Maloverso: Storia di un cane di mannara

Di Luca Raimondi

In una città del sud Italia la vita quotidiana di due parcheggiatori abusivi, Andrea e Seby, procede lenta e noiosa. Un giorno, un mafioso di mezza tacca si rifiuta di pagare la mancia. Andrea effettua la sua piccola ritorsione, graffiandogli la macchina. Ma il mafioso lo ritrova subito… vorrà vendicarsi oppure ha qualcos'altro in mente? Luca Raimondi, con una storia dall'incedere rapido, cinematografico e grottesco, disvela il sinistro ingranaggio che conduce nuove leve ai più alti vertici della criminalità organizzata. 

• Lingua: Italiano
• Editore: LUCA RAIMONDI
• Data di uscita: 13 mag 2020
• ISBN: 9788835827528

Anteprima del libro

mia".

UNO

Muscoli ormai flaccidi guizzano nell’aria sudata di un pomeriggio d’agosto.

Carmelo esegue dei complicati esercizi con un nunchaku, beandosi del suono della catena che tiene uniti e distanti i due bastoni: il primo fermo e disciplinato, collegato alla mente del guerriero, il secondo più libero di volteggiare, minaccioso nel suo girovagare, letale nel suo eventuale impatto contro sudate superfici di bestie non ancora dome, bestie che attendono lui per capire il senso ultimo della loro vita.

La sottomissione.

Guardandosi allo specchio si rende conto di come i suoi cinquant’anni siano ormai una realtà consolidata. I capelli cominciano a imbiancarsi come un prato alpino in dicembre. Le rughe solcano il suo viso, sembrano scavate da aratri trainati da buoi ubriachi. Due elementi, tuttavia, conservano intatto lo splendore di un professionista del crimine: la dinamicità dei suoi movimenti d’attacco e la cattiveria insita nel profondo del suo animo.

Nonostante l’afa assillante, Carmelo forza i suoi esercizi fino allo spasimo. Per ottenere quel fisico imponente che l’ha sempre contraddistinto e reso affidabile nel momento della riscossione dei crediti, ha forzato i suoi allenamenti fino e oltre la soglia del dolore. Non ci si ferma se non quando i muscoli s’indolenziscono, tremano, reclamano riposo a gran voce. Quella soglia non è stata ancora raggiunta, quando trilla il cellulare. Abulicamente, e impettito come un pavone, Carmelo ripiega l’arma, si avvicina al telefono, posto accanto ad una riproduzione