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Rock Me
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E-book211 pagine2 ore

Rock Me

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Info su questo ebook

È facile essere un principe gay dichiarato e orgoglioso... o almeno è ciò che faccio credere a tutti. Ho passato gli ultimi anni a fare festa in giro per l'Europa, cercando di alleviare il dolore del tradimento del mio primo amore. Nessuno riesce a toccarmi nel profondo. Nessuno mi conosce davvero. Non li lascio entrare.

Finché arriva lui.

Dapprima mi dico che è solo un'attrazione fisica. Nathan è un dio del rock sul palco e con lui le cose si fanno ancora più bollenti in camera da letto. E poi, non c'è futuro per noi. Nathan tiene il segreto sulla propria omosessualità con i suoi fan e i suoi compagni di band. Ma è difficile, i suoi occhi celano un dolore che comprendo fin troppo bene. C'è della dolcezza dietro il suo aspetto elegante da duro. Nasconde oscuri segreti e non si fida di nessuno.

Voglio che si fidi di me.

Userò tutto il mio potere per proteggerlo.

Il suo vero io è meraviglioso e il mondo deve vederlo.

E anche se si rifiuta di crederci, merita di essere amato.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita14 giu 2020
ISBN9781071551448
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    Anteprima del libro

    Rock Me - Avery Katz

    Prologo

    DANNY

    Un viaggio negli Stati Uniti non era nelle mie corde, specialmente in quel periodo dell'anno. Lizzie, mia cugina e confidente, aveva insistito per venire qui ad 'assistere a un concerto'.

    Sì.

    Come no.

    A quell'ora potevamo essere sulla via delle Maldive, o meglio ancora, in Giappone. Eravamo due membri della famiglia reale di Raplen con la passione per i viaggi. Non avevo idea del perché Lizzie avesse scelto di venire qui tra tutti i posti che c'erano. Certo, i ragazzi americani erano belli da vedere ma io volevo conoscere uomini esotici dalla pelle color caramello e l'accento sexy.

    E quindi, dobbiamo starcene qui fuori fino alla prossima eclisse solare? domandai, sventagliandomi la faccia con i biglietti. Perché fa caldo, e sai che odio sudare. Lo odio con tutto me stesso.

    Lizzie mi ignorò e controllò il telefono per la centesima volta. Smettila di lamentarti. Cominci ad assomigliare a quel ragazzino viziato di cui scrivono le riviste.

    La studiai in viso, convinto che non mi stesse dicendo tutto. La sua faccia lentigginosa sembrava inquieta. Dal linguaggio del corpo si capiva che non era a suo agio, era nervosa. Sbatté il tallone a terra ed esalò un sospiro frustrato.

    Lizzie.

    Che c'è?

    E dai, vuota il sacco. La spintonai leggermente con il gomito. Da quand'è che ci teniamo i segreti? Ero sempre il Ken delle tue mille pazze Barbie. Misi il broncio, sfoderando il mio sguardo da cucciolo. Mi devi la più completa e totale sincerità.

    Rispose con un timido sorriso. Promettimi che non mi sgriderai perché sono una stupida o ingenua.

    Oh-oh. Deve essere una cosa seria. Ehi, mi conosci. Non mi piace giudicare gli altri, figuriamoci te. Perciò smettila, e vuota il sacco.

    Va bene. Se insisti. Mi rivolse un altro sorriso imbarazzato. Allora, ho conosciuto questo ragazzo americano online. Danny, è così bello e divertente da paura. Ci siamo presi da subito. sbottò. Abbiamo un appuntamento stasera al concerto. Ti ho portato con me per motivi egoistici. Non volevo venire qui tutta sola. Sai che tua cugina non può farcela senza la sua spalla. Mi fece l'occhiolino.

    Sì, col cavolo. Mi accigliai. Andiamocene subito. Le relazioni online non portano a nulla di buono. Quel tizio ti vorrà conoscere perché sei una principessa.

    Grazie per avermi rovinato la festa. Si adombrò.

    Lizzie era completamente fuori di testa. Appartenendo a una famiglia reale, non era facile stringere amicizie genuine. La gente era interessata solo ai nostri titoli e al nostro stile di vita, non tanto a noi come persone. Era sempre stato così. Mi c’era voluto un secolo per imparare a riconoscere gli amici falsi da quelli veri. Anche Lizzie aveva avuto la sua dose di fregature nel campo delle relazioni.

    Scusa, ma non hai imparato niente da tutti quegli episodi di Catfish su MTV? domandai. L'ultima cosa che voglio è che resti ferita per uno stronzo qualsiasi che passa le giornate a fumare erba e vive nel seminterrato di sua madre.

    Lei incrociò le braccia al petto e mise il broncio proprio come quando eravamo all'asilo. Wow. Non sei altro che un corvo del malaugurio nero e pessimista. Non so più cosa devo fare, a questo punto.

    Mentre parlavamo, un ragazzo si avvicinò a noi con un sorriso nervoso stampato in faccia. Liz?

    Mark? Le cadde la mascella mentre allungava il braccio per stringerle la mano. Lui sembrava abbagliato da mia cugina. Oh Santo Cielo. Sei venuta!

    L'attirò a sé in un abbraccio. Mi dispiace tanto, sono in ritardo. C’era un traffico terrificante.

    Lizzie arrossì come una verginella e lo prese sottobraccio. Caspita, erano perfetti insieme.

    Mi presentò come il suo favoloso cugino, con un sorriso a trentadue denti, ora che finalmente era con il suo ragazzo di internet. Mark sembrava infatuato perso. Mi concessi di rilassarmi e le dissi di restare dove potevo vederla. Rapire i reali per chiedere un succoso riscatto era un affare molto lucrativo di quei tempi.

    Tutti e tre raggiungemmo l'area VIP dove enormi poster dei Moonstones tappezzavano le pareti. Non ero un grande fan della musica rock, il cantante però era un figo pazzesco. Restai per quelle che mi parvero ore in piedi a fissare l'uomo dai capelli scuri e quel barlume intrigante negli occhi smeraldo. Ecco, quello era un esemplare niente male.

    La folla eruppe in un boato mentre la band si appropriava del palco e cominciava a suonare la prima canzone. Staccai a fatica gli occhi dal poster per guardare verso il suddetto palco. Fu allora che lo vidi. Era più bello di persona che sul poster. Le foto non gli rendevano giustizia. Era stupendo in modo assurdo. Aveva i capelli lunghi, spettinati e una deliziosa voce roca che mi riverberava direttamente sul cazzo che cominciava a svegliarsi. Mi sentivo ipnotizzato dalla sua presenza e quel carisma.

    Ehi, Lizzie, ho due domande per te. Uno, come si chiama quel fusto? E due, per caso è gay, perché- La mia voce si spense, nell'istante in cui realizzai che non c’era più.

    Oh, caspita! Mi girai di scatto, scandagliando la folla con gli occhi per cercarla. Non si vedeva da nessuna parte.

    Se la Regina fosse venuta a sapere che avevo perso di vista la sua unica nipote femmina, mi avrebbe diseredato. Lizzie era l'unica speranza di portare avanti la dinastia. Era la chiave del futuro del nostro regno.

    Dove diavolo si era cacciata?

    DANNY

    1 ANNO DOPO

    Le riunioni di famiglia facevano schifo. Mia nonna si divertiva a buttarci giù dal letto al canto del gallo. Adorava riunirci tutti insieme in una sala e prenderci in giro per i nostri pigiami. Sì, la Regina Emmeline era simpatica a modo suo. Era anche aperta di mente e molto disponibile a dedicarci il suo tempo. La adoravo tantissimo. Era diversa da chiunque avessi conosciuto. Solo che avrei preferito scegliesse un altro orario per le riunioni.

    Mi trascinai per il corridoio, sapendo che ci avrei messo circa sette minuti a raggiungere la sala conferenze. Vivere nel palazzo Lockridge può sembrare un sogno visto da fuori, ma in realtà da dentro è soltanto una costruzione storica incredibilmente enorme. Credo che i miei antenati volessero costruire un labirinto e abbiano cambiato idea all'ultimo minuto. Quando ero piccolo, riuscivo sempre a perdermi nei numerosi corridoi e torri. Mio fratello ed io giocavamo a nascondino fino a mezzanotte. La nostra governante faticava da morire per metterci a letto.

    Mi avvolsi per bene nella vestaglia di peluche ed entrai nella sala dalle pareti rivestite in legno. I miei due fratelli e i cugini erano già arrivati. Avevamo tutti l'aria sbattuta, a essere onesti. Io, per esempio, speravo di svegliarmi tardi e fare colazione a letto, tanto per cambiare.

    Buongiorno, brontolai, strascicando i piedi fino alla mia solita sedia. Avete idea del perché la nonna ci ha convocati tutti qui questa splendida domenica mattina?

    Scommetto che lo zio Timothy divorzia di nuovo, rispose Greg al mio fianco. I suoi matrimoni durano da Natale a Santo Stefano. Via la vecchia moglie, sotto quella nuova.

    Buon Dio, ho perso il conto del suo esercito di ex-mogli. Sbuffai. Penso che si sia preso anche la nostra fetta di torta, signori.

    Mi concessi una risata, scambiando uno sguardo complice con mio fratello. Zio Timothy era come James Bond. Ogni anno aveva una nuova modella al braccio.

    Greg ridacchiò, guadagnandosi un'occhiataccia della seriosa zia Edith, che disse: Forse, il punto di questo incontro, Gregory, è di discutere degli NG.

    Per tutta risposta mi accigliai. Nostra zia non nascondeva le sue opinioni anti-gay. Che andasse a quel paese e si togliesse la scopa dal culo.

    NG sta per Nipoti Gay. spiegò suo figlio Freddy. Roteò gli occhi, innervosito da sua madre, che continuava con le usuali frecciatine.

    La monarchia è macchiata per sempre a causa di tale perversione. Non mi capacito di come vostra nonna continui a incoraggiare questo atteggiamento sconsiderato. Zia Edith continuava a buttarci addosso palate di disapprovazione. Quella donna era davvero ostinata.

    Nostra nonna la Regina finalmente ci degnò della sua presenza. Ci alzammo tutti in piedi per accoglierla. Come faceva a essere così fresca e impeccabile a ottant'anni suonati? Era la domanda del secolo.

    Oh, bene. Siete tutti qui. Eccellente. Si sedette, invitandoci con un gesto a fare lo stesso.

    I servitori finalmente entrarono portando caffè caldo, croissant e il rotolo di pan di Spagna ai lamponi dei Raplen. Sentii lo stomaco gorgogliare mentre facevano il loro ingresso le omelette calde con la pancetta sfrigolante e le frittelle di patate. Mangiammo in silenzio per qualche minuto, finché la nonna non si schiarì la gola e si decise a rivelare il motivo di quella riunione di prima mattina.

    Vi ho chiesto di venire tutti qui per discutere del matrimonio di Lizzie. Dobbiamo regalarle qualcosa di grandioso e memorabile. Dopotutto, il futuro di questa monarchia poggia sulle sue spalle.

    È un'idea fantastica. Sorrisi. Lizzie adorava le sorprese inaspettate.

    Allora, suggerimenti? chiese Emmeline.

    Che ne dite di uno scatolone pieno di giocattoli erotici? suggerì Greg sfacciatamente.

    Sapevo che lo faceva apposta per infastidire zia Edith, che come previsto arrossì, e diede il proprio suggerimento. Un set di tazze da tè Prince Albert andrà benissimo.

    Diamine, no. Lizzie odia le porcellane. ribattei.

    Da quando?

    Da quando eravamo bambini. Roteai gli occhi, rivolto alla mia sprovveduta zia. Non conosceva nemmeno più sua figlia? Odia da morire la tradizione del tè delle cinque.

    Possiamo, per favore, concentrarci sul caso in questione? La nonna mi lanciò uno sguardo affilato. Sapeva che mi divertivo a litigare con la cara zia Edith, quanto amavo arruffarle le penne.

    Dopo mezz'ora di riunione e caffè, finalmente ci accordammo per mandarla in luna di miele in una lussuosa crociera. Adorava viaggiare con stile, quindi era davvero perfetto.

    Erano tutti soddisfatti all'idea di regalarle un viaggio memorabile alle Seychelles.

    Finii il mio caffè prima di seguire gli altri fuori dalla sala. Subimmo un agguato improvviso da nientemeno che Lizzie. Ecco dove eravate. Come mai hai convocato una riunione senza di me, nonna? Mia cugina mise il broncio.

    Buongiorno anche a te, figliola. Emmeline le diede un bacio sulla guancia.

    Freddy e i miei fratelli svicolarono verso i giardini prima che Lizzie riuscisse a fermarli. Di che cosa mai stavate discutendo? Li chiamò da lontano.

    Fischiettando tentai di squagliarmela ma lei mi agguantò per mano e mi tirò da parte. Vuota il sacco, Danny.

    Feci il gesto di sigillarmi le labbra e buttare via la chiave. No. Non vuoterò un bel niente. Non posso dirti nulla. Nemmeno se tenti di corrompermi con dei cristalli Swarovski in edizione limitata.

    Riguarda il matrimonio, vero? Cercò di decifrare la mia faccia da poker. Ne fate tutti una questione così enorme che comincia a inquietarmi. si lamentò.

    Beh, sei tu la prescelta. La principessa che salverà la nostra preziosa casata. Sbuffai dal naso. Certo, che per la famiglia è una questione enorme. Ti sposerai solo una volta, a meno che tu non sia zio Timothy, altrimenti sette.

    Lizzy si allungò per pizzicarmi le guance. Danny per favore, parla alla nonna. Convincila a darsi una calmata. Io mi immaginavo una piccola cerimonia intima, non questo evento stravagante che sta organizzando Sua Altezza.

    Mi staccai le sue dita fredde dalla faccia e scossi la testa. Richiesta negata. Mi dispiace tesoro, ma il tuo matrimonio per Emmeline è il momento clou di quest'anno. Sei la sua unica nipote femmina perciò preparati a invitare il Principe WIlliam e la Duchessa Kate al tuo matrimonio da favola. Le scompigliai i capelli biondo ramato. E poi, è probabile che tu sia anche l'unica sua nipote che convolerà a nozze.

    Sciocchezze. Anche tu un giorno ti sposerai. Il tuo principe azzurro è la fuori da qualche parte, che aspetta con una scarpetta di cristallo in mano. Sorrise.

    Sono più un tipo da mocassini.

    Mi prese sottobraccio e mi accompagnò in fondo al corridoio. Farai bene a regalarmi qualcosa di fantastico per il matrimonio, altrimenti un giorno rovinerò il tuo.

    Diamine, cugina. Che cosa ho fatto per attirarmi addosso questa tua vendetta futura?

    All'improvviso, mi venne in mente quel cantante, il leader dei Moonstones. Sin da quando l’avevo visto a quel concerto, la sua voce e i suoi ipnotici occhi verde smeraldo continuavano ad apparirmi in sogno. Dovevo ingaggiare quella band per la festa di addio al nubilato a sorpresa di Lizzie.

    A proposito di Mr. Rockstar. Dovevo contattare il suo manager il prima possibile.

    Nathan

    Cazzo. Ma che diavolo?

    Mi svegliai per trovare Cassie, il nuovo membro della band, che si arrampicava nel mio letto. Mi tirai a sedere e la fulminai con un'occhiataccia. Non volevo che si infilasse sotto le mie lenzuola di seta.

    Ma che cazzo, Cassie? brontolai.

    Lei mi poggiò una mano sulla coscia, si morse il labbro, in un chiaro tentativo di apparire seduttrice. Non me ne fregava niente. "Dai, Nathan. I ragazzi dormono come angioletti. Non lo verrà a sapere nessuno.

    Sgusciai fuori dal letto. Lo saprei io. Mi lisciai i capelli con le mani. Non succederà mai niente tra noi due. Mai.

    Lei mise il broncio e si sporse in avanti per mostrarmi le tette. Perché no? Il tuo corpo mi desidera. Insisté, accennando con la testa al mio alzabandiera mattutino. Portai una mano ai boxer per sistemare la mia dannata erezione. Se soltanto avesse saputo che razza di sogni facevo ogni singola notte. Non avevano proprio nulla a che fare con lei.

    Ascolta, quando si tratta dei membri della band, il sesso non rientra proprio nel mio vocabolario. Vi considero tutti come dei familiari. Ti vedo già come una sorella, Cassie. le dissi in tono calmo.

    Oh tesoro, la chiami ‘sorellina’ quell'insegna al neon che hai tra le gambe? Ridacchiò, gettando indietro i capelli.

    Ma vaffanculo. Mi girai e corsi a chiudermi in bagno.

    La notte precedente avevamo tenuto un concerto epico nella mia città natale, perciò, tanto per cambiare, avevo invitato i membri della band a dormire da me. A tutti serviva una pausa dal bus sovraffollato del tour. Entrai nella doccia e mi lavai i capelli. Non credevo di piacere a Cassie. Non me l'aveva mai fatto capire. Immagino che il suo piano fosse quello fin dall'inizio. Voleva cavalcarmi come a un cazzo di rodeo e poi sbatterlo in faccia alle nostre groupie arrapate. Tutte volevano scopare con il cantante leader dei Moonstones.

    Uscii dalla doccia e mi avvolsi un asciugamano intorno alla vita. Bene. Non era più in camera mia. Dovevo mettere un lucchetto alla cazzo di porta. Scene come quella erano stronzate inaccettabili.

    Dopo essermi vestito, mi diressi al piano di sotto, dove Theo si

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