La Promessa di un Cowboy: Parte 2: La Promessa di un Cowboy, #2

Di L.G. Castillo

Cody Wilde non può negare i  sentimenti che prova per Cassie Strong, la sua amica d'infanzia. Ma, a causa della minaccia incombente di un acerrimo nemico, Cody decide di tenere Cassie al sicuro, anche a costo di sacrificare la propria felicità.

Angustiata dalla freddezza di Cody, Cassie prende in mano la situazione, determinata a conquistare il suo cuore. Incapace di stare lontano da Cassie, Cody si arrende ai suoi sentimenti e i due diventano inseparabili.

Ma, in un' afosa giornata estiva, le paure di Cody tornano a perseguitarlo, tuttavia sarà Cassie a pagarne le conseguenze.

• Lingua: Italiano
• Editore: L.G. Castillo
• Data di uscita: 1 mar 2020
• ISBN: 9781071529218

Anteprima del libro

Cassie

«Guarda laggiù!» urlò una voce.

Sollevai la testa di scatto al rumore degli spruzzi d'acqua. Un'ombra si mosse trasportando qualcosa di grosso. Mi stropicciai gli occhi annebbiati, non sapevo se a causa delle lacrime o dell'alcol.

«Sono loro!» gridò Mandi.

Un bagliore blu tremolò attorno al collo dell'ombra.

Cody! Mi alzai in piedi, precipitandomi nella sua direzione. Si era già radunata la folla quando arrivai lì. Le grida di Bianca si udivano tra i sussurri spaventati della fiumana di gente. «Nic, svegliati! Nic!»

Mandi e io ci facemmo largo tra la folla. Nic giaceva al centro del gruppo, pallido e immobile.

I miei occhi si spostarono ansiosamente su Cody. Aveva i capelli incollati alla fronte. L'acqua rotolava lungo il suo corpo fradicio. Aveva un’espressione indecifrabile. Quando i suoi occhi blu si incatenarono ai miei, un senso di freddezza mi colpì lo stomaco. C'era qualcosa che non andava. Prima che potessi dire una parola, Mandi mi spinse via e si mise ad abbaiare ordini.

«Gli farò il massaggio cardiaco. Cody, vai a casa del signor Wilson e chiama il 911. È quella più vicina. Cassie, vai con lui e mostragli dove si trova.»

«Conosci le manovre di rianimazione?» chiesi.

«No, ma qualcuno deve fare qualcosa.»

«Come fai a sapere cosa fare?» La guardai inginocchiarsi accanto a Nic.

«Ho visto Gopher eseguire la rianimazione cardio-respiratoria in un episodio di Love Boat.» Torreggiò su Nic per un momento, titubante. Poi lanciò un'occhiata rabbiosa a Cody. «Perché sei ancora qui? Vai! Muoviti!»

Il labbro di Cody si contrasse e io rimasi sorpresa. Mi stropicciai gli occhi, chiedendomi quanto alcol ci fosse nel punch che avevo appena bevuto. Non poteva ridere in una situazione come questa. O forse sì?

Mandi appoggiò le mani sul corpo di Nic, esercitando una pressione sul suo petto muscoloso. «Dai, Nic. Svegliati.»

Gli pizzicò il naso, tappandogli le narici. Poi, dopo aver inspirato profondamente, posò le labbra sulle sue.

«Oh, mio Dio. Svegliati, Nic,» singhiozzò Bianca.

Mandi sollevò la testa senza fiato. «Non morire, Marcelli,» ringhiò.

Proprio mentre gli copriva la bocca con la sua, le braccia di Nic si avvolsero improvvisamente intorno a lei, tirandola sul suo corpo. Lei agitò le braccia mentre lui le infilava la mano tra i capelli per tenerle ferma la testa mentre la baciava. La folla urlava e fischiava.

«Dacci dentro, Marcelli!»

«Sei grande!»

«Nic, sei uno stronzo!» Bianca gli diede un calcio sulla gamba e se ne andò con una coppia di amiche cheerleader.

Guardai Cody e il suo viso si aprì in un sorriso.

Che infame! Ero preoccupatissima. Pensavo di averlo perso e lui se ne stava lì impalato e sexy con i vestiti bagnati incollati al corpo.

Una parte di me avrebbe voluto fargli un bel discorsetto e l'altra ridere sollevata.

Un’altra piccolissima parte di me avrebbe voluto saltargli addosso.

«Sono contenta che tu stia bene,» dissi quando finalmente lo raggiunsi. «Ma appena Nic lascerà andare Mandi, sarà un uomo morto.»

«Sì, lo avevo avvertito, ma ha voluto farlo comunque.»

«Dopo potrebbe prendersela con te.»

«Non ne sono sicuro.» Abbassò lo sguardo sui piccoli pugni di Mandi che volavano per colpire Nic.

E poi successe qualcosa di miracoloso. Lei intrecciò le dita tra i suoi capelli scuri per approfondire il bacio e alla fine si arrese al bel quarterback. Erano così carini.

Era evidente dal modo in cui si era comportata per tutta la settimana che Mandi aveva una cotta per lui. Quando le avevo chiesto perché si era rifiutata di uscire con lui, aveva ignorato la mia domanda o cambiato argomento. Sì, era assolutamente cotta di lui.

Quando Nic finalmente smise di baciarla, Mandi sembrò stordita. Le sue gambe erano molli quando l'aiutò ad alzarsi. Nic le scostò i capelli e la guardò. «Ti manca una piuma.»

Mentre Nic la cercava a terra, la faccia di Mandi si contorse e la mascella si irrigidì. Potevo quasi vedere il fumo uscirle dalle orecchie. Non disse una parola quando lui trovò la sua piuma. C'era un silenzio inquietante. Era la quiete prima dell'uragano Mandi.

Corri, Nic. Corri.

«Quindi questo significa che uscirai con me?» chiese, attaccando la piuma alla sua fascia, i suoi occhi che scintillavano. «Immagino che lo farai… visto che mi hai riportato in vita e tutto il resto.»

Lei aprì e richiuse la bocca come se non sapesse cosa dire. E se non fosse stato per la dolcezza che vidi nei suoi occhi mentre lo guardava, avrei pensato che intendesse davvero quello che disse dopo: «Va' al diavolo, Marcelli.» Girò i tacchi e si diresse verso la macchina.

Nic si rivolse a me con un sorriso mozzafiato. «Ah, abbiamo fatto progressi.» Poi la seguì, urlando: «Passo a prenderti domani alle otto!»

Scossi la testa. Mandi e Nic erano fatti l'uno per l'altra.

Ora che lo spettacolo era finito, la folla cominciò a diradarsi, lasciandomi sola con Cody. Quando lo guardai negli occhi, il mio stomaco si contorse. Le sue ciglia bagnate sembravano più scure, facendo risaltare il blu intenso dei suoi occhi che nascondevano un segreto che voleva essere raccontato.

Il cuore mi batteva nel petto, accelerando il ritmo ogni minuto che passava. I miei occhi si spostarono sulle sue labbra che lui socchiuse leggermente mentre il suo respiro diventava erratico.

«Stai bene?» Una goccia d'acqua gli scivolò lungo la guancia. Senza pensarci, allungai la mano per asciugargliela. Gli accarezzai teneramente la guancia ispida, ipnotizzata dall'espressione sul suo bel viso.

Dopo un momento, il suo mento tremò e lui rabbrividì.

«Hai freddo.» Mi tolsi il maglione e glielo porsi.

Scosse la testa. «Tienilo. Si bagnerà.»

«Non preoccuparti.» Gli afferrai la mano e gli diedi il maglione, il mio stomaco fluttuò di nuovo. «Me lo puoi restituire più tardi.»

«Grazie, Cassie.» La sua voce era bassa e roca.

Pensavo che sarei svenuta per il modo in cui la sua voce sexy accarezzò il mio nome. L'avevo sentito farlo dozzine di volte prima, ma questa volta era diverso. Forse Mandi aveva ragione. Forse lui non usciva con Lynette.

Il cuore mi batteva forte quando si avvicinò. Col dito tracciò l'occhio di tigre che mi pendeva al collo. Sorrise. «L’hai messo.»

«Sì.» Ero senza fiato. «Lo indosso ogni giorno. Mi ricorda,» deglutii «te.»

La sua mano si spostò sul