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La didattica laboratoriale. Una strategia per promuover l'inclusione scolastica
La didattica laboratoriale. Una strategia per promuover l'inclusione scolastica
La didattica laboratoriale. Una strategia per promuover l'inclusione scolastica
E-book53 pagine1 ora

La didattica laboratoriale. Una strategia per promuover l'inclusione scolastica

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Info su questo ebook

L’apprendimento non va considerato solo come l'acquisizione di contenuti attraverso lo sforzo cognitivo individuale, ma anche come un prodotto sociale che emerge dalla collaborazione, dallo scambio, dal conflitto, dalle azioni, dalla negoziazione tra soggetti inseriti in un contesto, in cui anche le emozioni svolgono un ruolo determinante. Questo elaborato teorico, tesi conclusiva del percorso di Specializzazione per le Attività di Sostegno didattico agli Alunni con Disabilità per la Scuola Secondaria di Secondo grado, presenta la didattica laboratoriale rintracciandone sia i riferimenti teorici, sia il ruolo che può svolgere per favorire l'inclusione a scuola. Si sofferma, anche, sulla prospettiva inaugurata dall’OMS che guarda alla disabilità come ad una condizione di salute in un ambiente sfavorevole. Sottolinea, inoltre, l’importanza, per chi svolge il ruolo di insegnante specializzato per le attività di sostegno agli alunni con disabilità, sia di progettare contesti e attività all'interno del contesto scolastico rivolte all’intera classe, sia di una continua riflessione su di sé, sulla propria esperienza di insegnamento/apprendimento e, quindi, di una formazione e auto-formazione continua, di un insegnamento vissuto e portato avanti come ricerca e sperimentazione. Il lavoro è stato presentato e discusso all'Università di Padova alla conclusione dell'Anno Accademico 2014-2015.
LinguaItaliano
Data di uscita7 feb 2020
ISBN9788831658676
La didattica laboratoriale. Una strategia per promuover l'inclusione scolastica

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    La didattica laboratoriale. Una strategia per promuover l'inclusione scolastica - Alessandro Meli

    Indice

    Ab­stract

    1. In­tro­du­zio­ne

    2. La pro­spet­ti­va co­strut­ti­vi­sta

    3. La di­dat­ti­ca la­bo­ra­to­ria­le

    4. Con­clu­sio­ni

    Bi­blio­gra­fia

    Informazioni sull'autore

    ISBN | 9788831658676

    Pri­ma edi­zio­ne di­gi­ta­le: 2019

    © Tut­ti i di­rit­ti ri­ser­va­ti all'Au­to­re.

    Que­sta ope­ra è pub­bli­ca­ta di­ret­ta­men­te dall'au­to­re tra­mi­te la piat­ta­for­ma di sel­fpu­bli­shing You­can­print e l'au­to­re de­tie­ne ogni di­rit­to del­la stes­sa in ma­nie­ra esclu­si­va. Nes­su­na par­te di que­sto li­bro può es­se­re per­tan­to ri­pro­dot­ta sen­za il pre­ven­ti­vo as­sen­so dell'au­to­re.

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    La di­dat­ti­ca la­bo­ra­to­ria­le.

    Una stra­te­gia per pro­muo­ve­re l'in­clu­sio­ne.

    di

    Ales­san­dro Me­li

    "Co­me sem­pre ac­ca­de, le co­se mi­glio­ri

    na­sco­no dal­la ri­fles­sio­ne e ri­pa­ra­zio­ne de­gli er­ro­ri:

    non so­lo nel­le re­la­zio­ni tra per­so­ne,

    ma nel pro­ces­so di qua­lun­que ap­pren­di­men­to,

    che si im­pa­ra sba­glian­do

    non è un pro­ver­bio con­so­la­to­rio per gli er­ran­ti

    ma il prin­ci­pio epi­ste­mo­lo­gi­co di ba­se."

    (Car­la Me­laz­zi­ni, In­se­gna­re al prin­ci­pe di Da­ni­mar­ca, Sel­le­rio, Pa­ler­mo, 2011, p.53)

    Ab­stract

    L’ap­pren­di­men­to non va con­si­de­ra­to so­lo co­me l'ac­qui­si­zio­ne di con­te­nu­ti at­tra­ver­so lo sfor­zo co­gni­ti­vo in­di­vi­dua­le, ma an­che co­me un pro­dot­to so­cia­le che emer­ge dal­la col­la­bo­ra­zio­ne, dal­lo scam­bio, dal con­flit­to, dal­le azio­ni, dal­la ne­go­zia­zio­ne tra sog­get­ti in­se­ri­ti in un con­te­sto, in cui an­che le emo­zio­ni svol­go­no un ruo­lo de­ter­mi­nan­te.

    Que­sto ela­bo­ra­to teo­ri­co, prodotto finale del Corso di Specializzazione per le Attività di Sostegno didattico per gli Alunni con disabilità svolto presso l'Università degli Studi di Padova, pre­sen­ta la di­dat­ti­ca la­bo­ra­to­ria­le rin­trac­cian­do­ne sia i ri­fe­ri­men­ti teo­ri­ci, sia il ruo­lo che può svol­ge­re per fa­vo­ri­re l'in­clu­sio­ne. Si sof­fer­me­rà, quin­di, sul­la pro­spet­ti­va inau­gu­ra­ta dall’OMS che guar­da al­la di­sa­bi­li­tà co­me ad una con­di­zio­ne di sa­lu­te in un am­bien­te sfa­vo­re­vo­le. Sot­to­li­nee­rà, in­fi­ne, l’im­por­tan­za, per chi svol­ge il ruo­lo di in­se­gnan­te spe­cia­liz­za­to per le at­ti­vi­tà di so­ste­gno agli alun­ni con di­sa­bi­li­tà sia di pro­get­ta­re con­te­sti e at­ti­vi­tà all'in­ter­no del con­te­sto sco­la­sti­co ri­vol­te all’in­te­ra clas­se, sia di una con­ti­nua ri­fles­sio­ne su di sé, sul­la pro­pria espe­rien­za di in­se­gna­men­to/ap­pren­di­men­to e, quin­di, di una for­ma­zio­ne e au­to-for­ma­zio­ne con­ti­nua, di un in­se­gna­men­to vis­su­to e por­ta­to avan­ti co­me ri­cer­ca e spe­ri­men­ta­zio­ne.

    1. In­tro­du­zio­ne

    Che cos’è l’in­clu­sio­ne? A qua­li con­di­zio­ni è pos­si­bi­le pro­muo­ve­re e ge­ne­ra­re in­clu­sio­ne nel­la scuo­la? Può un cer­to mo­do di in­se­gna­re, di con­si­de­ra­re, pra­ti­ca­re e fa­re di­dat­ti­ca, sup­por­ta­re una pe­da­go­gia in­clu­si­va? Ed in­fi­ne, un'ul­ti­ma do­man­da non me­no im­por­tan­te e fon­da­men­ta­le del­le pre­ce­den­ti: in che mo­do l’in­se­gnan­te specializzato per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, può pro­muo­ve­re con­te­sti in­clu­si­vi in clas­se e a scuo­la?

    È mia con­vin­zio­ne che, per far fron­te a que­ste do­man­de, l’in­se­gnan­te (sia curricolare, sia specializzato per le attività di sostegno) deb­ba pos­se­de­re del­le ba­si teo­ri­che for­ti. Que­ste rap­pre­sen­ta­no, in­fat­ti, la bus­so­la per orien­tar­si nel­le azio­ni di­dat­ti­che e pun­to di par­ten­za im­pre­scin­di­bi­le per av­via­re stra­te­gie

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