Meditazioni epistemologiche in musicoterapia

Di Giangiuseppe Bonardi

Meditazioni epistemologiche in musicoterapia è un libro che riflette sulla musicoterapia. Ma che cosa è dunque la musicoterapia? Una prassi? Una disciplina? O entrambe le cose? È proprio dalla riflessione sul nostro operato che possiamo ri-scoprire gli stimoli adatti a cercar risposte plausibili alle fatidiche domande. Le meditazioni musicoterapiche proposte nel libro sono altresì la raccolta di alcuni articoli pubblicati dall’autore, dal 2008 al 2016, sul sito internet MiA, Musicoterapie in Ascolto. Nel rileggere i contributi ho notato con piacere che ognuno di essi ha mantenuto, a distanza di tempo, la propria freschezza e unicità per cui li ho lasciati nella loro versione originale. Certamente il lettore troverà ripetizioni, ma poiché, “repetita iuvant”, le ho lasciate come invito a riflettere ulteriormente su alcuni importanti concetti perlopiù di natura epistemologica.

• Lingua: Italiano
• Editore: MiA
• Data di uscita: 26 mag 2017
• ISBN: 9788826443027

Anteprima del libro

Giangiuseppe Bonardi

MEDITAZIONI EPISTEMOLOGICHE IN MUSICOTERAPIA

L’edizione mobi o epub di Meditazioni epistemologiche in musicoterapia ISBN 9788826443027 è creata dallo scivente, utilizzando StreetLib Write, ed è pubblicata nel 2017 con lo pseudonimo: MiA.

L’edizione cartacea di Meditazioni epistemologiche in musicoterapia ISBN 9788826050942 è creata dallo scivente, utilizzando StreetLib Write, ed è pubblicata nel 2017 con lo pseudonimo: MiA.

Giangiuseppe Bonardi

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Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

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INDICE

PRESENTAZIONE

IL PREZIOSO VALORE DI OGNI PRASSI

PRASSI MUSICALI A CONFRONTO

DEFINIRE LA PRASSI MUSICOTERAPICA

CONSAPEVOLEZZE EPISTEMOLOGICHE

MODELLI O METODICHE MUSICOTERAPICHE?

RADICI E NUTRIMENTI

LA MUSICOTERAPIA COME FORMA D’ASCOLTO

CHIARIFICAZIONE DEL CONCETTO DI MUSICOTERAPIA

TEMPO, SPAZIO, VISSUTI

IL TEMPO E LO SPAZIO VISSUTO IN MUSICOTERAPIA

MUSICA

TERAPIA

IL COLLOQUIO

L’OSSERVAZIONE

TIPI DI TRATTAMENTO

L’UMANO E LO SCIENTIFICO IN MUSICOTERAPIA

BIBLIOSITOGRAFIA

PRESENTAZIONE

Meditare su ciò che si fa mi sembra una salutare pratica che allontana il pericolo di adagiarsi sugli allori, stimolando la personale ricerca di conoscenza. Un fare senza riflettere, a cosa serve? A nulla. Se non ri-troviamo il senso del nostro operare, l’iniziale spinta propulsiva, presto, si esaurisce e l’azione svanisce. Meditazioni epistemologiche in musicoterapia è quindi un libro che riflette sulla musicoterapia. Ma che cosa è dunque la musicoterapia? Una prassi? Una disciplina? O entrambe le cose? È proprio dalla riflessione sul nostro operato che possiamo ri-scoprire gli stimoli adatti a cercar risposte plausibili alle fatidiche domande. Le meditazioni musicoterapiche proposte nel libro sono altresì la raccolta di alcuni articoli pubblicati dall’autore, dal 2008 al 2016, sul sito internet MiA, Musicoterapie in Ascolto. Nel rileggere i contributi ho notato con piacere che ognuno di essi ha mantenuto, a distanza di tempo, la propria freschezza e unicità per cui li ho lasciati nella loro versione originale. Certamente il lettore troverà ripetizioni, ma poiché, repetita iuvant, le ho lasciate come invito a riflettere ulteriormente su alcuni importanti concetti perlopiù di natura epistemologica.

Buona lettura e buonissime riflessioni

Giangiuseppe Bonardi

[e-mail]

http://musicoterapieinascolto.com/mia

IL PREZIOSO VALORE DI OGNI PRASSI

Per affrontare piccoli e grandi problemi o anche piacevoli situazioni di vita quotidiana, come ad esempio un viaggio, elaboriamo delle [1] prassi, ossia dei percorsi volti a raggiungere il fine desiderato. Quante sono le prassi esistenti? Di fatto, sono pressoché innumerevoli, come del resto lo sono le molteplici esperienze che viviamo quotidianamente. Alcune prassi sono note perché hanno una storia; qualcuno le ha create e le ha trasmesse ad altri. Altre prassi devono essere inventate perché ci avventuriamo in situazioni inesplorate e non abbiamo a disposizione dei percorsi già collaudati cui aggrapparci. Inventare una prassi è, al contempo, un’attività preoccupante e appassionante perché, da un lato non abbiamo alle spalle una storia cui appigliarci, ma dall’altro possiamo credere in noi stessi e realizzare qualcosa di nuovo e impensato. Alcune prassi hanno un percorso scientifico, altre no, ma, quando sono applicate, funzionano bene al pari di quelle maggiormente accreditate e rigorose.

GLI ASPETTI STRUTTURALI DI OGNI PRASSI

La definizione

Una prassi è descritta sinteticamente in una chiara definizione. Definire una prassi, per chi la realizza, significa dichiarare al proprio interlocutore:

che cosa vuole fare con l’attività proposta (senso);

perché lo fa (finalità).

L’orientamento teorico di riferimento

Una definizione di prassi, non nasce casualmente, ma è figlia di un orientamento teorico che la ispira. L’orientamento teorico di riferimento è l’insieme delle teorie che avvalorano, guidano, delineano e definiscono la prassi in una specifica metodica.

La metodica

La metodica è il percorso, ossia il metodo, articolato in tappe, unitamente agli strumenti utilizzati per raggiungere il fine prefissato. In questa prospettiva, le attività professionali che svolgiamo quotidianamente possono essere considerate, a tutti gli effetti, come delle specifiche prassi aventi:

una definizione;

un orientamento teorico di riferimento;

una metodica.

Il valore di una prassi

A volte siamo intimoriti dai nomi altisonanti di alcune prassi, ma non è detto che, una prassi nota e blasonata, sia meglio di un’altra sconosciuta e... innovativa. Ogni prassi, titolata o no, ha in sé un prezioso valore da scoprire poiché, se non è viziata da convinzioni teoriche chiuse all’ascolto, è, di fatto, un percorso umano e personale che si apre al confronto, al dialogo accogliente di altri differenti tragitti. Chi realizza una prassi sa benissimo, in cuor suo, che la propria prassi non è una verità incontrovertibile, ma è una delle innumerevoli possibilità di essere. Il vero valore di ogni