Sviluppo, identità, intercultura: L'esperienza di un laboratorio socio-psico-pedagogico
()
Info su questo ebook
Leggi altro di Alessandro Meli
La didattica laboratoriale. Una strategia per promuover l'inclusione scolastica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniInsieme in palestra. Lo sport come laboratorio per l'inclusione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSocial cognition e aggressività. Disamina del modello socio-cognitivo di Kenneth A. Dodge Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCrescere con l'acqua. Movimento, acquaticità, sviluppo. Nuova edizione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAdattamento biologico e adattamento cognitivo nella teoria di Jean Piaget Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Sviluppo, identità, intercultura
Ebook correlati
LA PROSPETTIVA SOCIOLOGICA Argomenti di Sociologia per le Professioni Sanitarie e gli Operatori Sociali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniManuale breve di Counseling Sociolistico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLezioni di Socioterapia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGuarire con il corpo: Un modello di sociologia applicata per affrontare il disagio culturale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLE LOGICHE DELLE ORGANIZZAZIONI Potere, leadership, cultura, comunicazione e gruppi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuesto è un gioco? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa LIS come "strumento": Introduzione per un trattamento non verbale per i soggetti comunicopatici Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Formare la crisi - L'approccio critico-narrativo per la gestione del cambiamento nell'evento formativo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSentirsi belli sentirsi brutti: Corpo ed emozioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDesiderio d’infinito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'indagine narrativa: Da metodo di ricerca a strumento di lavoro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProfessione sociologo clinico: La passione spinge all'azione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEssere Diversi È Normale! - Scopri I Poteri Della Neurodiversità: Collezione Vita Equilibrata, #32 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl limite. La condizione dell'educazione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniConsulenza sociale di cura: Modello di lavoro sociale per la cura dell' identità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDecifrare Le Persone: Collezione Intelligenza Emotiva, #7 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBambino, Genitori, Scuola: un triangolo alla ricerca dell'equilibrio: Opuscolo di psicologia per insegnanti e genitori Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMetodo del Disegno Psicoemotivo per l'Analisi e la Consapevolezza: Le emozioni ci proteggono Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'innovazione della sociologia narrativa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mediazione pedagogica: Un percorso da Socrate a Reuven Feuerstein Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie complicate: La scuola al di là delle riforme Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLavoro emotivo, lavoro emozionale: Una lettura sociologica delle emozioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSulle tracce dell'educazione: Persone, contesti, relazioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'agire formativo: Stili di apprendimento e strategie didattiche Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniManifesto Evoversus Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl rovescio del sociale: Appunti per una clinica sociologica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Filosofia è la Vita, Vol. V Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mediazione scolastica: superare con efficacia i conflitti in classe e nella scuola Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniA Journey in our Star - Bridges for a new education Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Psicologia per voi
Il linguaggio della vita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniConfessioni di uno psicopatico Valutazione: 4 su 5 stelle4/535 Tecniche e Curiosità Mentali Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il Libricino della Felicità: come liberarsi dalle zavorre e raggiungere i propri obiettivi Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Nuovo manuale di auto-ipnosi Valutazione: 4 su 5 stelle4/5L’avvenire di un’illusione - Il disagio della civiltà Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La coscienza di Zeno: Edizione Integrale Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Come Essere Sicuri di Sé Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Memoria illimitata: Impara più velocemente e ricorda tutto con tecniche di memoria pratiche e potenti Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il metodo di studio: Quando, quanto, cosa, come e perchè studiare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni10 Induzioni ipnotiche per professionisti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAnatomia della Memoria Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Come liberarsi dalle ripetizioni familiari negative: I segreti della psicogenealogia. Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Ipnosi rapida: Come ottenere uno stato ipnotico in brevissimo tempo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMemorizzo: Tecniche di memoria potenti e veloci per ricordare qualsiasi informazione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTrucchi psicologici: Tecniche di comunicazione e programmazione neurolinguistica applicate al mentalismo moderno Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Storia del Mostro di Firenze - Appendice al I Volume Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe Tattiche del Cambiamento - Manuale di Psicoterapia Strategica Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Determinazione: Come andare avanti quando vorreste rinunciare Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Psicologia delle folle - Ipnosi di massa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSodoma e Gomorra Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniParolacce Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLacan e la musicoterapia Valutazione: 1 su 5 stelle1/5Dillo con la Voce. Metodo Psicopedagogico. Insegnare ai bambini ad esprimere emozioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa dislessia: Una guida per genitori e insegnanti: teoria, trattamenti e giochi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDimmi dove ti fa male: glossario psicoenergetico: Più di 300 patologie analizzate e decodificate Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIntrappola-menti: Come attrarre persuadere sedurre Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Storie Ipnotiche: Suggestiona ed Emoziona con i Racconti Ipnotici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Sviluppo, identità, intercultura
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Sviluppo, identità, intercultura - Alessandro Meli
Stereotipi e pregiudizi
Sugli stereotipi
Gli stereotipi possono essere definiti come un insieme coerente e abbastanza rigido di credenze che un certo gruppo condivide rispetto a un altro gruppo o categoria sociale. Gli stereotipi sono usati nella conoscenza della realtà sociale. Li utilizziamo per la comprensione dei fatti, per l’assunzione delle informazioni, per interpretarle e ricordarle. Ci guidano nella formazione di nuovi stereotipi.
Il termine stereotipo (dal greco stereòs = rigido e tòpos = impronta), utilizzato in ambiente tipografico per indicare la riproduzione di immagini a stampa per mezzo di forme fisse, venne introdotto per la prima volta nelle scienze sociali da Walter Lippmann nell’ambito di uno studio sui processi di formazione dell’opinione pubblica (1922). Secondo Lippmann il rapporto conoscitivo con la realtà esterna non è diretto ma mediato dalle immagini mentali che di quella realtà ciascuno si forma. Tali immagini, gli stereotipi appunto, altro non sono se non delle semplificazioni grossolane e piuttosto rigide che il nostro intelletto costruisce quali scorciatoie
per comprendere l’infinita complessità del mondo esterno.
Questo processo di semplificazione e il suo esito non dipendono da un’arbitraria decisione individuale ma da modalità stabilite culturalmente dal gruppo. Proprio per questo loro carattere di costruzione mediata socialmente, gli stereotipi rivestono una funzione in qualche modo difensiva dell’identità del gruppo che li ha prodotti poiché concorrono al mantenimento del sistema (sociale) che li ha generati.
Per capire più a fondo il modo di funzionamento degli stereotipi è necessario, inoltre, tener conto di alcune importanti variabili rispetto alle quali essi possono venire distinti:
• gli stereotipi possono essere caratterizzati da diversi livelli di condivisione sociale ossia, ad esempio nel caso dello stereotipo etnico, l’immagine che un gruppo si fa di un altro può essere più o meno diffusa fra i suoi componenti;
• gli stereotipi possono essere caratterizzati da diversi livelli di generalizzazione. Ad esempio, nel caso dello stereotipo etnico, data una certa immagine di un gruppo, si può essere convinti che pressoché tutti gli individui appartenenti a quel gruppo possiedano le caratteristiche che lo contraddistinguono, oppure che sussistano talmente tante eccezioni che è necessario stabilire volta per volta quanto l’individuo che si ha di fronte corrisponda allo stereotipo stesso;
• gli stereotipi possono essere più o meno rigidi, ossia più o meno mutabili.
Ancora sugli stereotipi
Gli stereotipi sono:
• raffigurazioni schematiche dei gruppi;
• nascono dalle relazioni inter-gruppo;
• guidano le conoscenze e i comportamenti sociali.
Quando due gruppi entrano in rapporto si formano diversi stereotipi, aventi vari bersagli, ad esempio: come ci si raffigura, come si raffigurano gli altri, come si pensa che gli altri raffigurino noi e come pensiamo che gli altri raffigurino loro stessi.
Lo stereotipo ha la struttura di uno schema e di un sapere organizzato. È infatti schematico e statico. Gli stereotipi costituiscono degli schemi interpretativi generali del comportamento di un determinato gruppo sociale, sulla base di una semplicistica caratterizzazione; in quanto tali, quindi gli stereotipi non trovano alcuna conferma scientifica nella realtà, per la semplice ragione che alcuni tratti caratteristici di un singolo individuo vengono erroneamente estesi a tutti gli individui del gruppo di appartenenza. La stereotipizzazione, pertanto, consiste nell’assegnare attributi specifici all’intera categoria di persone, dimenticando, che ogni individuo è portatore di qualità e di attributi assolutamente differenziati e personali.
Definizione di atteggiamento
Secondo la definizione data da Allport nel 1935, un atteggiamento è uno stato mentale di grande prontezza, organizzato attraverso l’esperienza
che influenza la risposta dell’individuo a oggetti e situazioni. Tale definizione è stata criticata da più autori perché ritenuta troppo generica.
Altra definizione conosciuta come modello tripartito è quella di Rosenberg e Hovland (1960). Secondo questi autori gli atteggiamenti sono un costrutto psicologico costituito da tre componenti:
• componente cognitiva, cioè le informazioni e credenze a proposito dell’oggetto;
• componente affettiva, la reazione emotiva suscitata dall’oggetto;
• componente comportamentale, le azioni di avvicinamento o di evitamento causate dall’oggetto.
Per la social cognition (per la tematica relativa alla social cognition si veda più avanti) l’atteggiamento è considerato una struttura cognitiva costituita dall’associazione in memoria tra rappresentazione dell’oggetto e la sua valutazione. (N.B.: questa definizione non è in contrapposizione con il modello tripartito).
Gli atteggiamenti si originano principalmente attraverso tre modalità principali:
• esperienza diretta: ho vissuto io stesso l’esperienza, traendone impressioni negative o positive. L’atteggiamento nato dall’esperienza diretta è costituito da una forte associazione depositata in memoria tra la rappresentazione dell’oggetto e la sua valutazione. È facile richiamare la valutazione quando si è posti nuovamente di fronte all’oggetto;
• osservazione dell’esperienza altrui: sono altri ad aver vissuto l’esperienza in mia presenza. Minore forza di associazione e conseguentemente atteggiamenti meno resistenti al cambiamento;
• comunicazione: l’esperienza vissuta da altri mi giunge attraverso un racconto. Forza ulteriormente minore: minima resistenza al cambiamento.
Definizione di pregiudizio
Tendenza a giudicare in modo ingiustificatamente sfavorevole gli individui appartenenti ad un dato gruppo sociale.
Etimologicamente il termine pre-giudizio si riferisce ad un giudizio precedente all’esperienza, emesso cioè in assenza di dati sufficienti e, quindi, potenzialmente errato. Nell’ambito delle scienze sociali il concetto di pregiudizio si arricchisce di due ulteriori specificazioni: da una parte esso viene sempre più spesso utilizzato in riferimento a gruppi sociali generalmente minoritari; dall’altro viene identificato con un giudizio sfavorevole nei confronti del gruppo, o individuo, oggetto del pregiudizio stesso. Il pregiudizio sarebbe allora una predisposizione a percepire, giudicare e agire in maniera sfavorevole nei confronti di gruppi diversi dal proprio. Caratteristica saliente del pregiudizio, sia nell’accezione più ampia di giudizio precedente all’esperienza che in quella sociologica di atteggiamento sfavorevole nei confronti di altri gruppi, è il suo essere d’orientamento per l’agire concreto.
Il pregiudizio esprime di solito la tendenza a reagire in modo pronto, quasi automatico, sia in senso sfavorevole che favorevole