Fabio Innaro Brat Bros: Solo songs&short stories
Di Mario Innaro e Fabio Innaro
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Info su questo ebook
Fabio e Mario, che amano definirsi Brat Bros, sono due fratelli che si ritrovano a vivere in periferia.
La vita alienante gli va stretta e così, per trovare sfogo e libertà, cominciano a descrivere la realtà che li circonda attraverso l'arte.Uno come musicista l'altro come scrittore.Un giorno però Fabio viene a mancare... e allora spetterà a Mario far rivivere,attraverso le pagine del suo libro,le emozioni,gli affetti,i sogni,le angoscie e le paure di un fratello che ha sempre cercato di non piegarsi al destino che la società avrebbe voluto per lui.
Questo ebook audio-visuale include 20 racconti e altrettanti brani musicali, tutti legati da un sottile filo emozionale volto ad omaggiare il talento artistico di Fabio Innaro.
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Recensioni su Fabio Innaro Brat Bros
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Anteprima del libro
Fabio Innaro Brat Bros - Mario Innaro
Mario Innaro
FABIO INNARO
BRAT – BROS.
Solo songs & short stories
Fabio Innaro Brat – Bros.
Solo songs & short stories
Musica, testi e racconti
Music,lyrics, and short stories
Copyright: January 2016
Mario Innaro e Fabio Innaro - All rights reserved
Photographs: by Mario Romano
Military comics drawing: by Sergio Bianchi Galangan
Music: Fabio Innaro
Lyrics: Fabio & Mario Innaro
Sotto un cielo azzurro
Music & lyrics: Fabio Innaro, Michele De Capola, Mario Innaro
Graphics/Editing: Stefania Ombrato, ABC Naples, Italy
UUID: b4677b3a-6cd1-11e9-a5dc-bb9721ed696d
Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write
http://write.streetlib.com
Ringraziamenti
Ringrazio di cuore, per la stesura di questo libro ed il recupero dei brani musicali registrati da Fabio a casa artigianalmente a casa con un semplice masterizzatore a otto piste, nonché per l’ incoraggiamento e la disponibilità nei miei confronti: mia sorella Stefania, i miei cugini Alfredo e Mario Romano, Daniela e Rossella Cassese, Elvira Gioia, gli amici Stefano De Palma, Ezio Mazzola, Rocco Graziano, Michele de Capola, Renata D’ Agostino, Pierpaolo Petrone, Rosario Fiorenza, Andressa Fernandes, mio padre e mia madre.
Un Grazie a chiunque leggerà questo libro e soprattutto ascolterà la musica di Fabio aiutando a diffonderla perchè questo è il miglior modo per ricordarlo libero e felice…. Mario Innaro
Preface
Il futuro è arrivato sulla terra o meglio si è accavallato al presente e al passato contaminando ogni cultura con la globalizzazione tecnologica.
Nessuno può evitare il peso dell’ impatto. Il bellissimo pianeta terra, azzurro dallo spazio, sembra popolato da frenetiche formiche che in realtà lo stanno distruggendo. La signora che cammina per la strada dissestata digitando nervosamente sul suo smartphone ignora chi le passa davanti e che l’Amazzonia brucia ma riesce ad evitare magistralmente le buche, i paletti, i bidoni della spazzatura…
Le periferie urbanizzate e globalizzate bruciano a causa dei roghi di rifiuti e le polveri sottili, che sono invisibili negli spot delle auto, avvelenano gli esseri viventi all’ interno delle città e delle case. Un mondo finto, televisivo, invasivo e brutale, fatto di allegre pantomime, entra nelle menti e si sostituisce a quello reale che per contrasto perde appeal aprendo la strada all’ emarginazione, alle droghe artificiali, alla solitudine condivisa.
L’ isola felice, sperduta nei mari del Sud, si trova in realtà solo bucando il tabellone pubblicitario che la rappresenta. Il sistema
è riuscito a banalizzare e vanificare anche la fuga verso un nuovo mondo. Uomini dagli occhi a mandorla, robotizzati al lavoro, capitalisti e comunisti allo stesso tempo, invadono le città mentre altri uomini, neri e affamati, premono ai confini frustrati da trafficanti senza scrupoli o da fanatici monastizzati. Le Mafie comandano gli stati, le èlites farmaceutiche, petrolifere e belliche vivono di malcelato lusso in paradisi fiscali accerchiati però dal pericolo di iceberg in scioglimento e di isole di plastica alla deriva…
La musica, i testi, i racconti, le parole, si muovono in questo habitat-contesto e lo contaminano ulteriormente proponendo paragoni impossibili, estremizzando i contrasti familiari e sociali, cercando nelle pieghe della pubblicità dove sia finito l’ uomo e la sua origine. La chitarra di Fabio sorvola le dune d’ Arabia, si lancia nelle galassie, insegue il volo di un boomerang ancestrale, ci tocca il cuore aprendolo al ritorno di qualcuno, quell’ uomo, forse un soldato senza volto, ci ricorda che il sangue di ogni razza è rosso e che la guerra lontana è in realtà proprio dietro l’angolo.
Se ti fermerai a pensare solo un attimo, se camminerai per strada vestito solo di te stesso
, se, osservando un cielo azzurro, sorriderai come un bambino, avremo tutti ancora la possibilità di trasformare questa terra donataci in un Cuore grande
, felici e consapevoli del nostro destino comune di Animali Sociali
e di trasmettere, a chi ci seguirà, la speranza di preservare la vita e di continuare a tramandarla, arricchendola di bellissimi colori, come quelli dell’alba e del tramonto che da est a ovest ci mostrano l’inizio, la bellezza e la fine, di ogni singolo giorno.
Indice dei contenuti
Indice
Ringraziamenti
Preface
Boomerang
Supermercati
Disintegrato
Emozioni in fm
Mafia
Masai
Bongo Man
Galassie
Extra-rosa
Non dirmi che non sai
Tamburi elettrici
Sotto un cielo azzurro
Itamaracà
Onda
Un Cuore Grande
Qualcuno sarà
Nota: l’indicazione strofe
, se presente, si riferisce al ritornello del brano musicale corrispondente al racconto.
Boomerang
Mi dispiace, ma il tuo dispositivo non supporta i files audio.
Strofa: Ho letto sul giornale gli aborigeni australiani muoiono alcolizzati in anonime città, non sanno cosa vendere agli automobilisti ... son fossili viventi a semafori sempreverdi...
Cambiano i continenti ma la storia è sempre la stessa: alle popolazioni indigene viene sottratta, con la forza e a poco a poco, la terra, la loro unica ancestrale ricchezza e vengono condannati all' emarginazione prima ambientale poi sociale.
Il mito del West ha nascosto il genocidio degli indiani d' America, quello dell' Outback australiano il furto dell' ultimo continente ai danni degli aborigeni. Popoli straccioni, selvaggi, senza cultura, senza una valuta e senza religione; marginalizzati negli angoli più sperduti del pianeta da voraci multinazionali del petrolio pur se riabilitati storicamente da un ininfluente, accademico, revisionismo culturale .
Il colonialismo inglese, oggi apparentemente inoffensivo, perché mitigato da mille scandaletti rosa che vedono come protagonisti i pupazzi della casa reale, in realtà produce ancora oggi seri disastri del tipo British Petroleum
. L' aborigeno che, visto da vicino, dà l' idea di vivere impolverato e forse proprio per questo si aggira tra gli eucalipti senza vestiti, sembra un po' scontroso ma in realtà non solo dipinge in maniera astratta e sublime ma ha anche inventato il Boomerang.
Il Boomerang si sa che, se lanciato, torna indietro, come un cane dal padrone, ma solo se manca il suo bersaglio e se c'è spazio a sufficienza. Questo particolare è stato spesso dimenticato. Il ragazzino che giocava nel cortile di un palazzo non lo sapeva e così il suo boomerang lanciato in alto verso un cielo, tagliuzzato da angusti balconi, ruppe il vetro di una finestra al secondo piano. Il boomerang perciò, fatto mai successo in Australia, tornò indietro non da solo ma nelle mani di un furibondo inquilino, abbrutito dallo stress di infinite guerre condomino-coloniali, che voleva usarlo a mò di scudiscio sui Dervisci. Un uso improprio che testimonia l' ignoranza diffusa sull' Australia e non solo in Italia. Gli stessi turisti giapponesi che affollano oggi l' Australia hanno le idee confuse. Senza punti di riferimento geografici, tipici delle grandi distese urbane e commerciali, dato che gli aborigeni non hanno niente da vendere, i giapponesi cominciano a sbandare e in preda a un irrefrenabile delirio desertico-turistico, cominciano a fotografarsi tra di loro. Le grandi distese in the middle of nowhere
causano invece anche questo, favoriscono la nascita di nuove civiltà privando gli uomini della loro precedente identità personale e culturale. Questo spiega l' invenzione da parte degli aborigeni del Boomerang e dimostra che all' occidente concettualmente manca forse qualcosa.
Il Boomerang è uno strano oggetto, apparentemente un' arma di tipo blando, ma concepito da una intelligenza astrofisica
superiore; sembra infatti, quando vola, un disco volante e dallo spazio forse proviene.
L' austronauta - aborigeno, trovatosi solo sulla terra deserta lo ha concepito con un acume che solo la fame e una disperata ma leale, lotta per la sopravvivenza tra l' uomo e il suo habitat può dare, con la consapevolezza che vita è sinonimo di possibilità. Questo è