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Storie di un mondo imperfetto
Storie di un mondo imperfetto
Storie di un mondo imperfetto
E-book93 pagine59 minuti

Storie di un mondo imperfetto

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Info su questo ebook

In questo libro, il protagonista assoluto è l'amore, in tutte le sue sfaccettature.

LinguaItaliano
Data di uscita10 lug 2020
ISBN9781071555347
Storie di un mondo imperfetto

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    Storie di un mondo imperfetto - Jose Carlos Bermejo

    Storie di un mondo imperfetto

    José Carlos Bermejo

    Traduzione: Rita Ficarra

    indice

    Chi amare?

    Il movimento delle cose inutili

    Una nuova vita

    L’usignolo innamorato

    L’ultima lezione

    Ritorno a Utopia

    Non c’è tanta poesia

    Quello sguardo

    L’occhiolino della buona fortuna

    SULL’AUTORE

    SULLA TRADUTTRICE

    Copyright © 2018 José Carlos Bermejo

    josecarlosbermejo.com

    Tutti i diritti riservati.

    © 1997, 2003, 2004, 2006 e 2018. Del testo: José Carlos Bermejo

    Traduzione: Rita Ficarra

    Tutti i diritti riservati. Edizione Actually Notes.

    Copertina: © Disegnata da Asierromero / Freepik

    È proibita, entro i limiti stabiliti dalla legge e sotto gli avvertimenti legali previsti, la riproduzione totale o parziale dell'opera con qualsiasi mezzo o procedura, il trattamento informatico, il noleggio o qualsiasi altra forma di cessione dell’opera, senza previa autorizzazione scritta del titolare del copyright.

    Indipendentemente dall’altra spiegazione,

    è l’amore la vera spiegazione di questo mondo

    non la filosofia tedesca.

    Oscar Wilde

    Chi amare?

    I

    La chiromante scoprì, una alla volta, le cinque carte scelte poco prima da quell’uomo. Le figure delle carte rimasero scoperte, dando forma alla cosiddetta croce celtica. In seguito a un lungo silenzio, la chiromante cominciò a parlare.

    «Non saprei, mmh...non so» esitò.

    La chiromante disse ciò che gli aveva già ripetuto nella seduta precedente, la settimana prima. Proprio come allora, gli disse che continuava a non essere sicura della profezia: rimanevano in lei alcuni dubbi...

    «Forse, sarebbe meglio mescolare e scegliere altre cinque nuove carte» affermò con una certa amarezza.

    L’uomo raccolse in un mucchio tutte le carte, le mescolò e, solo quando fu sicuro, le separò di nuovo. Era la terza volta a farlo in quel pomeriggio... Già da un po’, l’uomo cominciò a pensare che la chiromante non osasse dirgli la verità a proposito della previsione del suo futuro.

    Da un mese, la chiromante si recava con regolarità per leggere le carte a quell’uomo. Andava tutte le settimane, lo stesso giorno, alla stessa ora. Sicuramente nelle ultime due sessioni non gli aveva detto tutta la verità. E non perché le mancasse il coraggio ma perché non riusciva a leggere in maniera chiara il significato nascosto di quelle carte. Oltretutto, non sapeva molto di lui. Non conosceva molti dettagli della sua vita privata. Non sapeva neppure il nome. Era difficile collegare ciò che dicevano gli arcani degli eventi sul futuro senza conoscere le specifiche informazioni personali. Era sempre misterioso, con uno sguardo sfuggente e offuscato da un’immagine impossibile da decifrare, ai suoi occhi si alternava tra la timidezza fugace e un silenzio che le sembrava inspiegabile.

    «Avrei bisogno di sapere se ha dei ...problemini con le sue conoscenze» disse la chiromante, la quale non sapeva da dove iniziare.

    «Problemini?» rispose l’uomo.

    La chiromante disse: «Veda, in tutta serietà, da alcune settimane sto cercando di capire il messaggio di ogni carta da lei scoperta, questo perché non riesco a sapere se quello che appare disegnato nel suo futuro sia o meno qualcosa di buono. Nei lanci di oggi, come in quelli della settimana scorsa, appare sempre un abbandono, qualcuno, molto vicino a lei, la abbandona, un legame personale».

    «Un abbandono?» chiese l’uomo, come se le domande fossero quasi delle affermazioni.

    «Questo è quello che dicono le carte. Qualcosa che finisce, una relazione conclusa, ma che non smette di essere, non so se rendo l’idea. È sposato?».

    «Sì», rispose.

    «Immagino non sia tutto rose e fiori, dico bene?» disse la chiromante. «Ha un’amante?» domandò trattenendo il respiro.

    L’uomo, sebbene la chiromante lo avesse guardato con le sopracciglia all’insù, come per affermare indirettamente il suo pensiero, rispose di no.

    Nella piccola stanza in cui la chiromante organizzava i suoi incontri, calò il silenzio. La chiromante si alzò per tirare le buie tende che nascondevano la luce del giorno. L’uomo non distolse lo sguardo dalle carte, che ancora si trovavano sul tavolo affiancate da due candele bianche che, sebbene accese, facevano poca luce a causa della luminosità del giorno. Adesso, l’ambiente che ritraeva la stanza non sembrava nemmeno così tanto misterioso. Nonostante ciò, continuava a osservare le figure delle carte, isolandosi da tutto ciò che lo circondava, come se volesse capire il significato dei disegni del gioco degli arcani maggiori posti sul tavolo.

    «Si può risolvere in qualche modo?» domandò l’uomo.

    La chiromante aveva ascoltato così tante volte quella domanda da avere già pensato a diverse risposte, per confortare coloro che erano destinati ad avere un futuro difficile.

    In quel caso però, con lui, preferì non usare nessuna di quelle frasi fatte che dicevano che il futuro non si può cambiare o che il futuro non è stabile per il suo stesso concetto: nessuno sa se il futuro può cambiare perché da quello che si sa e dalle nostre conseguenze, il futuro accade solo una volta. In quella circostanza, la chiromante preferì rimanere in silenzio.

    L’uomo, come se volesse prendere del tempo aspettando l’occasione giusta, disse:

    «Lei

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