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Mi sono perso un giorno senza sole
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Mi sono perso un giorno senza sole
E-book37 pagine16 minuti

Mi sono perso un giorno senza sole

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Info su questo ebook

Un racconto surreale in cui il protagonista si perde nei meandri della sua mente, percorrendo un viaggio ideale tra i suoi pensieri e i suoi neuroni che non sembrano più esser connessi, tanto che vagano per di qua e per di là senza una direzione ben precisa. “Totale assenza di collegamento tra colleghi” dicono medici e scienziati che si occupano di vigilare sul vigile che non vigila. “Totale assenza di essenza pertinente alla materia grigia, bianca e nera“. In questo viaggio allucinante incontrerà vari personaggi, alcuni reali altri surreali, che non sono altro che proiezioni di svariati aspetti del suo essere sé stesso. Una storia surreale di un Tram numero 35, una Circolare che viaggia senza soste Perdiquà e Perdilà e di un Vigile che non vigila più. All'interno una stravagante filastrocca del raffreddore, Etciù Etciù non ne posso proprio più! raccontata e illustrata in modo del tutto… Circolare!
LinguaItaliano
Data di uscita7 lug 2020
ISBN9788831633581
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    Anteprima del libro

    Mi sono perso un giorno senza sole - Grazia Spizzichino

    PRESENTO

    NATALE

    Mi sono perso un giorno senza sole, forse era notte. Una splendida notte di burrasca senza vento né tempesta ma con un ciclone continuo ed inarrestabile, un po’ ridondante, come me stesso allo specchio riflesso.

    Non erano le condizioni meteorologiche a preoccuparmi ma tutto il resto: era tutto così stravagantemente normale!

    Cosa stava succedendo intorno a me? Nessuno si preoccupava dell’assordante silenzio che regnava ormai da giorni nel nostro quartiere disabitato...

    DISABITATO?!? MA DOVE SONO TUTTI?!

    Esclamai senza dire una parola.

    Forse sono tutti andati alla sagra dei ricci di mare che si travestono da gufi per non farsi pescare né sorprendere da quei girasoli che li guardano in cagnesco tutto il giorno?

    Inoltre non riesco proprio a capire perché quel gufo sul comò si sente un po’ civetta un po’ figlia del dottore, ma Io accetto e passo avanti alla domanda successiva del giorno prima.

    Non sapevo come rispondere a certe domande... sapevano di surreale proprio come il torrone di Natale.

    Natale è un mio vecchio amico, l’ho conosciuto questa mattina in un supermercato chiuso da anni; ero lì per comprare il regalo di nozze a mia sorella... ha divorziato dieci anni fa... chissà se le piacerà quel cavatappi per lattine di gomma?

    Cosa ci faceva Natale in quel supermercato? Lui non ha sorelle... ma un cane sì! Stava

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