Sopravvissuta

Di Federico Giannitelli

Zombie - racconto lungo (33 pagine) - Quando il mondo è finito, sopravvivere è solo una parola, anch’essa morta…

Una sopravvissuta all’apocalisse zombie procede in un cammino infinito, senza direzione, con la sola speranza di trovare altri come lei e ai quali unirsi. Ma il viaggio più duro a cui è costretta la ragazza, più difficile e più complesso dell’uccidere i non-morti lungo la sua strada, è quello intrapreso all’interno di sé, nella mente e nel cuore, all’estenuante ricerca del senso della sua stessa esistenza e della sua stessa fine in un mondo ormai morto.

Federico Giannitelli è nato a Venezia ma vive a Cassino insieme alla sua famiglia. Appassionato dalla narrazione e dalla narrativa sin da piccolo, leggendo, inventando storie per se stesso e i suoi giochi, comincia a scrivere seriamente racconti all’età di quattordici anni, il periodo della sua vita in cui realizza di voler narrare storie, non solo a se stesso, e che di raccontare non ne può proprio fare a meno. Con la moglie gestisce una piccola attività di creazioni cartotecniche e organizzazione eventi. Ma continua a scrivere racconti e romanzi. Ha all’attivo due antologie di racconti: 8 racconti, con BookSprint Edizioni, e Da leggersi all’imbruttire, autopubblicato.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 14 nov 2023
• ISBN: 9788825426847

Anteprima del libro

The Tube Exposed

A cura di Diego Matteucci

Delos Digital

Federico Giannitelli

Sopravvissuta

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825426847

© 2023 Federico Giannitelli

Edizione ebook © 2023 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.1

Copertina di Dante Primoverso

Collana a cura di Diego Matteucci

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Indice

Copertina

Il libro

L'autore

Sopravvissuta

Adesso…

Diverse ore prima…

Adesso. Ancora…

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Il libro

Quando il mondo è finito, sopravvivere è solo una parola, anch’essa morta…

Una sopravvissuta all’apocalisse zombie procede in un cammino infinito, senza direzione, con la sola speranza di trovare altri come lei e ai quali unirsi. Ma il viaggio più duro a cui è costretta la ragazza, più difficile e più complesso dell’uccidere i non-morti lungo la sua strada, è quello intrapreso all’interno di sé, nella mente e nel cuore, all’estenuante ricerca del senso della sua stessa esistenza e della sua stessa fine in un mondo ormai morto.

L'autore

Federico Giannitelli è nato a Venezia ma vive a Cassino insieme alla sua famiglia. Appassionato dalla narrazione e dalla narrativa sin da piccolo, leggendo, inventando storie per se stesso e i suoi giochi, comincia a scrivere seriamente racconti all’età di quattordici anni, il periodo della sua vita in cui realizza di voler narrare storie, non solo a se stesso, e che di raccontare non ne può proprio fare a meno. Con la moglie gestisce una piccola attività di creazioni cartotecniche e organizzazione eventi. Ma continua a scrivere racconti e romanzi. Ha all’attivo due antologie di racconti: 8 racconti, con BookSprint Edizioni, e Da leggersi all’imbruttire, autopubblicato.

Adesso…

Anche se era stanca e ferita, anche se non sapeva dove stava andando, anche se non aveva più alcuna speranza, continuava a trascinarsi in avanti, meccanicamente, come aveva sempre fatto fino a ora. Il senso della sua vita, da ormai molto tempo, era solo questo: proseguire finché avesse potuto.

Non c’era poi molto altro da fare.

Dietro di lei, uno di quegli esseri continuava a seguirla, ringhiante, arrancando per la strada con il solo ausilio delle braccia, alzate e tenute piegate a novanta gradi. Ciò che rimaneva di lui era la sola parte superiore del corpo. Per come procedeva, mettendo una mano dopo l’altra sull’asfalto e tirandosi dietro il busto, sembrava un ragno strappato in due, ma deciso a non lasciarsi morire; non prima di aver potuto gustare un’ultima cena.

Erano entrambi conciati male, ed entrambi mostravano la loro caparbietà. O solo l’inconscia sottomissione all’istinto.

Pioveva a dirotto, e il fatto che fosse estate rendeva l’aria più umida e fastidiosa. Cosa che lei mal sopportava. Ma lei ormai mal sopportava tutto. E il tutto in questione voleva dire la Vita. La sua. Riteneva che ci fosse un che di masochistico nel voler continuare a vivere in un mondo ridotto in quello stato, dove la Vita, soprattutto quella dell’Uomo, era tornata al suo senso primordiale, elementare: vivere per perpetuare la vita. E, accidenti a lei, aveva incontrato persone tanto stupide da assecondarla! In fondo anche noi, basta guardarci, come loro siamo non-morti, soleva dire a se stessa, quelle volte in cui era riuscita ad unirsi con altri sopravvissuti. Dopo la morte di suo padre, avvenuta quando lei aveva appena compiuto quattordici anni, aveva sempre cercato di ritrovare altri sopravvissuti con la quale stare insieme, per non