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E ti scrivo
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E-book50 pagine26 minuti

E ti scrivo

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In E ti scrivo, Roberto Uttaro si presenta come un archeologo di emozioni nell’intento di riportare alla luce lettere di un tempo trascorso ma così vivo nella sua memoria anche se paradossalmente distante ed impalpabile. Rispolverando tra i cassetti del passato e nelle pieghe più segrete della coscienza, i discorsi stagionati nel tempo hanno ripreso a riecheggiare nei pensieri e nei ricordi … Dietro la volontà di riafferrare quanto trascorso, l’inchiostro posato sulla carta sembra conservare la memoria del tempo che fu: le sensazioni, i sentimenti, le emozioni, gli stati d’animo, gli affetti, i propositi, le inquietudini, le incertezze…
Il libro, una autobiografia circoscritta dal 2 gennaio al 23 marzo 1995, si presenta come una corrispondenza epistolare tra un giovane allievo dell’Accademia Navale di Livorno ed i propri affetti familiari. Sono frammenti di vita vera che volteggiano dalle calde pareti domestiche fino alle fredde stanze dell’Accademia, immagini concrete, dai colori accesi che il tempo, con il suo inesorabile fluire, non è riuscito a sommergere sotto il peso dei tanti momenti tra loro sovrapposti… sono ricordi dai contorni piacevolmente sbiaditi come in quelle fotografie in cui il paesaggio fa solo da cornice ai volti che fissano la telecamera, quasi a voler bucare l’obiettivo…
Per la sua spontaneità, E ti scrivo, è indirizzato a tutti: a chi tra i giovani sta per spiccare il volo, a chi tra i genitori si interroga su come insegnare ai propri figli ad uscire dal porto delle proprie certezze e prendere il largo con tenacia e sicurezza… a chi vuole semplicemente leggere per apprendere, perché ogni volta che qualcuno scrive o dice qualcosa c’è sempre qualcun altro che apprende e rispondendo insegna qualcosa in più che un altro comprenderà ancora meglio…… e solo così la memoria non si perde.
Dopo tutto, fissare per iscritto il vissuto è un po’ come far rivivere ancora una volta ciò che altrimenti, nel silenzio che il tempo sa regalare, andrebbe perduto.

Prof. Cosmo Pasciuto


Roberto Uttaro nasce a Formia il 28 maggio 1975. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Gaeta dove frequenta l’Istituto Tecnico Nautico “Giovanni Caboto” e, nel 1993, consegue brillantemente il Diploma di Maturità in qualità di “Macchinista Navale”. Nel 1995, frequenta l’89° corso Allievi Ufficiali di Complemento presso l’Accademia Navale di Livorno. Dopo aver assolto il servizio di leva come Guardia Marina su Nave Maestrale, di stanza a La Spezia, nel 1996 si imbarca come Allievo Ufficiale di Macchine sulle navi della marina mercantile. Dal 1998 al 2000 frequenta il 73° corso “Ortigara II” Allievi Marescialli ramo Mare della Guardia di Finanza, prima a Portoferraio e successivamente a Gaeta. Promosso al grado di Maresciallo nel 2000 frequenta il corso di specializzazione come “Tecnico di Macchine” presso la Scuola Nautica di Gaeta, classificandosi al I° posto. Spicca nel suo ventennale servizio come “Fiamma Gialla” il periodo trascorso a Lampedusa, in prima linea, nella lotta contro l’immigrazione clandestina e nel salvataggio delle vite umane in mare. È coniugato con la signora Nunzia De Vivo, e padre di Marika e Manuel. È appassionato di Storia e Letteratura, in particolare della realtà risorgimentale e post-risorgimentale.
LinguaItaliano
EditorePasserino
Data di uscita5 ago 2019
ISBN9788834166826
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    Anteprima del libro

    E ti scrivo - Roberto Uttaro

    Manuel

    Prefazione

    Verba volant scripta manent recita un vecchio adagio, ma non sempre è così… a volte le parole non volano via, non possono sfumare in trasparenza come se non fossero mai state pronunciate; ciò lo si deve a chi le ha dette, per il fine e per lo scopo…

    In E ti scrivo, Roberto Uttaro si presenta come un archeologo di emozioni nell’intento di riportare alla luce lettere di un tempo trascorso ma così vivo nella sua memoria anche se paradossalmente distante ed impalpabile. Rispolverando tra i cassetti del passato e nelle pieghe più segrete della coscienza, i discorsi stagionati nel tempo hanno ripreso a riecheggiare nei pensieri e nei ricordi … Dietro la volontà di riafferrare quanto trascorso, l’inchiostro posato sulla carta sembra conservare la memoria del tempo che fu: le sensazioni, i sentimenti, le emozioni, gli stati d’animo, gli affetti, i propositi, le inquietudini, le incertezze…

    Il libro, una autobiografia circoscritta dal 2 gennaio al 23 marzo 1995, si presenta come una corrispondenza epistolare tra un giovane allievo dell’Accademia Navale di Livorno ed i propri affetti familiari. Sono frammenti di vita vera che volteggiano dalle calde pareti domestiche fino alle fredde stanze dell’Accademia, immagini concrete, dai colori accesi che il tempo, con il suo inesorabile fluire, non è riuscito a sommergere sotto il peso dei tanti momenti tra loro sovrapposti… sono ricordi dai contorni piacevolmente sbiaditi come in quelle fotografie in cui il paesaggio fa solo da cornice ai volti che fissano la telecamera, quasi a voler bucare l’obiettivo…

    Così scrivendo, Roberto Uttaro apre una breccia nel passato e lo attraversa in un meraviglioso viaggio oltre il ponderabile in echi di infinito. Le tre parti che compongono il libro, ovvero i tre mesi di corso, sono anticipate da riflessioni d’autore, voci tra le voci. Esse sono delle porte che squarciano le nebbie delle dimenticanze: impactus raccoglie le esperienze del primo impatto dopo il distacco da casa; intermezzo di attese esprime il fiato corto per l’ambìto traguardo da raggiungere; terra in vista è la consapevolezza che ad ogni limite corrisponde un orizzonte più ampio.

    Per la sua spontaneità, E ti scrivo, è indirizzato a tutti: a chi tra i giovani sta per spiccare il

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