infrangevano al suolo senza sosta. Si ricordò di aprire la finestra. Il rumore della pioggia la avvolse con maggiore intensità. L’aria fredda le entrò nelle narici, risvegliandole i sensi. Era una di quelle notti che ti ricorda quanto la vita sia effimera. La sostanza del vento si legò invisibilmente a Sumiko e, senza che lei se ne accorgesse, la portò lontano. Lontano dalla prigionia del corpo, dalla preoccupazione. Preoccuparsi era una follia. Che senso aveva prendersela per un gioco? Come per dare una risposta alla testa di Sumiko che si alzò verso il cielo, la coltre di nubi si fece da parte, svelando una splendente luna piena. Era così grande e lontana. Semplice e pulita.

Chiuse la finestra. L’atmosfera esterna si separò dalla stanza di Sumiko ma la sensazione di quella notte non smise di percorrerle la mente e il corpo. Si spogliò e uscì di casa senza chiudere a chiave, nuda. Era completamente nuda per la strada, in primavera. Come se per chiedere aiuto uno danzasse per ogni sconosciuto e gli baciasse il volto. Il volto di Sumiko, però, rimase gelido. Così il suo sangue.

Sumiko avanzava a passi lenti mentre la pioggia fredda continuava a caderle addosso. L’acqua le scorreva sul corpo senza che lei sentisse