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Social cognition e aggressività. Disamina del modello socio-cognitivo di Kenneth A. Dodge
Social cognition e aggressività. Disamina del modello socio-cognitivo di Kenneth A. Dodge
Social cognition e aggressività. Disamina del modello socio-cognitivo di Kenneth A. Dodge
E-book29 pagine19 minuti

Social cognition e aggressività. Disamina del modello socio-cognitivo di Kenneth A. Dodge

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Info su questo ebook

Questo breve saggio, attraverso la disamina di alcune ricerche ormai divenute classiche, propone una chiave di lettura dell’aggressività e dei problemi ad essa collegati. Il modello è quello socio-cognitivo sviluppato dallo psicologo americano Kenneth A. Dodge. Si tratta di un “modello sequenziale a cinque passi” che mette in evidenza la relazione ciclica e reciproca che si stabilisce tra il comportamento sociale dei bambini ed il processo di elaborazione delle informazioni. Le abilità cognitive ad ogni passo risulterebbero fondamentali nell’inibire i comportamenti aggressivi e/o inappropriati e nel favorire i comportamenti competenti nelle specifiche situazioni socio-relazionali. All’origine dei comportamenti aggressivi potrebbero esserci degli errori sistematici nell’elaborazione delle informazioni, degli errori di attribuzione e dei veri e propri bias specifici, cioè tendenze sistematiche in un processo mentale accompagnate di solito da errori di ragionamento o di giudizio, che interverrebbero nel corso dei cinque passi: i bambini aggressivi non avrebbero alcuna difficoltà ad integrare gli stimoli sociali al proprio comportamento, non presenterebbero cioè una deficienza cognitiva, ma semplicemente distorcerebbero le informazioni a causa di un’aspettativa che gli altri si comporteranno aggressivamente nei loro confronti. Il modello, oggi, si presta per una riflessione utile alla progettazione di interventi finalizzati alla prevenzione del bullismo e del rifiuto sociale.
LinguaItaliano
Data di uscita18 mag 2020
ISBN9788831672375
Social cognition e aggressività. Disamina del modello socio-cognitivo di Kenneth A. Dodge

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    Anteprima del libro

    Social cognition e aggressività. Disamina del modello socio-cognitivo di Kenneth A. Dodge - Alessandro Meli

    Indice

    Frontespizio

    Colophon

    Social cognition e aggressività

    Bibliografia

    Informazioni sull'autore

    Note

    SOCIAL COGNITION E AGGRESSIVITÀ

    Disamina del modello socio-cognitivo di Kenneth A. Dodge

    di

    Alessandro Meli

    TITOLO | Social cognition e aggressività. Disamina del modello socio-cognitivo di Kenneth A. Dodge

    AUTORE | Alessandro Meli

    ISBN | 978-88-31672-37-5

    Prima edizione digitale: 2020

    © Tutti i diritti riservati all'Autore.

    Questa opera è pubblicata direttamente dall'autore tramite la piattaforma di selfpublishing Youcanprint e l'autore detiene ogni diritto della stessa in maniera esclusiva. Nessuna parte di questo libro può essere pertanto riprodotta senza il preventivo assenso dell'autore.

    Youcanprint Self-Publishing

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    www.youcanprint.it

    info@youcanprint.it

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    Il modello socio-cognitivo, sviluppato da Kenneth A, Dodge¹  per lo studio dell’aggressività, affonda le sue radici nelle teorie e nei risultati empirici ottenuti nell’ambito della psicologia sociale e della psicologia cognitiva.

    Punto di partenza di tale modello è la teoria dell’attribuzione di Heider (1958) la quale considera gli individui come dei pensatori costruttivi che si rapportano alle situazioni che incontrano ricercandone le cause e vi rispondono, dunque, comportandosi sulle basi delle loro attribuzioni e delle loro inferenze.

    Kelley (1971) ritiene che gli individui usino dei principi logici nel fare delle attribuzioni causali, come il principio di covariazione in cui un effetto è assegnato alla causa con cui è associato e la distintività in cui il grado di plausibilità di una causa diminuisce la plausibilità di altre.

    Le persone sviluppano anche bias²

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