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Sposati per Finta - Parte 2
Sposati per Finta - Parte 2
Sposati per Finta - Parte 2
E-book134 pagine58 minuti

Sposati per Finta - Parte 2

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Info su questo ebook


Ecco finalmente il seguito de "Il Mio Finto Fidanzato Italiano".

Chloe e Dominic sono felicemente sposati "per finta". Tuttavia, durante un viaggio in Italia, la loro storia diventerà sempre più... bollente.  

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita17 dic 2017
ISBN9781547510917
Sposati per Finta - Parte 2

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    Anteprima del libro

    Sposati per Finta - Parte 2 - Sierra Rose

    Vieni a trovare Sierra Rose sul sito: www.authorsierrarose.com

    Capitolo 1

    Leo e Chloe stavano aspettando con ansia in sala emergenze. Chloe pianse sulla spalla di Leo mentre lui le accarezzava la schiena e provava a confortarla. Si calmò solamente dopo che il medico le spiegò si trattasse e di una ferita superficiale. Dominic era svenuto alla vista di tutto quel sangue. Non appena Chloe si convinse che si sarebbe ripreso, si sentì più leggera.

    Grazie a Dio.

    Quando entrò nella stanza d’ospedale, Dominic le sorrise debolmente. Lei e Leo ricambiarono il gesto.

    «Allora Superman non è invincibile?» Leo chiese ridacchiando.

    Chloe gli diede una gomitata. «No, ma l’uomo d’acciaio è incredibilmente coraggioso.»

    «È bello rivedervi,» Dominic disse.

    «Dominic,» Chloe esclamò e corse ad abbracciarlo. «Ero così in ansia! Ti prego, non fare più una cosa del genere!»

    «Quell’uomo ti avrebbe ucciso. Volevo essere il tuo cavaliere dall’armatura scintillante.»

    «Non posso credere che abbia rischiato la vita per salvarmi. Non finirò mai di ringraziarti.»

    «Ci sono parecchie cose che non sai su di me. Farei qualsiasi cosa per le persone che amo.»

    Gli diede un bacio sulla guancia e poi lo fissò negli occhi.

    «Credevo di averti perso,» sussurrò. «Io...»

    Le strinse le mani. «Va tutto bene. Sono troppo testardo per morire.»

    Dopo qualche minuto, Chloe si allontanò per dare a Leo la possibilità di abbracciare il fratello. Si scambiarono qualche parola e poi Leo decise di andare via.

    «Vi lascio soli,» Leo disse. «Aspetterò fuori.»

    Annuì, poi si rivolse a Dominic.

    Le prese il viso tra le mani. «Sei una visione. Grazie per essere venuta.»

    «Ovviamente!»

    Sogghignò. «Dovevi. L’anello al tuo dito ti obbliga, ed è tuo dovere da brava mogliettina.»

    «Già, più ci penso, più ricordo vagamente di aver promesso di restarti fedele.»

    Rise e le baciò la mano.

    «A proposito del nostro matrimonio pieno d’amore, ho delle buone notizie. Hanno rimandato il colloquio con il dipartimento immigrazioni. Aspetteranno che ti riprenda.»

    «Abbiamo guadagnato un po’ di tempo grazie a me.»

    «Sì. Una signora mi ha chiamato al cellulare, e le ho spiegato quello che era successo. Sono certa abbia chiamato l’ospedale per una conferma.»

    La fissò negli occhi e le scostò una ciocca di capelli dal viso. «Forse dovrebbero spararmi più spesso, se è questo che ci vuole per avere maggiori attenzioni.»

    «Divertente! Non osare riprovarci!»

    «Non posso prometterlo. Lo rifarei per salvarti la vita.»

    Lo baciò sulle labbra. «Sei tutto per me.»

    «E tu sei tutto per me.»

    «So che doveva essere un finto matrimonio ma ...»

    Allontanò i capelli dagli occhi. «Finto? Ho fatto del magnifico, stupefacente sesso con la mia finta moglie. Non credo sia una finzione. Perché le finte mogli non consumano i matrimoni. Dopo le cose che abbiamo fatto... direi che non sei una moglie per finta.»

    «Non doveva succedere, ma la situazione c’è sfuggita di mano.»

    Le strinse il viso tra le mani. «Sai, tesoro, l’attrazione tra di noi era troppo forte per restare solamente amici.»

    Intrecciando le loro dita, lei fissò il suo anello di fidanzamento. «Siamo più che amici?»

    Le regalò un sorriso smagliante. «Che razza di domanda è da chiedere a tuo marito?»

    Rise.

    «Quanto durerà questa bollente avventura?» chiese.

    «Avventura? Il nostro matrimonio per te è un’avventura? Non credo sia scritto nel manuale del perfetto matrimonio... o nei giuramenti.»

    «Andiamo. Sai che cosa intendo.»

    «Non è un semplice flirt,» disse. «Non sei d’accordo?»

    «Ti sei preso una pallottola per me. Non credo molti flirt lo farebbero.»

    «Farei qualsiasi cosa per te. Non riesco a smettere di pensarti, Chloe. Sei entrata nella mia vita e hai completamento sconvolto il mio mondo. Ho perso il controllo di tutto.»

    «Sei dolce,» disse.

    «Mi dai ragione di esserlo. Voglio conquistare il tuo cuore. Perché sono pazzo di te.»

    «L’hai fatto ancora. Sei dolcissimo.»

    «Credo sia il matrimonio. Avere un’amica e una compagna al mio fianco rende la mia vita migliore. Avrei dovuto pensarci anni fa.»

    «Avrei potuto sposarmi, ma il problema è... non riuscivo ad accontentarmi.» Chloe confessò.

    «Non accontentarti mai.»

    Lo abbracciò.

    «Ho bisogno di te,» disse.

    Gli sfiorò le labbra in un dolce bacio. «Non qui. Non posso approfittarmi di te così. Sbrigati a guarire!»

    Scoppiò a ridere. «Sto benissimo. Ho solo qualche graffio.»

    Non appena provò a scendere dal letto, Chloe lo fermò.

    «Aspetta,» esclamo. «Vado a chiamare un’infermiera.»

    «Sto bene, tesoro.»

    «Non fare il maschione.»

    Quando si alzò, lei fissò il suo perfetto sedere a malapena coperto dalla camicia dell’ospedale.

    «Niente male,» disse con un sorriso.

    «Stai ammirando il mio sedere?»

    Annuì e sorrise maliziosamente.

    «Odio questi affarri. Adesso so perché la chiamano terapia intensiva.»

    Chloe scoppiò a ridere di nuovo. «Credevo stessi solamente mostrando i tuoi gioielli di famiglia per farmi cambiare idea.»

    «Posso sedurti con il mio sedere?»

    Rise di nuovo

    «Adoro sentire la tua risata, Chloe.»

    «Ridere è la migliore medicina.»

    Si perse nei suoi meravigliosi occhi nocciola. Lui la fissò con intensità e poi le sfiorò il viso. La dolcezza delle sue carezze e del suo bacio la aiutò a dimenticare le preoccupazioni. Fu uno dei momenti più intimi che condivisero.

    Ed erano quegli istanti che la fecero innamorare di lui. Tra di loro c’era una magia che nessuno dei due poteva negare. Lei sapeva che oltre la sua facciata di cattivo ragazzo che amava le donne in bikini e il Jack Daniels, c’era molto di più. Forse aveva rovinato il suo matrimonio di convenienza innamorandosi dell’uomo che si era ripromessa, sarebbe rimasto solo un amico? Come sarebbe amarlo? Che cosa si proverebbe a essere amati da lui?

    Era caduta in un baratro, ma stava cominciando a vedere la luce. Dominic le aveva fatto capire che non volesse più essere la ragazza solitaria. Pensava di poter sopravvivere ed essere felice da sola. Chiaramente si era sbagliata. Si era sbagliata di grosso.

    ***

    Quando alla fine Dominic tornò a casa, Chloe si prese cura di lui. Gli preparò una zuppa e lo servì e riverì tutto il giorno. Capì di tenere veramente a lui.

    «L’ufficio immigrazioni apprezzerebbe il tuo comportamento,» le disse.

    «Già. Non cucino, ma so riscaldare del cibo nel microonde. Apprezzerebbero davvero le mie doti nello scaldare qualcosa da mangiare per il mio fantastico maritino.»

    «La migliore zuppa che abbia mai mangiato.»

    «Bugiardo»

    «No. Sono sincero.»

    Gli lanciò un cuscino. «Sei solo gentile. Fa parte dei voti. Devi essere carino con me.»

    Si mise a ridere e le ritirò il cuscino.

    «Credo tu stia molto meglio adesso.»

    Ammiccò. «Molto meglio.»

    Lo abbracciò e cominciò a baciarlo.

    «Esattamente quello che ha ordinato il dottore,» disse.

    «Vuoi saltare il film?» chiese.

    Le lasciò una scia di baci bollenti sul collo. «Lascerò che sia tu a scegliere.»

    «Sì, saltiamo il film.»

    «Mi stai rispedendo a casa?»

    «No. Hai bisogno di cure amorevoli.»

    «No, credo che tu ne abbia bisogno.»

    Dominic le massaggiò le spalle, e lei si appoggiò a lui sospirando per il sollievo—sollievo che si trasformò in qualcosa di meno rilassato e più selvaggio. Non smise di baciarla lasciandola senza fiato. Era un esperto, non c’erano dubbi. Provò a ricordare come comportarsi in queste situazioni, ma non era facile.

    I suoi libri erano nella lista dei best-seller di USA Today e conosceva i gusti dei suoi lettori—sexy eroi in grado di far fremere dal desiderio le protagoniste. Non sapeva molto sul mondo maschile. Era in grado di creare dei personaggi, descriverli, dargli delle battute e oscuri segreti. Tuttavia, la realtà era ben diversa. Lui era troppo da gestire, troppo complicato, cinico e irresistibile. I protagonisti dei suoi romanzi non erano mai così complicati. Le eroine riuscivano sempre a metterli in riga con la loro innocenza e dolcezza. Chloe aveva tante doti—era intelligente, di successo e loquace per elencare solo qualche qualità. Ma non era il tipo

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