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Che fare quando non sai che pesci pigliare: Tecniche semplici ed efficaci per prendere la giusta decisione
Che fare quando non sai che pesci pigliare: Tecniche semplici ed efficaci per prendere la giusta decisione
Che fare quando non sai che pesci pigliare: Tecniche semplici ed efficaci per prendere la giusta decisione
E-book347 pagine4 ore

Che fare quando non sai che pesci pigliare: Tecniche semplici ed efficaci per prendere la giusta decisione

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Info su questo ebook

Può sorprendere, ma, quando non sai cosa decidere, in realtà hai già la risposta. Meg Lundstrom presenta un sistema per accedere facilmente alla soluzione dei tuoi dubbi bypassando la mente conscia e andando ad attingere direttamente al tuo bacino di conoscenza interiore. Utilizzando collaudate tecniche semplici ed efficaci quali l'auto-test muscolare e l'uso del pendolo, imparerai come formulare le tue domande e a metterti in sintonia con il tuo sistema intuitivo. Un manuale pratico grazie al quale non solo potrai prendere decisioni con più facilità e chiarezza, ma potrai stabilire il contatto con la tua intelligenza subconscia.come formulare le giuste domandericonoscere le rispostestabilire il contatto con il subconscioil processo del prendere le decisioniaccedere con facilità alle informazionirendere evidenti le opzionimodi per implementare la comprensione interiore e l'intuizionericonoscere i propri noesercizi praticitecniche avanzate
LinguaItaliano
Data di uscita11 mar 2013
ISBN9788880939733
Che fare quando non sai che pesci pigliare: Tecniche semplici ed efficaci per prendere la giusta decisione

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    Anteprima del libro

    Che fare quando non sai che pesci pigliare - Meg Lundstrom

    cosa.

    Parte prima

    CHE COS'È

    L'INTERROGAZIONE

    DIVINATORIA

    M

    Capitolo 1

    L'INTERROGAZIONE DIVINATORIA

    Come funziona e in che modo può esserti utile

    Ti capita spesso di essere confuso, a volte addirittura tormentato, per le scelte che devi prendere quotidianamente? La tirannia delle piccole decisioni, come la chiamano gli economisti, ti riempie di frustrazioni quando ti trovi davanti a un espositore pieno di lozioni solari che si assomigliano tutte, a un complicato schema di piani tariffari telefonici o un lungo elenco di medici fra cui scegliere? Il terrore delle grandi decisioni – come guadagnarti da vivere, con chi e dove andare ad abitare, come reagire al mutare delle circostanze – ti lascia indeciso e paralizzato?

    O magari prendi decisioni abbastanza agevolmente, ma spesso sei insoddisfatto del risultato. Dopo aver speso tempo ed energie per trovare la soluzione migliore a un problema, finisci per scoprire che non avevi fatto le ricerche giuste o non avevi soppesato tutte le opzioni. Oppure il risultato è stato influenzato da fattori che al momento non ti erano venuti in mente. Magari ti sei scontrato con i limiti della tua mente, condizionato dalla tua educazione e dalle tue esperienze al punto da ignorare alcuni aspetti e amplificarne altri. Forse ti sei accorto che continui a fare costantemente le stesse cattive scelte. Forse la paura del futuro limita la tua prospettiva di ciò che è possibile, facendoti escludere per sbaglio le opzioni migliori. E forse rimpiangi le strade e i rischi che non hai voluto intraprendere per motivi che ora ti sembrano irrilevanti.

    Dal lavoro alle relazioni romantiche fino alle scelte finanziarie, per l'individuo medio non c'è mai stata una società più complessa con cui interagire. E anche se apparentemente sembra che la maggiore quantità di scelte implichi maggiore libertà, quello stesso numero di alternative, a detta degli psicologi, produce stress. Gli studi dimostrano che la pressione che si avverte interiormente nel dover prendere la migliore decisione possibile genera ansia, rimpianti, confusione e minore autostima.¹ Anzi, le troppe scelte implicano che la scelta non è più qualcosa che libera, ma debilita. Addirittura potrebbe essere descritta come una tirannia scrive lo psicologo Barry Schwartz in The Paradox of Choice: Why More Is Less. E avviene anche il contrario: le scelte sembrano limitarsi a causa di fattori al di fuori del tuo controllo. Paure e frustrazioni possono sopraffare la tua mente razionale e bloccare il tuo intuito, mandando in cortocircuito la tua capacità di trovare buone soluzioni. Ma non disperare. Un diverso modo di prendere decisioni è usare l'interrogazione divinatoria: così puoi superare i pregiudizi mentali e i dettami delle emozioni e scoprire delle scelte creative che funzionano incredibilmente bene. Puoi attingere alla parte più saggia, calma e onnisciente che è dentro di te.

    È un sistema semplice, immediato e accessibile per riuscire a orientarti. Tutto ciò che devi fare è buttarti – sarà un salto piccolo o grande, a seconda della tua fede – e provare. È facile: fai una domanda, usi uno degli strumenti descritti in questo libro e aspetti una risposta. Arriverà istantaneamente, vedrai. Puoi usare l'interrogazione divinatoria per qualsiasi cosa: da scegliere la data di un appuntamento a decidere se accettare un lavoro o comprare una casa, ma puoi spingerti anche oltre, nei processi interiori più profondi. Questi strumenti ti possono portare lontano quanto vuoi. L'interrogazione divinatoria usata per il bene supremo – che poi è il suo presupposto – può senz'altro aumentare la tua felicità, la tua prosperità e il tuo benessere. Ma soprattutto, ti permette di liberarti dei preconcetti su ciò di cui hai davvero bisogno, creando di conseguenza lo spazio per fare entrare in te il Divino e ricevere doni che vanno oltre ogni descrizione.

    Come la vita stessa, l'interrogazione divinatoria non è qualcosa di statico, fisso, scolpito nella roccia: è invece un processo dinamico, profondamente personale, che sale e scende come una marea, che muta nel tempo. Imparare a muoversi con il suo flusso ti farà danzare con leggiadria insieme all'Universo. Così come si impara a ballare il tango e a suonare il trombone, esercitandoti molto con gli strumenti di divinazione diventerai più bravo e acquisterai padronanza e sicurezza. Scoprirai il ritmo che ti si addice: te ne servirai tutti i giorni oppure più di rado, come unica strategia o insieme ad altri strumenti di ricerca, all'intuito e ai consigli degli altri.

    Se ogni tanto la guida offerta dall'interrogazione divinatoria ti farà un po’ paura, non è un male. Significa che stai andando oltre i tuoi preconcetti limitanti e gli schemi mentali che ti spingono a fare sistematicamente sempre le stesse cose. Ricordati: il processo è sempre in mano tua. Quando e come usarlo è una tua scelta. Sei tu a scegliere se usare la guida ottenuta come un consiglio o come un ordine; sei tu a scegliere se considerare l'interrogazione divinatoria come la parola dell'Assoluto, come un amico comprensivo con cui discutere di un problema o come un consulente che ti offre una prospettiva utile. Sei tu, qui, l'osservatore scientifico: fai un esperimento sulla tua vita, vai in una certa direzione, raccogli i dati, prendi una decisione e poi osserva i risultati. Se scopri che questo sistema di orientamento funziona, continua a usarlo, altrimenti puoi scegliere che non fa per te. Va’ con calma o va’ veloce, come preferisci.

    C'è un'elevata possibilità che questo tuo salto di fede sarà ricompensato con un guadagno immediato: agio, chiarezza, sincronicità. E questo, a sua volta, può portarti a comprendere la tua vera essenza: quell'aspetto di te che non è semplicemente una parte del tutto, ma è tutto.

    Da dove arriva la risposta?

    Per gran parte della storia umana, gli uomini hanno considerato ogni cosa del mondo come interconnessa in un complicato intrico, e hanno utilizzato gli eventi naturali per predire il futuro e prendere decisioni. Gli schemi della natura, come il passaggio delle nuvole nel cielo, la caduta delle foglie e il volo o i versi degli uccelli, custodivano un ricco significato personale e trasmettevano informazioni.

    Nel corso del tempo, a mano a mano che le società si sviluppavano, le civiltà escogitavano dei modi per invocare una risposta, anziché limitarsi ad attenderla, attraverso l'uso di ossa, conchiglie, bacchette e monete. Le religioni, specialmente in Oriente, usavano gli strumenti divinatori come modo per instaurare un contatto con il Divino, e spesso i custodi della divinazione, chiamati oracoli o sciamani, svolgevano un ruolo centrale nel prendere decisioni fondamentali per gli individui e la società.

    Le pratiche di divinazione sono state spesso inserite all'interno di rituali, riflettendo ciò che nella sua essenza è un processo profondamente misterioso. Com'è possibile che poniamo una domanda, ci giunge una risposta, e quella risposta si rivela davvero quella giusta per la nostra situazione unica e particolare?

    Nel senso più concreto, le risposte dell'interrogazione divinatoria giungono dall'interno del nostro corpo. Quando facciamo una domanda, nel cervello si accendono neuroni, scorrono neurotrasmettitori, fluiscono correnti elettriche, si libera energia nelle fibre muscolari, e qualcosa si muove per farci sapere la risposta a livello conscio: un muscolo si indebolisce, un pendolo oscilla, un bigliettino cade.

    Che cosa mette in moto questa serie di eventi fisici? Il nostro inconscio: quella parte della nostra mente che sta dietro la porta chiusa, come dice lo scrittore del New Yorker Malcolm Gladwell nel libro In un batter di ciglia: il potere segreto del pensiero intuitivo. Per definizione, è un'area di cui non abbiamo una consapevolezza attiva. Gli scienziati riescono a monitorarne i percorsi nel cervello grazie a strumenti sempre più sofisticati, tuttavia non riescono a individuare da dove nasca: è come osservare la rotta di un aeroplano su un radar per il controllo del traffico aereo, ma senza essere nella mente del pilota che sta ai comandi.

    Gli scienziati hanno scoperto che l'inconscio ha un incredibile potere di elaborazione: in qualsiasi istante elabora 11 milioni di informazioni sensoriali ed è in grado di filtrare montagne di dati in una frazione di secondo, spesso con risultati migliori della mente cosciente per quanto riguarda i processi decisionali. Può portare alla luce cose che sappiamo ma che abbiamo dimenticato da molto tempo, e anche cose che in teoria non dovremmo sapere, come chi c'è dall'altro capo del telefono ancor prima che squilli.

    L'inconscio si esprime attraverso il nostro comportamento quando ci troviamo a fare qualcosa spontaneamente, in male o in bene, per motivi che non sapremmo spiegare. Inoltre emerge sotto forma di lampi di intuizione sorprendentemente azzeccati. Spesso questi sprazzi illuminanti si annunciano attraverso sensazioni fisiche. Gladwell racconta di un famoso esperto d'arte che era in grado di riconoscere un falso perché sentiva un disagio allo stomaco, un fischio nelle orecchie, un'improvvisa depressione o un senso di stordimento o squilibrio. A seconda di come siamo fatti, l'intuito può esprimersi per esempio con una sensazione viscerale, una fugace immagine mentale, una parola che emerge nella nostra coscienza o una certezza che non dà diritto a repliche. Quando usiamo l'interrogazione divinatoria, anziché limitarci ad attendere dei segnali dall'inconscio, li invochiamo. Chiediamo e riceviamo.

    Ma allora, che cos'è che si agita nel nostro inconscio e ci fa mettere a fuoco la risposta? Perché, in effetti, l'impressione è che ci sia qualcosa, una qualche intelligenza profonda o presenza saggia, ad ascoltare la nostra richiesta.

    Alcune persone credono che la risposta venga trasmessa da un Universo che è per natura intelligente e auto-ordinante. Si sentono parte di una rete pulsante di particelle quantiche che collegano simultaneamente insieme ogni cosa e in ogni luogo. Per esprimere questa basilare unità, usano espressioni come Universo, Unità del tutto, Coscienza universale o la rete della vita. Altri parlano del fatto che le cellule del corpo vibrano in risonanza con altre forme di vita e di intelligenza, e le risposte vengono trasmesse elettromagneticamente. Oppure considerano l'informazione come qualcosa che emana dall'inconscio collettivo – come lo chiamava Carl Jung – fatto dei ricordi e della saggezza dell'intera razza umana, che modella la nostra psiche.

    A volte il messaggero ha una connotazione più personale. Così come le onde dello spettro elettromagnetico possono tradursi in colori vividi o in raggi X o in suoni radio, il Divino si traduce nella nostra coscienza in varie forme e livelli. Alcune persone provano un forte legame mentale ed emotivo verso un aspetto specifico o personificazione del Divino – un essere saggio e pieno d'amore – su cui focalizzano la mente durante l'interrogazione divinatoria. Magari concepiscono quell'energia come Dio, un potere superiore, l'Assoluto, la Sorgente Suprema dell'Energia Universale, e per loro la divinazione può essere una forma di preghiera, o rimettersi nelle mani di Dio. Alcune persone, in genere vicine al pensiero orientale, riconoscono un moto dall'interno verso l'esterno, sostenendo che le risposte giungono dal Dio interiore o dalla parte divina di me stesso. Altri ritengono che la guida arrivi direttamente da una grande divinità, santo, anima o maestro spirituale, vivente o meno. Oppure dagli angeli o da un angelo custode personale che viene in loro aiuto. Alcune persone parlano di consigli ricevuti da spiriti guida, che possono agire singolarmente o collettivamente e cambiare a seconda della domanda. Altri credono che sia un genitore o una persona cara defunta a parlare con loro.

    In fin dei conti, sono tutte congetture: la porta rimane chiusa e non ci è dato di conoscere la sorgente. Il nome che può essere nominato non è il Nome eterno, avverte il Tao Te Ching. Alcuni non provano neppure a fare delle ipotesi: Io non so davvero come funzioni, dice Bruce Irwin, un radiestesista professionista di Athol, New York. Inserisci la tua tessera e ricevi le informazioni dalla grande biblioteca del cielo.

    L'aspetto straordinario è che l'interrogazione divinatoria non richiede alcuna credenza particolare, ma solo di essere aperti a provare, disposti a entrare in contatto con la parte più intima di noi stessi. Perché una cosa è certa: siamo noi il canale attraverso cui scorre la saggezza. Siamo noi che poniamo la domanda, che siamo aperti a ricevere la risposta, che la rivestiamo di voce e sostanza. La risposta è dentro di noi, e gli strumenti di divinazione ci aiutano a trovarla. Sono gli amplificatori che ci fanno alzare il volume di quella vocina silenziosa, binocoli che ci fanno mettere a fuoco la nostra vista interiore. Questo pendolo, di per sé, non è niente: è solo un pezzo di metallo e plastica, dice la mia amica Kate. Ma è uno strumento che l'essenza superiore utilizza per aiutarmi ad accedere alla mia conoscenza universale. Mi insegna a fidarmi della mia interiorità. Quando pongo una domanda e ricevo una risposta, non è del pendolo che mi sto fidando: mi sto fidando di me stessa.

    In pratica, nel corso del tempo, questi strumenti ci donano un'esperienza del massimo paradosso della realtà: il processo sembra avvenire simultaneamente dentro di noi e oltre noi, un assaggio di quello che i mistici chiamano la Verità suprema. Forse a dirlo nel modo più eloquente è stata Etty Hillesum, il cui diario Una vita sconvolta è una perla di saggezza: Riposo in me stessa. E quella parte di me stessa, quella parte di suprema profondità e ricchezza in cui riposo, è ciò che io chiamo ‘Dio’ .

    I benefici dell'interrogazione divinatoria nella tua vita

    L'interrogazione divinatoria non è la strada: è una strada. Potrebbe essere una strada determinante per la tua vita oppure una strada marginale, che arricchisce gli altri percorsi che segui e può giungere utile nei momenti di difficoltà. Potresti usarla una volta nella vita, oppure una volta al giorno. Potresti trovarla utile in certi momenti e non in altri, o per alcuni tipi di domande e non per altre.

    Da un certo punto di vista, è una strada di rinuncia. Rinunci alla tua essenza più bassa in favore della tua essenza superiore; la mia volontà cede alla volontà divina. Metti da parte il tuo ego – l'essenza capricciosa e testarda che è sempre convinta di avere ragione – in modo che possa prevalere la tua essenza più saggia, cui attingi a un livello più profondo. In questa rinuncia, deponi le tue armi interiori: scuse, giudizi, condizionamenti che ti fanno opporre resistenza. Potresti avere l'impressione di cedere il controllo, ma in realtà si tratta solo dell'ego che protesta, come è solito fare. In effetti, paradossalmente, questo processo ti dà più controllo: dopotutto sei tu che poni coscientemente la domanda, attendi la risposta e poi agisci in base alle nuove informazioni. L'interrogazione divinatoria è un modo per accedere alla mia sapienza interiore quando mi sento smarrita, dice la mia amica Tessa. "Faccio il test muscolare quando avverto di non avere il controllo, quando sono confusa. Il test mi ridà il controllo".

    Sia che utilizzi l'interrogazione divinatoria come percorso, come aiuto frequente o come dono occasionale, i vantaggi che porta sono numerosi: ti dà accesso a una saggezza più profonda, rende la vita efficiente e avventurosa, ti aiuta ad aggirare gli errori, calma la mente, migliora la sincronicità, accelera il tuo progresso spirituale e alleggerisce i tuoi passi. Esaminiamo questi aspetti più da vicino:

    Ti permette di scavalcare la mente cosciente per accedere a una saggezza più profonda

    La mente cosciente ha il compito di gestire i dettagli della nostra vita: deve decidere che cosa vuole, trovare il modo di ottenerlo, superare gli ostacoli, fare delle scelte, valutare i risultati, capire come fare di meglio la volta seguente. Un tempo, nella storia umana, questa mente gestionale, dominata dalla parte sinistra del cervello, era controbilanciata dalla parte destra, intuitiva, del cervello, ma nel corso del tempo è diventata decisamente prepotente, scavalcando categoricamente qualsiasi opposizione. È una prerogativa della mente avere ragione, e pur di avercela ucciderebbe, dice la maestra spirituale Byron Katie.

    Noi dimostriamo lealtà alla mente cosciente, nonostante spesso faccia un cattivo lavoro. Alcuni ricercatori olandesi, per esempio, hanno scoperto che soppesare logicamente e con cura tutte le opzioni di una decisione complessa produce scelte peggiori rispetto a lasciare che sia l'inconscio a decidere, perché non siamo molto bravi nel prevedere i vantaggi relativi e le conseguenze sul piano razionale. Hanno scoperto anche che chi riflette troppo su un acquisto importante finisce per essere meno felice della sua scelta in seguito.²

    L'interrogazione divinatoria ti permette di scavalcare la mente cosciente per rivolgerti al tuo inconscio, che è più efficiente, e ciò che più conta è che l'inconscio risponde. Ci riesce perché gli strumenti utilizzati forniscono alla mente cosciente qualcosa da fare, così può rilassarsi e lasciare che sia la nostra intelligenza più profonda a entrare in scena. L'interrogazione divinatoria impegna la parte sinistra e analitica del cervello – la parte maggiormente associata ai processi di pensiero cosciente – per formulare la domanda, interpretare la risposta e convalidare i risultati. Impegna la parte destra del cervello – la parte maggiormente associata ai processi inconsci – per abbandonarsi a uno stato di ricettività e accogliere la risposta in uno spazio libero e sgombro. Questo processo è descritto da Tom Graves, autore di The Diviner's Handbook, come limitare il pensiero, espandere l'essenza, e ha l'effetto di integrare l'attività del cervello senza soluzione di continuità. Nel farlo, dà più voce alla parte più saggia della nostra mente. La verità è che spesso, nel profondo, sappiamo cosa dobbiamo fare, ma non vogliamo ammetterlo perché è una scelta troppo rischiosa, radicale o contraria al buon senso. Il pendolo, il test muscolare e i bigliettini sono strumenti concreti che danno peso a quella realtà profonda: sono più difficili da ignorare di quella vocina interiore silenziosa.

    Rende la vita più efficiente

    Anche se ci piace pensare di essere ben saldi al timone delle stravaganze della vita, la verità è che può accadere praticamente qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Non c'è modo di conoscere tutte le variabili che influiranno su qualcosa che succederà fra un anno, fra un mese, domani o persino fra un'ora. Fondamentalmente, prendere decisioni è un gioco in cui si tira a indovinare.

    Gli acquisti, per esempio, possono occupare una grossa parte del nostro spazio mentale, perché dobbiamo pensare a cosa ci serve, confrontare i vantaggi, valutare chi è il venditore e se possiamo permetterci la spesa. In genere, più l'acquisto ci mette ansia, più la nostra mente si annebbia. Pensiamo a un'azione semplice come acquistare un integratore multivitaminico. Sugli scaffali ci sono dozzine di prodotti, tutti con il loro elenco di ingredienti. Ma anche se abbiamo svolto con cura le nostre ricerche e sappiamo che vogliamo, per esempio, 500 mg di vitamina C e 100 mg di selenio, non conosciamo necessariamente l'attuale reputazione del marchio, la qualità degli ingredienti, la possibilità che ci siano contaminazioni, se i consigli dati sui giornali si adattano davvero alle necessità individuali del nostro corpo. L'uso dell'interrogazione divinatoria rende tutto facile come bere un bicchiere d'acqua. Testi ogni flacone con le tue dita o con un pendolo e ottieni una risposta chiara: questo prodotto è la scelta migliore. L'informazione viene vagliata per te, facendoti risparmiare tempo, fatica e denaro. Mentre stavo facendo i bagagli per il mio viaggio di diciassette mesi in India, avevo così tanto da fare che non mi restava il tempo per fare ricerche, quindi ho usato il test muscolare per tre integratori multivitaminici formulati da medici che avevo intervistato per degli articoli: per ciascuno di essi il risultato è stato No. Confusa, ho usato il test muscolare con l'alfabeto ed è risultato il nome di una dottoressa con cui avevo avuto pochi contatti: sul suo sito internet era reclamizzato un multivitaminico che si è rivelato perfetto, in quanto conteneva anche olio di pesce e altri ingredienti che avevo pensato di comprare separatamente.

    Un'altra volta, per pura curiosità, ho usato il pendolo per controllare i miei prodotti di igiene personale, e ho ricevuto un nettissimo No per la mia soluzione per le lenti a contatto. Ero perplessa, ma ho cambiato marca. Qualche mese dopo, si è diffusa la notizia che la prima marca dava problemi di contaminazione legati a infezioni oculari, e che alcune persone avevano perso la vista.

    L'interrogazione divinatoria può anche evitarti di sprecare energie e denaro per iniziative che non vanno a buon fine. Faith Houston di Morris, New York, si era entusiasmata sentendo parlare di un maestro di feng shui che stava organizzando un tour della Cina, ma è rimasta molto delusa quando, usando il test muscolare per chiedere Devo fare questo viaggio? ha ricevuto un No. Ero davvero dispiaciuta, ricorda. Un anno dopo mi è arrivata un'e-mail per un altro viaggio, e mi aspettavo un altro No, ma con mia sorpresa questa volta ho avuto un Sì. Quando ha telefonato al maestro di feng shui per avere ragguagli, ha saputo che il viaggio precedente era stato annullato all'ultimo momento a causa di un'epidemia di influenza aviaria.

    Ti apre a nuove possibilità avventurose

    Quando usi l'interrogazione divinatoria, smetti per un attimo di aggrapparti alla vita con le unghie. Ti apri a qualsiasi opzione, persino a quelle che fanno paura, ponendoti sul filo di un rasoio che ti permette di crescere. Allenti le pretese di controllo perché ogni cosa accada esattamente come vuoi tu, e in questo modo crei lo spazio affinché si possa verificare qualcosa di ancor più straordinario. Secondo le parole della maestra di vita Sue Freeman di Chester, New Jersey: Ho imparato che ci sono tante possibilità, che a volte non immaginiamo minimamente, e se lasciamo spazio a ogni possibilità anziché limitarci, possiamo restare molto sorpresi da quanto potranno essere migliori le opportunità che ci si presentano. L'interrogazione divinatoria inoltre demolisce molti preconcetti che ci legano le mani: concetti che ci sono stati inculcati e magari avevano senso quando ancora non conoscevamo bene il mondo, ma che ormai non ne hanno più.

    In questo processo svilupperai fiducia, e scoprirai di avere il

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